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    Predefinito Crimini di guerra Alleati, tradotto in italiano il memorandum di Darmstadt

    Un libro che getta nuova luce su uno degli aspetti meno conosciuti della seconda guerra mondiale, un documento destinato a far discutere. Il memorandum di Darmstadt, sui crimini alleati perpetrati contro il popolo tedesco dal '45 al '47, per la prima volta tradotto in italiano, è adesso pubblicato nel libro "1945 Germania anno zero. Atrocità e crimini di guerra Alleati" a cura di Massimo Lucioli, edito da Italia Storica.

    Nel volume vengono descritti gli episodi raccontati da alcuni dei 24mila prigionieri tedeschi del campo di internamento americano 91 a Darmstadt. Nel 1946, in segreto, su richiesta del collegio di difesa di Norimberga, fu formato un comitato di lavoro di avvocati internati, davanti al quale circa 6mila testimoni diretti fecero dichiarazioni giurate sulle violazioni delle leggi e delle regole di guerra da parte degli Alleati. Questo materiale, che era stato accuratamente controllato e compilato in sei copie, doveva essere presentato al tribunale militare internazionale di Norimberga ma gli Alleati non lo permisero e il memorandum venne sequestrato; tuttavia, una copia fu trafugata e pubblicata in Argentina nel 1953 e successivamente in Germania. Per la prima volta tale raccolta viene integralmente tradotta e pubblicata in italiano, assieme a una sconvolgente raccolta di immagini, molte delle quali inedite.

    IL CURATORE LUCIOLI: "L'HO TROVATO UN ANNO FA, DOCUMENTO SCONVOLGENTE" - "Il libro esce adesso perché ho reperito il Memorandum soltanto un anno fa e non era mai stato tradotto in italiano - dice all'Adnkronos Massimo Lucioli, pilota di aerei e scrittore, che si è occupato come ricercatore anche dei crimini le truppe coloniali francesi in Italia, le 'marocchinate' - Mi è sembrato notevole e ho provveduto a farlo tradurre e a fare un'introduzione di carattere storico. Un argomento di interesse perché ritengo che la dicotomia vada un po’ rettificata per dimostrare che non tutto il bene era da una sola parte e tutto il male dall’altra. Quella perpetrata dagli Alleati è stata una violenza enorme e oltretutto gratuita e le testimonianze, mai prese in considerazione, di 6.000 soldati offrono un quadro davvero sconvolgente”.

    I fatti riportati furono elencati in ordine cronologico secondo le stesse dichiarazioni giurate degli internati e ricostruiscono dagli eccidi dei tedeschi etnici in Polonia nel 1939 alle uccisioni dei prigionieri di guerra da parte sovietica prima e Alleata poi, fino agli stupri di gruppo e massacri di massa sovietici nelle province orientali della Germania nel 1944-1945.

    Nel memorandum si ripercorrono i bombardamenti incendiari su quartieri popolari e centri storici delle città tedesche sino all’applicazione delle draconiane misure punitive del piano Morgenthau e della direttiva JCS-1067 statunitense contro le “forze nemiche disarmate” tedesche nei campi di prigionia in Germania e Francia e contro la popolazione tedesca stremata dalla guerra, che causarono la morte per fame, freddo e malattie di centinaia di migliaia di civili – specie anziani, bambini e donne – e prigionieri di guerra tedeschi nel periodo 1945-1947.

    LO STORICO CARDINI: "ANCHE DEMOCRAZIE HANNO MASSACRATO" - "Non è una novità che gli Alleati, anche loro, abbiano commesso atti infami, fatto morire centinaia di persone di fame, ucciso. Ma non è questo il problema. Anche se non piacerà, va da sé che di certe cose se ne è sempre parlato, che alcuni processi agli americani si sono conclusi con condanne e che le voci che circolavano, per esempio sulla faccenda delle 'marocchinate', con le truppe spedite dagli alti comandi francesi con intenti malvagi a massacrare, ci riportano alla realtà: la guerra non è mai gentile, la Seconda Guerra Mondiale, poi, è stata ancora più brutale perché è stata una guerra ideologica", dice all'Adnkronos lo storico Franco Cardini, commentando la pubblicazione del memorandum.

    "Che poi in questo libro, che devo ancora leggere, - dice - ci possano essere degli errori è plausibile, se l'autore ha distorto la realtà oppure no, se ha esagerato, verrà fuori. Però io il memorandum lo conosco e ci sono invecchiato insieme. Lo dicevo da anni e qualcuno insorgeva contro di me. Ormai certe verità uniche e menzogne sono diventate patrimonio dell'umanità. Si tratta di recuperare il tempo perduto e ristabilire un frammento di verità. Gli americani non hanno venduto solo cioccolato e caramelle. Ci vorrebbe più coraggio a dirlo, nessuno ha tutta la ragione in tasca. E questo non significa ridimensionare i crimini del nazismo, sia ben chiaro".

    "Sappiamo e abbiamo anche visto che i vincitori - spiega lo storico -quando hanno vinto, hanno fatto di tutto per imbiancare le loro coscienze e annerire quelle dei vinti. Oltre agli indegni e orribili campi di sterminio nazisti, ci sono stati massacri da parte dell'Unione Sovietica, c'è stata una bomba nucleare sganciata nel '45 quando non serviva e qualcuno ce l'ha raccontata come fosse stato fatto in termini umanitari. C'è stato tanto altro, ma abbiamo immagazzinato una tale potenza di accuse nei confronti dei vinti, alcune anche calunniose, da far paura".

    "Mi ricordo le proteste e le meraviglie che suscitai nei colleghi durante un convegno, quando portai la prova provata di alcune assoluzioni di personaggi nazisti di rilievo nel processo di Norimberga - ricorda Cardini - Nessuno ci credeva perché il battage dei mass media diceva altro".

    Insomma, secondo lo storico, "nel corso di tutti questi anni, abbiamo metabolizzato una quantità infinita di errori e inesattezze storiche incredibili" e solo "adesso, dopo 80 anni, si comincia a fare un po' di chiarezza, si comincia a fare i conti con la verità". Poi, certo, sottolinea, "ci saranno sempre gli isterici che dovranno negare per forza qualcosa. La frase 'le democrazie non possono essersi macchiate di tali crimini' l'avrò sentita centinaia di volte. Ma quando mai? Anche le democrazie hanno massacrato gente, e bisognerebbe prenderne atto".

    "Nei prossimi anni, nonostante le proteste e il battage pubblicitario, verranno sempre più a galla le verità storiche, anche se saranno affermate fuori tempo massimo", dice Cardini, che però mette in chiaro: "Attenzione, questo non giustifica per niente il revisionismo, il negazionismo o i tentativi ridicoli di santificare personaggi che sono stati condannati nell'inferno più buio. La storia è questa, bisogna abituarsi a questo. Dire che Churchill sia stato un mascalzone, non significa dire che Hitler aveva ragione...", conclude.

    https://www.adnkronos.com/crimini-di...h6rlKAQWEXF1vq
    Ultima modifica di Giò; 19-04-21 alle 12:30 Motivo: inserito il link della fonte

  2. #2
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    Predefinito Re: Crimini di guerra Alleati, tradotto in italiano il memorandum di Darmstadt

    webinfo@adnkronos.com (Web Info)
    dom 18 aprile 2021, 110 AM

  3. #3
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    Predefinito Re: Crimini di guerra Alleati, tradotto in italiano il memorandum di Darmstadt

    I grandi eroi...

  4. #4
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    Predefinito Re: Crimini di guerra Alleati, tradotto in italiano il memorandum di Darmstadt

    La storia ufficiale degli anni quaranta è roba da fumettaccio USA, troppe porcherie nascoste per non imbarazzare i vincitori.
    Hitler or Hell.

  5. #5
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    Predefinito Re: Crimini di guerra Alleati, tradotto in italiano il memorandum di Darmstadt

    Questi documenti sono molto importanti ma vanno integrati con una riflessione: il potere ci comanda un odio viscerale con immane trasporto emotivo per i regimi nazifascisti per i "crimini" commessi da loro. La realtà è che al netto dei crimini nazifascisti, quelli comunisti sono peggiori, quelli "liberali" non sono insignificanti. Se i secondi e i terzi fossero anche minori dei primi, questa cosa non giustificherebbe minimamente l'odio scellerato che dovremmo avere per il fascismo e il nazismo, l'accondiscendenza che dovremmo avere per il comunismo, e l'amore per il liberalprogressismo. La realtà è che la feccia antifascista che controlla la nazione e in generale l'occidente ci comanda di odiare il fascismo perchè odia ciò che di buono nel fascismo c'era, e non ciò che eventualmente di cattivo c'era, come i crimini o i pestaggi, la cui magnitudine rispetto ai crimini degli altri non è minimamente di un ordine di grandezza così differente da doverci elicitare forzatamente sbavature canine ideologiche.
    Dicono che viaggiare sviluppa l'intelligenza. Ma si dimentica sempre di dire che l'intelligenza bisogna averla già prima.-.G. K. Chesterton

