Sesso, coca e... d’Annunzio visto dalla cameriera
https://www.corriere.it/sette/13_feb...1312d669.shtml
Sicuramente è un personaggio con aspetti negativi: sensualismo, vita privata sregolata, amoralismo o peggio immoralismo, adesione alla massoneria, anticlericalismo...tuttavia sarebbe limitante leggere D'Annunzio solo attraverso questi aspetti. Ad esempio, con la religione cattolica ebbe un rapporto molto complicato, diviso com'era tra il suo individualismo e la forte fascinazione per le figure dei santi e dei martiri.
Credere - Pregare - Obbedire - Vincere
"Maledetto l'uomo che confida nell'uomo" (Ger 17, 5).
Credere - Pregare - Obbedire - Vincere
"Maledetto l'uomo che confida nell'uomo" (Ger 17, 5).
FASCISMO MESSIANICO E DISTRUTTORE. PER UN MONDIALISMO FASCISTA.
"NELLA MIA TOMBA NON OCCORRE SCRIVERE ALCUN NOME! SE DOVRO' MORIRE, LO FARO' NEL DESERTO, IN MEZZO ALLE BATTAGLIE." Ken il Guerriero, cap. 27. fumetto.
Non conosco bene D'Annunzio, ma posso affermare che mi sta proprio sulle palle, quindi non mi interessa conoscerlo meglio.
Beh il pezzo postato dal sondaggista ufficiale del forum è già abbastanza chiaro nel trarre delle conclusioni condivisibili. Sorvolando sul vizietto anti-scientifico di imprimere il solito tono pateticamente moralistico, tipico perfino di personaggi che pure dovrebbero essere allievi di De Felice, (ma non possiamo farci niente, sono come cani che sbavano alla vista del cibo), i due erano molto diversi. Francamente mi sembra anche paradossale metterli in competizione. In ogni caso D'Annunzio fu un grandissimo personaggio che non possiamo che tratteggiare positivamente, soprattutto in quest'epoca di informe conformismo. Sul superomismo dannunziano possiamo dire che vive e muore all'interno del paradosso: da un lato suscita in noi grande rispetto e suggestione perchè tutti gli uomini non possono che ammirare il coraggio, l'arditismo, l'altruismo e lo spirito di sacrificio per ciò che è autenticamente grande, dall'altro però questo superomismo presume di poter puntare alle stelle distruggendo modelli e forme ricreandone di nuovi a sua immagine e somiglianza, non comprendendo che l'unica ragione della sua grandezza è proprio il suo conformarsi a un modello, che è quello della perfezione virile. Perfezione nel senso letterale, cioè di completamento dell'uomo. Penso che non si possa, a questo punto, che affermarne la grandezza, al netto dei paradossi, sopratutto alla luce del mondo contemporaneo, in cui domina uno spirito pseudo-ribelle che non è altro che il ribaltamento di quello dannunziano: distinguersi nel peggio invece che nel meglio. Cercare unicità nell'essere dei gorilla violenti col cervello rattrappito, pieni di tatuaggi osceni e di figli con nomi da ritardati non avrebbe potuto che suscitare disgusto in personaggi come il nostro. E se dal lato opposto ai gorilloidi ci sono i soy-boy capite bene in quale disastrosa situazione versiamo, e di quanto avremmo bisogno di personaggi come D'Annunzio, se non altro per tirare mazzate ai primi e ai secondi.
Dicono che viaggiare sviluppa l'intelligenza. Ma si dimentica sempre di dire che l'intelligenza bisogna averla già prima.-.G. K. Chesterton