Originariamente Scritto da
Traiano
Covindustria, lacchè prezzolati (politici, giornalisti ecc.), beoti da forum e simili ci dicono sempre che il mercato è quella cosa che regola in modo più giusto tutto, cercando (e riuscendoci, almeno in Italia) anche di "mercatizzare" anche i monopoli naturali, quali sanità, trasporto pubblico ecc.
Ma parliamo di mercato del lavoro in particolare, quella cosa che viene aiutata dalla mano invisibile a funzionare perfettamente, quella cosa che le categorie predette sopra ci descrivono come infallibile e come "scusa" per non dare welfare universale, ma solo, poco, a chi si trova bene nel mercato del lavoro ( sto parlando del welfare lavorista italiota: hai diritto a qualche sussidio ma solo se hai lavorato e "hai dato ragione" al mercato. Sennò, nisba), con annessi continui attacchi al cosiddetto rdc. Che fa schifo, intendiamoci, ma perché è familista, punitivo e troppo poco "potente", non certo il contratrio e per i motivi che ci dicono i liberisti-covindustria ecc.
Ecco, dov'è questo "mercato del lavoro" di cui ci parlano? No perché io non lo vedo. Voi andate al mercato, e ci sono varie postazioni dove c'è quello che vende il pesce, quello che vende frutta e verdura, la macelleria ecc. E poi ci sono i clienti, che decidono secondo i loro parametri e i loro gusti se comprare o no. Va da sè che questa è una situazione di parità, in quanto il cliente è libero di comprare o no, e ha tutte le offerte a disposizione e "in chiaro" ( a parte quelle situazioni, ovviamente, di quelli che vendono il pesce migliore e più fresco agli amici e cose simili). I venditori decidono i prezzi. Siamo in una situazione di parità.
Invece il mercato del lavoro italiota è "nascosto". I CPI sono truffe volte soltanto a dare lo stipendio a chi ci lavora (che produrrà solo scartoffie inutili che già l'Inps sa).Non tutte le offerte sono disponibili in chiaro, ma anzi, il contrario: poche offerte sono disponibili in chiaro, e quelle che ci sono, sono per i "Migliori", o messe come specchietto per le allodole, per far vedere che l'azienda X assume, quando invece è già tutto deciso in favore dell'amico dell'amico, e facendo l'analogia col mercato degli alimenti, è come se i venditori mettessero in vendita "alla luce del sole" solo il pesce più caro e solo per pochi clienti ricchi. Quindi forse sta mano invisibile, nel mercato in generale e nel mercato del lavoro in particolare o non esiste, o esiste e ci vede benissimo. Oltre che i datori di lavoro hanno il coltello dalla parte del manico, non è un mercato dove le 2 categorie presenti (datori di lavoro e cercatori di lavoro) hanno lo stesso potere.
Quindi la mano è visibilissima e fa il suo lavoro a favore dei ricchi e delle persone "con agganci" egregiamente, ed è il mercato ad essere invisibile...
Ecco, e in tutto questo e pur sapendo tutto questo, c'è un attacco continuo e contro chi non trova lavoro (perché si dice è "nullafacente", ovviamente in senso spregiativo: meglio nullafacente che avvelenarsi all'Ilva e morire di cancro per esempio, solo che non tutti lo dicono...ma lo sanno) e contro qualsiasi forma di welfare universale e non lavorista.
Qualcuno di questi beoti mi scriva in privato, voglio vedere questo mercato del lavoro italiota. Lo vorrei vedere, so che è invisibile per il 99% delle persone, ma se mi invitate e mi date gli occhiali a infrarossi o qualcosa di simile per vederlo e visitarlo, mandatemi un messaggio.