Originariamente Scritto da …:
“Se trovi che ho parlato di una Lamborghini te ne regalo una”.
https://forum.termometropolitico.it/...l#post21308108
Ah e' vuoto...beh magari il proprietario sta cercando l'acquirente giusto, o non intende ristrutturarlo al momento ma non vuole comunque disfarsene, ci possono essere mille ragioni, oppure ancora magari il palazzo e' del comune che non riesce ne a ristrutturarlo ne a venderlo ...ad esempio a Milano alcune villette liberty di pregio erano cadute in rovina proprio per questo motivo, erano di proprieta' comunale e il comune non poteva ne ristrutturarle ( la ristrutturazione era costosa) ne' era riuscito mai a venderle, e solo di recente la situazione si e' sbloccata
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Gladstone: " Se il popolo d'Inghilterra avesse dovuto attendere le libertà dal ricorso ai mezzi legali, esso le aspetterebbe ancora"
ah credevo che intendessi gli inquilini che ti sfasciano le case..
perchè ci sono pure quelli
«che giova ne la fata dar di cozzo?»
“Grande è la confusione sotto il cielo, la situazione è ottima”
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di sicuro avranno i loro motivi, mica sono scemi.
o aspettano una ripresa del mercato o la modifica del piano regolatore per poter aumentare la cubatura.
ci sono infinite possibilità. spesso si tratta di società con decine di immobili che poi girano ad altre società, praticamente come se fossero titoli in borsa.
nel mio paese c'è una cascina che una trentina di anni fa era ancora intatta, con tanto di chiesetta interna, giardino padronale con piante esotiche, una corte enorme. ora è in totale rovina. negli anni '30 ci abitavano 40 famiglie, quando ero bambino c'era solo un custode, la sua famiglia e molti cani, adesso neanche lui. negli ultimi anni sono crollati quasi tutti i tetti, peccato perchè era un immobile pregevole, vecchio di oltre 200 anni, esistente da almeno 500.
la società che la possiede si limita a rifare periodicamente la rete di recinzione per evitare rogne legali in caso di incidente, in modo che chi entra a curiosare (lo fanno un sacco di persone) deve scavalcare, quindi conscio del pericolo di farsi male e senza colpa per la proprietà. ovviamente stanno aspettando tempi migliori per piazzare questi migliaia di metri quadrati e non hanno assolutamente fretta. uno degli avvocati della proprietà è un noto parlamentare, per dire con chi si ha a che fare.
ho anche io un mezzo rudere fermo lì, se sti coglioni in comune si muovono a mi modificare il piano degli interventi e me lo passano annesso rustico posso arrivare a 800 mc
«che giova ne la fata dar di cozzo?»
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se magari mi prorogano pure il sismabonus sti coglioni al governo.. sono 2 unità catastali.. 96k euri x 2
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l'immobile è in un limbo in attesa che si risolva una intricata questione legata alla successione ereditaria.
Il vecchio proprietario era nato nei primi anni trenta ed è venuto a mancare nel 2013. Suo padre era un ricco industriale della vecchia Austria che aveva accumulato una improvvisa fortuna come fornitore dell'esercito durante la prima guerra mondiale, ma aveva perso parte della sue ricchezze nelle instabilità seguite al crollo della monarchia. Il progetto dell'abitazione risale al 1916 e la prima pietra venne posata l'anno successivo; i lavori si protrassero fino al '22 quando vi si era trasferito. Ricreata una piccola fortuna, anche grazie ad un buon matrimonio, liquidò le quote societarie ed attingendo alla dote della moglie si mise a commerciare in arte, ben consigliato da S.R., facendosi anche nomea di mecenate. Approfittò dei primi tumulti antiebraici e più ancora degli anni della guerra per acquistare nuovi pezzi, non disprezzando mobilio e suppellettili di pregio.
Rimasto vedovo, si suicidò nel 1950 e il patrimonio passò al figlio che si diede alla bella vita, spendendo e spandendo, non sospettando dell'origine delle fortune; quando ricostruì il passato della famiglia, vendette tutto - si dice -, eccetto il palazzo nella foto, e si mise a lavorare in un ufficio pubblico - non si sa in realtà che fine abbia fatto quell'immensa ricchezza - si sposò ed ebbe due figli. Negli ultimi anni di vita scoprì di aver avuto altri figli prima delle nozze e cercò di rintracciarli; qualcuno lo trovò.
Alla morte si scatenò la bagarre, più che per la casa, che ha sì un suo valore, ma non tale da far campare di rendita i 6 figli, per chiarire dove fosse il resto del patrimonio e tra ingiunzioni, cause e carte bollate, tutto è fermo da allora.
Amava gli scacchi, per quanto non fosse un gran giocatore (molta tecnica, ma troppo quadrato) ed espresse il desiderio, soddisfatto, di venir sepolto a terra; le spoglie giacciono a fianco a quelle della moglie, deceduta nel 2005.
Questo è quello che potrebbe essere accaduto
Garante del tessuto democratico del Paese