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  1. #51
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    Predefinito Re: Fine dei giochi: La guerra in ucraina diventa una realta’

    Una guerra vera (non una guerra asimmetrica tipo iraq o afghanistan*) in campo aperto tra US e Russia la Russia verrebbe annentata in co tempo perché una guerrra vera si vince con la logistica e la capacitá industriale, e US in quello sono ordini di grandezza davanti alla russia
    poi ci potranno essre i soldati X o Y "caduti valorosamente" ma il soldato piu valoroso é l imboscato o il disertore che tornaa casa a chiavare anziché marcire sottoterra con due medaglie nella bara


    *che poi parlando con amici che hanno servito in Afghanistan mi dicon tutti "certo che se quando l armata rossa li ha invasi e non avevano la stampa come noi a controllare ogni due per tre che nn uccidiamo civili, e le hanno prese sti afghani sembrano degli zotici con le infradito e il turbante ma sanno fare la guerra meglio di tanti altri"

  2. #52
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    Predefinito Re: Fine dei giochi: La guerra in ucraina diventa una realta’

    POLITOLOGO RUSSO: IL MOMENTO È ARRIVATO PER INCLUDERE LE REPUBBLICHE DEL DONBASS NELLA FEDERAZIONE RUSSA

    Sette anni di attesa sono sufficienti: lo scienziato politico Semyon Bagdasarov (*) ha esortato Mosca a includere urgentemente le Repubbliche del Donbass come parte della Russia.
    Le Repubbliche Popolari del Donbass dovrebbero entrare immediatamente a far parte della Federazione Russa. Lo afferma il politologo Semyon Bagdasarov sul canale Telegram dell’autore.

    Sette anni di attesa sono sufficienti: lo scienziato politico esortato a includere urgentemente le Repubbliche del Donbass come parte della Russia, i tempi sono ormai maturati per tale decisione.

    “Una valutazione sobria della situazione è più importante che mai. Dobbiamo definire chiaramente cosa vogliamo dall’Ucraina. Senza dubbio, la decisione sul Donbass è un fatto in superficie: l’inclusione nella Federazione Russa è una scelta obbligata.
    È tempo per mettere una fine decisiva alle sofferenze del popolo del Donbass. Stiamo aspettandoda sette anni, adesso basta! ” scrive Bagdasarov.

    Secondo l’esperto, se le forze armate ucraine, con il sostegno della NATO e degli Stati Uniti, avvieranno ostilità attive, la Russia dovrà scegliere “una strategia di guerra più realistica”.
    “… Estenuando un nemico sul piano militare, costringendolo a venire al tavolo delle trattative. Tuttavia, ciò richiede una chiara valutazione delle possibilità, con una serie di “sorprese” nell’arsenale sotto forma di fortificazioni, armi moderne e tunnel di combattimento “.


    Semyon Bagdasarov
    In precedenza, Bagdasarov ha espresso l’opinione che Mosca dovrebbe indebolire la riserva di mobilitazione delle forze armate ucraine rilasciando passaporti russi anche agli ucraini.

    *BAGDASAROV, Semyon Arkadyevich (nato nel 1954) è un politico russo-armeno e direttore del Centro per lo studio del Medio Oriente e dell’Asia centrale. Partecipa regolarmente a “talk show politici” sui canali della TV di stato russa. Dal 2007 al 2011 è stato membro della Duma di Stato, membro della commissione per il diritto civile, penale, arbitrato e processuale. Membro del partito Just Russia.

    https://www.controinformazione.info/...razione-russa/

  3. #53
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    Predefinito Re: Morire per Kiev?

    GUERRA NUCLEARE E CATASTROFE PLANETARIA: È STATO ANNUNCIATO UN TERRIBILE SCENARIO DEL CONFLITTO NEL DONBASS

    l noto politologo russo Sergei Markov ha delineato lo scenario più pessimistico relativo alle azioni provocatorie delle forze armate ucraine sulla linea di contatto.
    “Il peggior scenario della guerra nel Donbass. Bisogna anche parlare di quello. La sua probabilità, ovviamente, non è del 90% o del 50%, ma esiste. E questo è uno scenario di disastro completo.

