C'è uno studio pubblicato (risale a fine 2020) ad opera di medici ospedalieri italiani che hanno curato i pazienti ai primissimi sintomi, recandosi presso le loro abitazione (procedura vietata dai protocolli covid) che hanno ottenuto ottimi risultati e un numero di decessi praticamente azzerati.
https://www.open.online/2020/12/31/c...a-linee-guida/
A parlarne è il professor Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto Farmacologico Mario Negri, e il professor Fredy Suter, a lungo primario di malattie infettive all’Ospedale di Bergamo. Il documento che hanno stilato è rivolto ai medici di famiglia e spiega come curare a casa la Covid, «minimizzando il rischio di ricovero in ospedale». Il punto chiave sostenuto dal documento di Remuzzi è il dover agire prima dell’esito positivo del tampone. L’obiettivo è quello di non dare modo all’infezione di diffondersi nell’organismo, cercando di inibire quella che gli esperti considerano la seconda fase infiammatoria del virus. La più grave e, nella maggior parte dei casi, quella più bisognosa di assistenza ospedaliera.
«Appena si avvertono i sintomi come febbre, tosse, spossatezza, dolori ossei e muscolari, mal di testa:»
non aspettare l’esito del tampone già eseguito
non aspettare l’arrivo del medico né l’aggravarsi dei sintomi per poi rivolgersi al Pronto soccorso
«Ma agire come si fa con le virosi delle alte vie respiratorie e quindi:»
NO antipiretici come tachipirina
SI farmaco antinfiammatorio
L’indicazione sull’antinfiammatorio da prendere subito, viene motivata da Remuzzi come intervento utile per i primi 4-7 giorni successivi al periodo di incubazione, quando «la carica virale è altissima». E quando, continua il primario, «di solito non si fa niente, limitandosi a prendere l’antipiretico aspettando il tampone». I farmaci consigliati dal documento sarebbero mirati a battere sul tempo l’arrivo della sindrome respiratoria acuta, la stessa che permetterebbe al virus di arrivare ai polmoni:
Nimesulide, ovvero Aulin. Nella dose consigliata di 100 milligrammi due volte al giorno, dopo i pasti, per un massimo di 12 giorni.
Aspirina, 500 milligrammi due volte al giorno
Celecoxib e tutti gli “inibitori della ciclo-ossigenasi 2”. Il medico può prescriverne una dose iniziale di 400 milligrammi seguita da una di 200 nel primo giorno di terapia, e poi un massimo di 400 milligrammi per giorno nei giorni successivi, se necessario.
Corticosteroide se la febbre persiste insieme ai dolori articolari
«In caso di tampone positivo procedere invece con esami specifici: conto dei globuli rossi e bianchi, creatinina per la funzione renale, PCR che indica se l’infiammazione sta andando avanti.
Se i valori sono nella norma:
continuare con Aulin o Aspirina attenendo il naturale esaurimento della malattia nel giro di 10 giorni
«Se gli esami dovessero risultare fuori norma:
radiografia al torace, se possibile eseguita anche a casa.
cortisone
ossigeno
antibiotico solo in caso in cui la radiografia mostri una sovrapposizione batterica
Lo stesso lo stanno facendo in numerosi stati, anche in quelli "sottosviluppati" del centro america ma noi NO andiamo avanti DURI E PURI.