Pierferdinando Casini, Gregoretti e Salvini: "La sinistra ha perso un'occasione di garantismo, un giorno capirà l'errore"
"Non fu sequestro di persona". Con questa asserzione i pm di Catania chiedono il non luogo a procedere nei confronti di Matteo Salvini per il caso Gregoretti. Nulla di inaspettato secondo Pierferdinando Casini che "sul processo mi dispiace ma avevo ragione". Raggiunto dal Corriere della Sera l'ex presidente della Camera dei deputati non ha nascosto che sull'udienza fosse "fuori luogo qualunque giudizio politico". Da qui la stoccata ai suoi colleghi, che per primi hanno portato avanti una battaglia per eliminare il "nemico" attraverso la magistratura: "Il centrosinistra ha perso l'ennesima occasione sul garantismo e un giorno tutti capiranno l'errore. Infine, la riforma della giustizia: se un pubblico ministero le sbaglia tutte è evidente che c'è un problema".
Stesso discorso vale per la sinistra italiana che - a detta di Casini - doveva porsi una sola domanda: "Salvini agiva per interessi privati o in coerenza con le valutazioni collegiali dell'Esecutivo?". Scontata la risposta visto e considerato che all'epoca dei fatti (quando rifiutò lo sbarco dei migranti a bordo dell'imbarcazione) il leader della Lega era ministro dell'Interno per il governo Conte. Per questo le critiche di Casini non possono che riversarsi tutte sul centrosinistra che "ha perso un'occasione importante per fissare dei principi che oggi possono valere per Salvini e domani per il suo opposto".
Il cambiamento potrebbe però non essere così vicino. Forse neppure l'esecutivo di Mario Draghi riuscirà a cambiare passo: "Non so se tirerà a campare o troverà la forza per fare alcuni interventi correttivi. Ma io penso che sia necessario e non solo sulla prescrizione". Lungo l'elenco meritevole di cambiamenti dove spunta il reato del traffico di influenza, la riforma del Csm, la separazione delle carriere e una valutazione che abbia rilievo per le carriere delle singole persone sull'esito delle indagini". Se un pubblico ministero le sbaglia tutte - è il suo ragionamento - "qualche problema ci sarà o no?".
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incredibile. i compagni piddini bolognesi, pecore belanti agli ordini del padrone, hanno eletto come loro rappresentante CASINI, il più democristiano di tutti i democristiani, il prediletto di Forlani. ma gli ordini del partito non si discutono e questi zombie, se il partito dice loro di votare, per esempio una cacca incartata, corrono e lo fanno ( questi sarebbe gli intellettualmente superiori, naturalmente).
bene, dopo questo sconcio, adesso si beccano la lezioncina di garantismo dallo stesso casini, che gli dice chiaro e tondo( non solo ai bolognesi che lo hanno eletto, a TUTTO IL PD e a TUTTO il M5s) che hanno fatto un errore colossale a cercare di eliminare l'avversario politico contando sulla magistratura amica, anche perchè potrebbe capitare a loro, prima o poi.
quindi il vecchio e consolidato schema "non posso batterlo alle urne, lo faccio eliminare pr via giudiziaria " è non solo un errore catastrofico , ma una occasione persa per dimostrare che la politica non si fa per via giudiziaria.
adesso, piddini e grillini, ingoiate tutto e portate a casa, BUFFONI!