  6. #6
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    Predefinito Re: Crimini di guerra Alleati, tradotto in italiano il memorandum di Darmstadt

    Citazione Originariamente Scritto da Draigo Visualizza Messaggio
    Questi documenti sono molto importanti ma vanno integrati con una riflessione: il potere ci comanda un odio viscerale con immane trasporto emotivo per i regimi nazifascisti per i "crimini" commessi da loro. La realtà è che al netto dei crimini nazifascisti, quelli comunisti sono peggiori, quelli "liberali" non sono insignificanti. Se i secondi e i terzi fossero anche minori dei primi, questa cosa non giustificherebbe minimamente l'odio scellerato che dovremmo avere per il fascismo e il nazismo, l'accondiscendenza che dovremmo avere per il comunismo, e l'amore per il liberalprogressismo. La realtà è che la feccia antifascista che controlla la nazione e in generale l'occidente ci comanda di odiare il fascismo perchè odia ciò che di buono nel fascismo c'era, e non ciò che eventualmente di cattivo c'era, come i crimini o i pestaggi, la cui magnitudine rispetto ai crimini degli altri non è minimamente di un ordine di grandezza così differente da doverci elicitare forzatamente sbavature canine ideologiche.
    D'accordo al 100%.
    Bisogna notare che si cerca sempre di distinguere fra gli ideali del comunismo (o del liberalismo) ed i tentativi di realizzarli storicamente in modo da poter salvare (o quanto meno comprendere) i primi a fronte degli esiti catastrofici e criminali dei secondi. Guarda caso, invece, questo discorso non viene minimamente ammesso per nessun regime autoritario e/o totalitario di destra: dal fascismo al nazionalsocialismo, passando per il franchismo, il salazarismo e tutte le altre esperienze storiche e politiche affini.
    Credere - Pregare - Obbedire - Vincere

    "Maledetto l'uomo che confida nell'uomo" (Ger 17, 5).

  7. #7
    Nazbol-Ciucé
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    Predefinito Re: Crimini di guerra Alleati, tradotto in italiano il memorandum di Darmstadt

    Quando i giovani antifascisti hanno 12 anni iniziano a imparare la risposta stereotipata "eh ma il comunismo storico non era il VERO comunismo, mentre il fasiscismo storico era il VERO fascismo". Dopo i 12 anni però non si registra più alcuno sviluppo encefalico, forse perchè è l'età in cui iniziano a farsi le canne, e la risposta rimane la stessa fino a quando non crepano.
    Dicono che viaggiare sviluppa l'intelligenza. Ma si dimentica sempre di dire che l'intelligenza bisogna averla già prima.-.G. K. Chesterton

  8. #8
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    Predefinito Re: Crimini di guerra Alleati, tradotto in italiano il memorandum di Darmstadt

    I CRIMINI DI GUERRA DEGLI ALLEATI


    DI MARK WEBER
    ihr.org

    La sconfitta della Germania – nel Maggio del 1945 – e la fine della seconda guerra mondiale in Europa, non comportarono la fine delle morti e delle sofferenze per i tedeschi sconfitti. Al contrario, gli Alleati vittoriosi diedero il via ad una nuova orribile fase che, per molti versi, era peggiore delle distruzioni portate dalla guerra.

    In un nuovo libro stimolante e coraggioso, After the Reich: The Brutal History of Allied Occupation [Dopo il Reich: la dura storia dell’occupazione alleata] lo storico inglese Giles MacDonogh documenta come il Reich rovinato e abbattuto (compresa l’Austria) venne sistematicamente angariato e derubato, e come molti tedeschi che sopravvissero alla guerra vennero o uccisi a sangue freddo o lasciati morire deliberatamente di malattia, freddo, denutrizione e fame.

