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Il Derviscio

Il Maestro e i pappagalli

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Due discepoli si recarono da un maestro per essere iniziati.
Il maestro diede a entrambi un pappagallo e disse loro di andare in un posto assolutamente solitario, dove nessuno li avrebbe visti, uccidere il pappagallo e tornare.
Il primo tornò dopo pochi minuti.
Era uscito, era andato sul retro della casa, aveva guardato che non ci fosse nessuno, poi aveva ucciso il pappagallo ed era tornato.
Il maestro disse: “Aspetta. Lascia che torni anche l’altro”.
Passarono i giorni, i mesi e poi gli anni.
Dopo tre anni il secondo uomo tornò col pappagallo ancora vivo.
Disse: “Riprenditi il tuo pappagallo. Se questa è la condizione per essere iniziato è impossibile per me soddisfarla. Ci ho provato in tutti i modi: sono stato sulle montagne, in caverne oscure, in grotte sotterranee, ma è impossibile!”
Il maestro chiese: “Cosa è impossibile?”.
Rispose: “In primo luogo, io ero presente, il pappagallo non era solo. Ho chiuso gli occhi, mi sono bendato, ho messo il pappagallo alle mie spalle, ma era presente il pappagallo. L’ho drogato, lo reso inconscio, ma poi all’improvviso sono diventato consapevole che Dio è presente ed è presente dappertutto. Ho provato di tutto per tre anni e non ho trovato un solo luogo in cui non fosse presente. Quindi per favore riprenditi il pappagallo. Mi dispiace, ho fallito”.
Il maestro rise e disse: “Ce l’hai fatta, è il tuo amico che ha fallito” e disse al primo:
“Vai. Ti ci vorranno intere vite per comprendere ciò che insegno”.
Ma all’altro disse: “Ti accetto, sei il benvenuto. Questa era una prova e tu l’hai passata”.

Commenti

  1. L'avatar di testadiprazzo
    Il primo discepolo si è fidato ciecamente del Maestro..e ha ucciso il pappagallo..
    Ha mostrato di avere la prima qualità..che è la fiducia nel Maestro..ma adesso deve lavorare per scoprire se stesso..e applicare la stessa fiducia che aveva dato al Maestro..

    Il secondo discepolo invece ha preferito dare fiducia al proprio sentire contravvenendo alle indicazioni date..e la disubbidienza ha dato forza al Maestro Interiore..che si è temprato nella disubbidienza al mondo e nell'ubbidienza a Dio che vive nelle azioni giuste..

    Una persona di tal genere è egli stesso un Maestro..e non ha nulla da imparare..

    Questa è la lettura benevola della storia..comprensibile per chi la può capire..ma c'è un altro senso..più oscuro..

    Il primo discepolo è un fanatico..segue gli ordini e non arretra di fronte all'omicidio...come può una simile insensibilità comprendere il Senso delle cose..? Un altro Maestro lo avrebbe cacciato per difetto di qualificazioni interiori..

    Mentre il secondo aspirante discepolo ha preferito seguire le sue sensazioni ..che all'inizio del viaggio sono vaghe..negando ciò che aveva detto il Maestro..dimostrando di essere inaffidabile..

    Il terzo discepolo..che non c'è nella storia..avrebbe ucciso il pappagallo..e sarebbe morto a sua volta con esso..e solo a questo punto avrebbe capito che uccidere gli altri esseri è come uccidere se stessi..

    A questo punto il Maestro gli avrebbe insegnato a uccidere il proprio orgoglio..il proprio ego..perché la differenza tra un santo un assassino è solo nel diverso oggetto del crimine..non dell'atto di togliere la vita..

    Anche togliere la vita a un illusione è moto difficile..qualcosa muore dentro di noi..e avere la mano ferma e il proposito inattaccabile è d'obbligo..

    Il quarto discepolo invece ha capito tutto e non ha compreso nulla..vaga ancora col pappagallo in mano ..non lo uccide e non torna dal Maestro..aspetta..studia..lo osserva..il Maestro sta agendo..e..come finirà..?

    La risposta la storia non ce la da..ce la dobbiamo mettere noi..e le chiacchiere stanno a zero..
N. Post: