Il commissario Cecilia Malmstrom "sorpresa" dalle accuse italiane di una risposta "lenta e burocratica" sull'emergenza flussi. "Ho chiesto come potevamo aiutare, mi è stato risposto no grazie". Il ministro dell'Interno insiste: "L'Europa si faccia carico di quanto oggi affrontamo con le nostre sole forze"
Cecilia Malmstrom, commissario Ue per gli Affari Interni
ROMA - Tensione tra Italia e Unione Europea sull'emergenza provocata dall'aumento esponenziale dei flussi migratori dalla Tunisia verso le nostre coste. Mentre il ministro dell'Interno parla di "caduta del muro del Maghreb", la commissaria Ue agli Affari interni, Cecilia Malmstrom, si dice "sorpresa" dalle dichiarazioni delle autorità italiane sulla latitanza dell'Europa nel fronteggiare l'emergenza immigrati. Anche se "Maroni ha rifiutato il nostro aiuto - ribatte la Malmstrom - la Ue è sempre disponibile a sostenere l'Italia per far fronte all'eccezionale pressione di flussi migratori dalla Tunisia" afferma la Malmstrom, in risposta alle accuse dall'Italia per una "una presunta risposta lenta e burocratica" alle richieste di aiuto per l'aumentata pressione migratoria sulle sue coste dalla Tunisia.
"Sono stata formalmente in contatto sabato scorso con le autorità italiane - afferma la commissaria in una dichiarazione letta in conferenza stampa oggi a Bruxelles dal suo portavoce - , a cui ho chiesto in che modo la Commissione poteva fornire sostegno. La loro risposta è stata 'no grazie, in questo momento non ne abbiamo bisogno'. Nonostante questo ho chiesto ai miei servizi, a frontex e all'ufficio Ue per l'asilo in che modo si possano sostenere le autorità italiane". "La commissione - conclude la Malmstrom - è pienamente consapevole dell'eccezionale pressione sull'Italia ed è pronta a fornire il proprio aiuto alle autorità italiane e a mostrare concretamente la solidarietà europea".
Il ministro dell'Interno oggi ha paragonato il massiccio arrivo di norfadricani alla caduta del muro di Berlino. "E' un nuovo '89" dice Maroni ai microfoni di Sky Tg24, chiedendo la "convocazione urgente" del Consiglio europeo dei capi di stato e di governo per "darsi una strategia" nel contrasto all'immigrazione. Maroni spiega di aver sentito al proposito "il presidente del gruppo Ppe, Mario Mauro. "La Ue deve darsi una strategia".
Il ministro dell'Interno conferma la convocazione, alle ore 15,30 al Viminale di una riunione tecnica per l'emergenza umanitaria. E, a seguire, la riunione del comitato per l'ordine e la sicurezza "per le misure di contrasto e di controllo degli sbarchi". E chiarisce la sua posizione nei riguardi della Ue. "Non è solo il problema del contrasto dell'immigrazione clandestina dei flussi - afferma il ministro -, ma è uno scenario nuovo che si sta profilando. Credo sia assolutamente necessario che i capi di Stato e di governo dei Ventisette si diano una strategia".
Maroni divide la sua analisi distinguendo l'emergenza umanitaria dall'immigrazione clandestina. "Abbiamo già da tempo avanzato richiesta alla Commissione europea, e in particolare l'intervento di Frontex, l'agenzia europea che deve fronteggiare nel Mediterraneo gli sbarchi, ma anche gestire gli arrivi, i centri per l'identificazione e procedere ai rimpatri. Chiediamo da tempo che sia l'Europa a farsi carico di tutto ciò di cui ci stiamo facendo carico noi con le nostre sole forze: questa è una delle numerose richieste che abbiamo avanzato e su cui l'Europa non ci ha dato ancora risposta".
(14 febbraio 2011)
Ue: "L'Italia ha rifiutato il nostro aiuto" Maroni: "Caduto il muro del Maghreb" - Repubblica.it
:gratgrat::gratgrat::gratgrat: chi ha ragione? vado per la ue, non mi semrba che mentano