mi piacerbbe che comprassero un tendone da Circo e girassero l'italia in lungo e in largo tutti e 140 insieme .
guardare le facce di quelli che entrano e escono a guardare lo spettacolo
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MIGA MakeItalyGreatAgain (Fai l'Italia Grande Ancora)
che Palamara, Ciuffetti, la Gretina e la Presidentessa di Arcuri siano di lezione: QUESTA VOLTA NIENTE PRIGIONIERI
Comunque passi le carampane come Caselli Traraglio Guccini Finardi Salvatores Ferilli e Guerritore,
ma giovinotti come Scanzilefile che si mettono a fare i sessentottini di ritardo...
che patetici...
MIGA MakeItalyGreatAgain (Fai l'Italia Grande Ancora)
che Palamara, Ciuffetti, la Gretina e la Presidentessa di Arcuri siano di lezione: QUESTA VOLTA NIENTE PRIGIONIERI
"Speranza lo sapeva da aprile". L'accusa sul dossier Oms
Siamo ancora qui. Al dossier dell’Oms pubblicato il 13 maggio e subito ritirato il giorno successivo, abortito in gran segreto e mai rimesso online. Roberto Speranza era a conoscenza della pubblicazione del report critico sull’Italia redatto dagli “scemarelli di Venezia”? Lui o i suoi uffici si sono mobilitati per attenuarlo, “farlo morire” o “farlo cadere nel nulla”? Il ministro sostiene di no. Dice che è tutta una roba interna all’Oms e nulla c'azzeccano l’Iss e il ministero. Ma le carte suggeriscono tutta un’altra lettura.
La questione, ci teniamo a dirlo, non è tanto giuridica. Sul piano pandemico mai attivato, sul piano segreto non rivelato, sulla risposta italiana alla prima ondata di coronavirus sarà (forse) l’indagine della Procura di Bergamo guidata da Antonio Chiappani ad arrivare a un qualche punto. Qui invece la questione è squisitamente politica: come fa notare Robert Lingard, consulente del team di legali delle vittime bergamasche, secondo l’articolo 95 della Costituzione i ministri sono responsabili “individualmente degli atti dei loro dicasteri”. Speranza dovrebbe dunque almeno spiegare quelle chat tra Silvio Brusaferro e Ranieri Guerra, contenute nella rogatoria spedita dai pm all’Oms, in cui il presidente dell’Iss sul report si diceva “d’accordo di rivederlo insieme”. Dovrebbe Speranza spiegare perché Guerra sostiene di essere stato contattato dallo stesso ministro, manifestando il suo “disappunto”. Oppure ci piacerebbe capire per quale motivo in un sms l’ex membro del Cts annunciava riunioni con Goffredo Zaccardi, Capo di Gabinetto di Speranza, affermando di aver avuto indicazioni di “farlo cadere nel nulla”. E ancora: come mai in una mail inviata anche a Hans Kluge, direttore europeo dell’Oms, Guerra assicura che il documento verrà “rivisto dal ministero, apparentemente colto di sorpresa”? E come mai in un’altra chat parla di “accordi” dopo una “riunione con Zaccardi e Speranza” per rimettere mano al tutto con un gruppo di lavoro congiunto tra Iss e dicastero? E perché Kluge si preoccupa così tanto che il ministero resti "felice" del lavoro dell'Oms, evitando così di mandare a monte il progetto sull'ufficio di Venezia?
Anche per questo l’avvocato Cansuelo Locati, che difende i familiari delle vittime, stamattina lancia bordate di fuoco dopo aver sentito ieri sera Speranza da Lucia Annunziata. La decisione di abortirlo è stata solo dell’Organizzazione e non del governo? “Speranza non può scaricare completamente sull'Oms - dice Locati all’Adnkronos - considerando che, rispetto a quello che risulta dalla rogatoria, lui sapeva del dossier fin dal 15 aprile del 2020, quindi ancora prima della pubblicazione del documento. Bastava dire che ne era a conoscenza dal 15 aprile e che rendere pubblico quel dossier che fotografava la risposta dell'Italia alla pandemia sicuramente lo avrebbe messo in imbarazzo”. Certo l’Oms ci ha messo del suo, visto l’attivismo con cui Guerra e la dirigente Cristiana Salvi hanno cercato di edulcorare con ben 106 modifiche il contenuto del documento, correzioni rispedite al mittente da Zambon. Senza dimenticare le pressioni fatte sul ricercatore, prima indirizzato verso la Bulgaria e poi costretto alle dimissioni. Ma “il fatto che ci sia anche Brusaferro in questo scambio di mail con Guerra e faccia riferimento anche al capo di gabinetto", sostiene Locati, "mi pare che sia abbastanza evidente che non sia stato solo un atto che faceva capo all'Oms perché Brusaferro con l'Oms non c'entra nulla". C'entra, invece, e non poco, col ministero della Salute. Insomma, magari “non è stato Speranza a farlo rimuovere", però “ciò non significa che lui non sia stato a conoscenza del report, che è una cosa diversa”
https://www.ilgiornale.it/news/politica/speranza-sapeva-aprile-laccusa-sul-dossier-oms-1940130.html
in parole povere, speranza ha mentito, secondo l'avvocato Locato.
adesso vediamo come va a finire, per l'ometto che scrive libri su come ha salvato l'italia dalla pandemia con la sua bravura, salvo ritirare il libro dalle librerie per la vergogna.