    Molte persone accettano l’idea che, considerati i crimini di guerra dei nazisti, un certo grado di violenza vendicatrice contro i tedeschi fosse inevitabile e forse persino giustificata. La risposta normale ai rapporti sulle atrocità commesse dagli Alleati è che i tedeschi “se le meritarono”. Ma, come MacDonogh dimostra, le spaventose crudeltà inflitte ad un popolo tedesco totalmente abbattuto, andarono decisamente oltre l’immaginabile.

    Egli calcola che circa tre milioni di tedeschi, sia militari che civili, morirono in modo ingiustificato dopo la fine ufficiale delle ostilità.

    Di questi, un milione erano uomini che venivano tenuti come prigionieri di guerra, la maggior parte dei quali morirono in mano ai sovietici (dei 90.000 tedeschi che si arresero a Stalingrado, ad esempio, solo 5.000 tornarono in patria). Ancora meno conosciuta è la storia delle molte migliaia di prigionieri tedeschi che morirono – in mano agli americani e agli inglesi – nel modo più infame, in spaventosi campi di prigionia lungo il Reno, senza alcun riparo e con quantità di cibo irrisorie. Altri, più fortunati, vennero impiegati come schiavi in nazioni Alleate, spesso per anni.

    La maggior parte dei due milioni di tedeschi che perirono dopo la fine della guerra erano donne, vecchi e bambini, vittime di malattie, freddo, fame, suicidi e stermini.

    A parte gli stupri perpetrati a danno di milioni di donne e ragazze tedesche nelle zone di occupazione sovietica, l’atrocità forse più scioccante registrata da MacDonogh è il massacro di 250.000 tedeschi dei Sudeti da parte dei loro vendicativi compatrioti cechi. I disgraziati sopravvissuti a questa pulizia etnica vennero gettati lungo il confine, affinché non tornassero alle loro case. Ci furono scene simili, di morte e spoliazione, in Pomerania, Silesia e Prussica orientale, poiché le antiche comunità tedesche di queste zone vennero parimenti brutalmente espulse.

    Ci viene incessantemente rammentato dei campi di concentramento del Terzo Reich durante la seconda guerra mondiale. Ma pochi sanno che tali campi famigerati, quali Dachau, Buchenwald, Sachsenhausen e Auschwitz rimasero operativi anche dopo la fine della guerra, riempiti questa volta di prigionieri tedeschi, molti dei quali morirono in modo miserevole.

    Il piano di vendetta del Segretario di Stato americano Henry Morgenthau, consistente nel trasformare la Germania sconfitta in una nazione ridotta a pascolo, privata di ogni industria moderna, viene anch’esso ricordato da MacDonogh, come pure altri piani di sterminio per affamare, sterilizzare e deportare la popolazione sopravvissuta ai bombardamenti.

    Non fu un risveglio di preoccupazioni umanitarie a spingere gli Americani e gli Inglesi a cambiare atteggiamento nei confronti degli sconfitti. Il cambiamento delle politiche postbelliche era mosso dalla paura dell’espansione sovietica, e spinse ad un accorto appello rivolto all’opinione pubblica tedesca in favore della nuova posizione antisovietica degli anglo-americani.

    L’importante libro di MacDonogh è un antidoto al semplicistico ma sempiterno ritratto propagandistico della seconda guerra mondiale come uno scontro tra il Bene e il Male, e smonta l’immagine largamente accettata di un trattamento benigno da parte degli Alleati della Germania sconfitta.

    Questo volume di 615 pagine è molto più di una cronaca spaventosa della morte e delle sofferenze umane. Arricchito da aneddoti commoventi, fornisce anche il contesto storico e la prospettiva d’insieme. E’ probabilmente la migliore opera disponibile in lingua inglese su questo capitolo vergognoso della storia del ventesimo secolo.

    Versione originale:

    Mark Weber
    Fonte: www.ihr.org/
    Link: http://www.ihr.org/other/afterthereich072007.html
    Dicembre 2007

    Versione italiana:

    Fonte: http://civiumlibertas.blogspot.com
    Link: http://civiumlibertas.blogspot.com/2007/12/i-crimini-di-guerra-degli-alleati.html
    16.12.07

    Traduzione italiana a cura di ANDREA CARANCINI

 

 

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