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    Predefinito fine del potere della famiglia Castro a Cuba: ma siamo proprio sicuri?

    «Raśl soffre di un cancro all' esofago e al retto». Eravamo stati i primi a scriverlo in Italia lo scorso ottobre: Raśl Castro ha un cancro che gli impedisce di continuare al potere. La nostra fonte era stata Nelson Bocaranda, autorevole giornalista venezuelano che gią aveva fatto uno scoop mondiale, dando per primo la notizia del tumore di Hugo Chįvez curato in gran segreto proprio all' Avana. Adesso la diagnosi esatta arriva dal quotidiano spagnolo ABC, che ieri ha spiegato in prima pagina perché all' ottavo congresso del partito comunista cubano che si conclude oggi č stato deciso di pensionare il fratello di Fidel.

    raul castro lascia
    RAUL CASTRO LASCIA



    Una scelta obbligata pił che dalla voglia di cambiamento dal fatto che Raśl sta molto male. Come nel caso di Bocaranda anche per il navigato giornalista Alexis Rodrķguez, che guida la redazione esteri di ABC, le fonti sono interne all' apparato militare del regime cubano e, probabilmente, saranno smentite o ignorate dal neoleader del partito unico comunista dell' isola, il presidente Miguel Diaz-Canel, che punta invece a far passare la narrativa del «rinnovamento nella continuitą».




    Nei nuovi dettagli rivelati dallo scoop di Rodriguez, Raśl soffre anche di «diarrea cronica». Inoltre, deve combattere contro «una cirrosi epatica causata dalla sua vecchia dipendenza dall' alcol». Ma soprattutto «le forti medicine che gli sono somministrate gli provocano perdita di memoria ed assenze mentali frequenti. Sintomi compatibili anche con una malattia neurogenerativa».



    Altri dettagli sulla gravitą di Raśl. All' ultimo dei Castro al potere č stato fatto di recente un abboccamento chirurgico tra colon e parete addominale (colostomia) per permettere al contenuto fecale di fuoriuscire attraverso una via alternativa a quella naturale. L' ex presidente trascorre «la maggior parte del suo tempo nella sua casa natale di Birįn, nella provincia di Holguķn, nell' est del paese».



    Inoltre, quando ha crisi di salute, come quella del 20 ottobre scorso quando ne ebbe una terribile, viene trasferito all' Avana per essere assistito al meglio presso il Cimeq, il Centro di ricerca medica chirurgica, un gioiello della sanitą cubana. Ma soprattutto un' istituzione dipendente dai ministero dell' Interno dove non manca nulla, nonostante la gravissima crisi economica, sanitaria ed alimentare che invece soffre «el pueblo» sull' isola.



    Una crisi aggravata dal crollo degli aiuti da un Venezuela in crisi umanitaria (e messo da Chavez e Maduro al servizio del castrismo) dalla pandemia e dall' inflazione alle stelle causate dalla riforma monetaria di inizio gennaio. Oggi la situazione all' Avana č forse persino peggiore di quella vissuta nel «periodo speciale» degli anni 90, dopo il crollo del muro di Berlino e la fine dell' Urss.



    Una situazione difficile, cui si aggiungono le proteste crescenti di strada. E con una lotta per la successione del potere destinata a durare. Da un lato il figlio di Raśl, Alejandro, che controlla gli Interni, il ministero delle Forze armate ed il G2, l' intelligence cubana. Dall' altro il suo ex genero (aveva sposato una figlia di Raśl), il generale López-Calleja, che controlla Gaesa, il gruppo statale d' impresa che si intasca l' 80% del Pil cubano e da cui si deve passare per fare business all' Avana. Lotta il cui esito Raśl difficilmente potrą vedere. «Raśl Castro sarebbe molto grave per un cancro terminale», scriveva gią su Twitter il 13 ottobre Bocaranda. Ora ABC aggiunge i particolari ma, allora come adesso, a seguire l' ultimo dei Castro al potere all' Avana durante le sue crisi, sempre pił frequenti, c' č sempre la sua adorata figlia Mariela.

    https://www.dagospia.com/rubrica-29/...due-267374.htm

  2. #2
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    Predefinito Re: fine del potere della famiglia Castro a Cuba: ma siamo proprio sicuri?

    I cubani dovrebbero sollevarsi contro i golpisti castristi responsabili della dittatura feroce e sanguinaria che li sta massacrando da 60 anni; ai cubani servirebbe qualcuno che li guidi... come gią č successo in un altro paese sudamericano...


 

 

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