    L’APU inizia l’offensiva. E va a invadere Donetsk e Lugansk. Gli eserciti della DPR e della LPR si stanno ritirando. Molte vittime civili.
    La Russia fornisce supporto militare alla DPR e LPR.
    L’esercito ucraino si sta ritirando.
    In Ucraina, mobilitazione generale. Inizia il massiccio bombardamento delle città del Donbass come vendetta da posizioni lontane.
    La Russia fa appello all’Occidente con una proposta per fermare Kiev. Invece di fare pressione su Kiev, l’Occidente sta guidando un’isteria anti-russa e include completamente le sanzioni. Gli Stati Uniti, la Polonia e la Gran Bretagna stanno inviando truppe nell’Ucraina occidentale e Kiev.
    La Russia, per salvare la popolazione del Donbass dalla distruzione, circonda l’esercito ucraino fuori dal Donbass con attacchi da nord e sud.
    Sorge la domanda sul destino dell’esercito ucraino circondato. È definito dalla superiorità aerea. La Russia domina in quello scenario..


    La NATO in un vertice di emergenza dichiara chiuso lo spazio aereo dell’Ucraina. La difesa aerea polacca dal territorio dell’Ucraina e la difesa aerea statunitense dalle navi statunitensi colpiscono aerei militari russi.
    In risposta, aerei russi colpiscono la difesa aerea della Polonia e degli Stati Uniti. Nave americana affondata.
    In risposta, gli Stati Uniti attaccano le navi da guerra russe nel Mar Nero e Sebastopoli.
    La NATO dichiara una guerra limitata alla Russia sul territorio dell’Ucraina.
    Le ostilità si svolgono.
    Col tempo, la parte perdente utilizzerà armi nucleari tattiche.
    C’è uno scambio di attacchi tattici con armi nucleari sul territorio dell’Ucraina.
    Le operazioni di combattimento si estendono oltre i confini dell’Ucraina

    Reparti russi
    Non voglio scrivere ulteriormente la sceneggiatura. Ma è chiaro che il mondo è sull’orlo di una catastrofe nucleare. I politici del mondo devono fermare questo scenario catastrofico. Ora è facile: l’Ucraina dovrebbe semplicemente smettere di sparare e tornare all’attuazione degli accordi di Minsk. Gli Stati Uniti devono smetterla di spingere l’Ucraina in guerra e smetterla di provocare la Russia. L’Europa deve smetterla di incolpare la Russia e infine incolpare l’aggressore: il regime di Kiev e i falchi “.
    Fonte: Rusvesna.ru
    Traduzione: Sergei Leonov

    https://www.controinformazione.info/...o-nel-donbass/

  4. #54
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    Predefinito Re: Fine dei giochi: La guerra in ucraina diventa una realta’

    LA SCHIZOFRENIA DI BIDEN NON CONVINCE PUTIN

    https://www.controinformazione.info/...onvince-putin/

  5. #55
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    Predefinito Re: Morire per Kiev?

    LA NATO PREME SUI CONFINI DELLA FEDERAZIONE RUSSA
    https://www.controinformazione.info/...razione-russa/

  6. #56
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    Predefinito Re: Fine dei giochi: La guerra in ucraina diventa una realta’

    LA RUSSIA PREDISPONE LE SUE DIFESE IN CRIMEA MENTRE ARRIVANO MASSICCI TRASFERIMENTI DI FORZE DAGLI USA IN UCRAINA

    https://www.controinformazione.info/...sa-in-ucraina/

  7. #57
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    Predefinito Re: Fine dei giochi: La guerra in ucraina diventa una realta’

    GLI STATI UNITI NON NON SONO IN GRADO DI SOSTENERE OGGI UN CONFLITTO ALLARGATO CON LA RUSSIA
    16 Aprile 2021

    di Luciano Lago

    Per quanto gli sforzi dell’Amministrazione di Joe Biden e dei circoli neocon di Washington siano quelli di procedere ad un accerchiamento progressivo della Russia, il momento non è favorevole per delle scelte belliche che potrebbero avere un esito disastroso per gli Stati Uniti ed per i loro alleati. La macchina militare USA, a giudizio di vari analisti militari, non è preparata per un conflitto generale e risulta piuttosto logorata dagli ultimi venti anni di conflitti sostenuti nei vari paesi con esiti disastrosi, dall’Afghanistan, all’Iraq e altri paesi.
    Tuttavia la continua istigazione verso il governo di Kiev a intraprendere una escalation conto la Russia e il Donbass, potrebbe ritorcersi contro l’ Ucraina ed avere altri effetti pregiudizievoli nella regione.
    In definitiva l‘obiettivo principale di Washington in questo memento era quello di creare un conflitto limitato fra l’Ucraina e la Russia ed avere il pretesto per rompere i rapporti fra Berlino e Mosca, interrompere il completamento del gasdotto Nord Stream 2 e decretare nuove pesanti sanzioni contro la Russia, coinvolgendo gli alleati europei.
    Il piano non è riuscito perchè Putin ha mangiato la foglia ed ha fatto la sua contromossa, accumulando una possente macchina militare alle frontiere dell’Ucraina e dimostrando con i fatti che la Russia non sarebbe rimasta passiva, così che un attacco al Donbass da parte dell’Ucraina non sarebbe stato indolore per Kiev ma avrebbe determinato l’intervento russo in forze ed il collasso dell’Ucraina come paese.
    Come avevamo previsto in precedenza, Putin ha fatto scoprire il bluff di Biden ed adesso il vecchio presidente si ritrova bloccato in un vicolo cieco da cui cerca di uscire con mosse poco coerenti e disordinate: proposta di dialogo con Putin mentre in contemporanea decreta altre sanzioni.


