Verissimo, ma le edizioni di Ar le leggiamo tu ed io, il resto della gente non sa nemmeno cosa siano.
Premesso che non tutti quei quotidiani hanno lo stesso format ("La Verità" è molto diversa da "Libero", ad esempio), il titolo trash e provocatorio di Libero fa molti meno danni delle litanie laiciste di Repubblica a favore dello ius soli o del perbenismo borghese liberal-progressista del CorSera o del giacobinismo giustizialista del Fatto Quotidiano, che dà spazio a gente come Scanzi e la Lucarelli. E di esempi se ne potrebbero fare molti altri. In generale, dei "professionisti dell'informazione" c'è poco da fidarsi ma non ho dubbi su cosa e chi sia peggio in questo panorama sconsolante.