"Il report lo rivedrà il ministero". Una mail incastra Speranza
19 Aprile 2021 - 072
La missiva spedita da Ranieri Guerra a Zambon sul report dell'Oms: "Ci sono già segni di turbolenze istituzionali" in Italia
La mail, ancora mai vista prima, è datata 14 maggio 2020. Ore 9.31. È il giorno successivo alla pubblicazione del report degli “scemarelli di Venezia” guidati da Francesco Zambon: da lì a poche ore, alle 12.46, il documento verrà ritirato e al ricercatore verrà “tolta la possibilità di tornare online”. A firmare la missiva è Ranieri Guerra, ex direttore aggiunto dell’Oms ed ex membro del Cts, in quei giorni molto attivo per “edulcorare” il dossier e renderlo meno indigesto al governo italiano. “Ci sono già segni di turbolenze istituzionali da parte italiana - si legge - e risentimenti inutili per la procedura che si è deciso di seguire e la mancanza di informazioni e di preventiva consultazione, più che sul contenuto stesso, che verrà rivisto dal Ministrero della Salute, apparentemente preso di sorpresa”. L’attenzione, è evidente, va posta su quella frase: “Verrà rivisto dal Ministero della Salute”, cioè l'ente guidato da Roberto Speranza. Il leader di Sinistra Italiana, allora, sapeva o no del tentativo di censurare il report scomodo dell’Oms? E si è mosso in prima persona per farlo modificare o ritirare?
Non secondo il diretto interessato. Intervistato da Lucia Annunziata, Speranza ha infatti risposto alle due domande che (finalmente) gli sono state poste sull’affaire Oms. “Quel rapporto è rispettabilissimo”, ha spiegato il ministro, precisando però che “non c’è nulla di particolarmente rilevante” per il governo. “È stata l’Oms a decidere di ritirarlo. Le istituzioni italiane hanno preso atto di quel documento ma noi non abbiamo funzioni in questa partita. Sono dinamiche interne all’Oms”.
Per quanto si dica sicuro che le indagini della Procura di Bergamo faranno emergere “la trasparenza e la piena lealtà delle istituzioni del nostro Paese”, il ministro deve essersi perso un paio di passaggi negli ultimi giorni. Dalla rogatoria - ancora senza risposta - spedita dai pm all’Oms l’8 marzo, come rivelato dal Giornale.it (leggi qui), emergono infatti chat ed e-mail in cui il coinvolgimento del ministro (e dei suoi uffici) appare acclarato. Tutte fantasie di Guerra? Può darsi. Fatto sta che in quelle chat, e nell’interrogatorio di fronte ai pm, l’ex esponente del Cts tira in ballo più volte Speranza: invita Zambon a cercarne la “benedizione”, rivela il “disappunto” del ministro “per la pubblicazione del report” e sostiene addirittura che Speranza lo abbia personalmente contattato “dolendosi del fatto che nessuno della Sanità italiana era stato contattato”. Possibile che Guerra si sia inventato tutto?
Magari anche sì. Tuttavia Guerra sostiene pure di aver incontrato Goffredo Zaccardi, capo di gabinetto di Speranza: non un collaboratore qualsiasi, insomma, ma il suo braccio destro. “Cdg (il capo di gabinetto, cioè Zaccardi, ndr) dice di vedere se riusciamo a farlo cadere nel nulla - si legge in una chat con Silvio Brusaferro del 18 maggio - Se entro lunedì nessuno ne parla vuole farlo morire. Altrimenti lo riprendiamo insieme. Sic”. Se era davvero "un documento del tutto indifferente per lo Stato italiano”, perché allora Zaccardi si sarebbe mobilitato con così tanta solerzia?
A sconfessare la linea difensiva di Speranza c’è infine un’altra mail. Questa volta a scriverla è Hans Kluge, direttore regionale per l’Europa dell’Oms. Sono le 7.50 di mattina del 15 maggio 2020, il giorno dopo il ritiro del report dal sito dell’Organizzazione. Tra le altre cose, Kluge fa sapere a Zambon che “il Ministro era molto deluso” da quanto successo. “Silvio (presumibilmente Brusaferro, ndr) ha detto che sono costantemente attaccati dalla stampa e ogni parola può essere mal interpretata. Si sentono come calpestati da un amico”. La preoccupazione è tale che Kluge si prende l’impegno di scrivere a Speranza “che organizzeremo un gruppo di esperti di Oms, Iss e ministero della Salute per rivedere il documento”. Rivedere: cioè modificare, edulcorare, censurare. E infatti pochi giorni dopo, il 28 maggio, Guerra contatta Brusaferro: "Ecco quanto emerso dalla riunione di ieri con Zaccardi e Speranza a seguire - si legge in un sms - Se mi dai un paio di persone con cui interagire attacchiamo su tutti i fronti, soprattutto primariamente sul rapporto". L’accordo con il ministero ("agreed") è quello di affiancare al team di Venezia alcune persone dell’Iss e del ministero per "rimodellare la bozza" in modo da renderla una "pubblicazione condivisa". "Il Kuwait è felice - scriveva Kluge - adesso abbiamo bisogno che anche il ministero della Salute sia felice". Ripetiamo: davvero il rapporto era così "indifferente"?
https://www.ilgiornale.it/news/politica/report-rivedr-ministro-ora-mail-incastra-speranza-1939946.html
credo che speranza faticherà un po' a prendere sonno....
Speranza si dovrebbe dimettere...., si dovrebbe...
“La moderazione è una virtù solo per quelle persone che pensano di avere un'alternativa.”
HENRY KISSINGER @Scomunista Reloaded più incazzoso di prima!!
sto post va messo in rilievo già solo per il titolo XD