    Truppe Ucraine

    Sono in molti a chiedersi fra gli analisti quale sia la reale strategia degli USA in un momento in cui Washington ha molte “gatte da pelare”: dalla regione dell’Indo Pacifico dove la Cina sta circondando con le sue forze Taiwan e minaccia di ricorrere alle maniere forti, all’Iran dove Israele preme per far attaccare il paese persiano prima che arrivi ad arricchire l’Uranio e dotarsi della bomba nucleare, all’Iraq dove le truppe USA sono considerate occupanti e vengono attaccate tutti giorni dalle milizie sciite pro iraniane.
    Putin non risponde alla proposta di dialogo ed aspetta che gli amerikani si cuociano nel loro stesso brodo che hanno acceso in Ucraina.
    A questo punto possiamo pensare che il “deep state“, quello che ha in mano le redini del potere, decida un piano B, che potrebbe essere il conflitto comunque o un compromesso che possa far prendere tempo a Washington e calmare gli istinti bellicosi degli ucraino/nazisti che scalpitano per aprire il fuoco, spalleggiati dalla NATO.
    Una mossa azzardata degli ucraini potrebbe provocare un incendio dove si ripeterebbe il copione già verificatosi nel 2008 in Georgia: i russi intervengono, gli USA non possono muoversi, ed in una settimana le forze russe prendono il controllo del Donbass e di parte dell’Ucraina orientale, rendendo inoffensive le forze di Kiev. Uno scenario che farebbe ulteriormente precipitare il prestigio e la credibilità di Washington di fronte agli alleati. Prima aizzano contro la Russia e poi si ritrovano bloccati.
    Questo spiega il nervosismo di Biden che, a questo punto, non sa che pesci prendere e cerca il dialogo con l'”assassino” ma al tempo stesso emette sanzioni.
    Il particolare è che Putin, in tutte e due le ipotesi, uscirebbe rafforzato e l’America sprofonderebbe nel pantano senza aver colto i suoi obiettivi.
    Il problema dal punto di vista della Russia è quello che la posizione aggressiva dell’Ucraina e della NATO sta minacciando la sicurezza regionale nel un momento in cui la potenza americana è portata al punto di rottura in tutta l’Eurasia . La dichiarazione di guerra fatta dalla Dieta Ucraina il 24 Marzo, non poteva essere lasciata senza conseguenze dalla Russia. Il “casus belli” è stato creato dall’Ucraina che si è sentita spalleggiata dalla NATO ed adesso Mosca presenta il conto.


    Forze russe in Crimea
    L’accumulo di forze militari da parte Russia non è iniziato se non quando il governo ucraino ha dichiarato ufficialmente la propria intenzione di prendere il possesso della Crimea ed ha mobilitato le sue forze. In quegli stessi giorni Putin ha dichiarato che “la Crimea è territorio sacro della Russia e che ogni centimetro di terra della Crimea è bagnato dal sangue dei caduti russi nelle guerre sostenute nella storia della Russia e della penisola”.
    Chiaro quindi il messaggio che non c’è spazio per il compromesso e avrebbe dovuto essere il presidente Biden a convincere il suo alleato ucraino a non muoversi, non lo ha fatto ed adesso ne deve affrontare le conseguenze.
    Difficile pensare che gli alleati europei abbiano questo desiderio di entrare in guerra per la Crimea e per sostenere l’Ucraina che ormai appare per quello che è: uno stato fallito mantenuto in vita dagli USA e che cerca disperatamente di distrarre dal suo fallimento imbarcandosi in una guerra distruttiva. Se gli USA, come probabile, si tireranno indietro, Zelensky (il presidente ucraino) rimarrà nudo e ridicolo di fronte al suo popolo.
    Non sarebbe la prima volta che un comico, fortunosamente salito al potere, appaia per quello che è, un misero buffone che si muove con le corde tirate dai suoi burattini. Anche noi in Italia abbiamo un precedente molto simile.

 

 
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