L'idiozia del politicamente corretto sembra non conoscere più limiti. L'ultima follia riguarda il personaggio di Apu dei Simpson, già al centro di - assurde - polemiche negli ultimi anni con l'accusa di fomentare stereotipi negativi nei confronti degli indiani e di darne un'immagine distorta: ebbene Hank Azaria, lo storico doppiatore e comico americano che ha dato voce al personaggio di Apu Nahasapeemapetilon nella serie animata dal 1989 allo scorso anno, ha chiesto scusa "a ogni singola persona indiana" per aver interpretato quel ruolo, pronto a riconoscere le sue responsabilità sulle "conseguenze negative" che possono esserne derivate.
E ora il doppiatore di Apu dei Simpson si scusa con la comunità indiana
La sua colpa? Quella di essere un maschio, bianco, privilegiato. Fattori che alimentano il suo senso di colpa: "Davvero non ne avevo idea. Non ci avevo pensato all’inizio. Non mi rendevo conto di quanti vantaggi avessi avuto, essendo un ragazzo bianco cresciuto nel Queens".
L'addio dopo le polemiche
All'inizio dello scorso anno Hank Azari, il doppiatore bianco del mitico Apu, gestore del Jet Market dei Simpson, dichiarò che avrebbe lasciato l'incarico dopo che il suo personaggio era finito nel mirino del politically correct.
Anche i Simpson s'inchinano a Black Lives Matter
Nelle scorse settimane, dopo oltre 30 anni passati a dare voce al dottor Julius Hibbert, l'attore Harry Shearer è stato sostituito dal doppiatore di colore Kevin Michael Richardson: l'anno scorso i produttori di uno degli show più longevi del mondo, infatti, su pressione del movimento Black Lives Matter, si erano impegnati a non far doppiare più personaggi di colore ai bianchi. Come scrisse tempo fa Renato Franco sulle pagine del Corriere della Sera, la forza dei Simpson è sempre stata l’anarchica, dissacrante, politicamente scorretta, corrosiva, il non fare sconti a nessuno, a partire dal capobranco wasp Homer – inetto come pochi – che era il lasciapassare per ironizzare su tutto e tutti, per fare sarcasmo su stereotipi razziali, religiosi, di genere, di età, di orientamento sessuale, senza essere accusati di pregiudizi. Nel corso degli anni, tuttavia, quell’ironia dissacrante che non faceva sconti a nessuno e faceva arrabbiare tutti ha lasciato il posto all’ideologia del politicamente corretto, annacquando la creatività di una serie che è ormai la copia sbiadita di quella che era un tempo.
https://www.ilgiornale.it/news/mondo...a-1939145.html
E com'é che invece si fanno interpretare ai negri personaggi che sono bianchi? Non le voci eh
e se lo dice un white lives matter è razzismo