IL RAZZISMO COME ARMA DI DIVISIONE E DISTRAZIONE DI MASSA
di Gabriele Sannino
Il razzismo è un’ideologia che presuppone una razza superiore e una inferiore, una sciocchezza, anzi una pochezza che ha visto e tuttora vede gli umani dividersi tra loro.
“L’emergenza razzista” inventata dai media di sana pianta in questa calda estate 2018 non è da meno, giacché presuppone molteplici idioti in giro per il paese che credono di far parte dell’uno o dell’altro schieramento.
Visto che chi legge questo blog conosce il “sistema”, la domanda che bisogna porsi è ancora una volta la seguente: cui prodest? Perché si vuole far credere questo?
Partiamo da un principale assunto (che non è poco, vi assicuro): gli argomenti che riescono a far presa sull’uomo comune (più o meno involuto) sono, da sempre purtroppo, la violenza, la discriminazione, la tortura e gli omicidi.
I telegiornali questo lo sanno bene, infatti ne sono pieni!
Detto questo, i media, si sa, lavorano alacremente anche per il settore finanziario (basti pensare ai finanziamenti bancari internazionali o agli sponsor pubblicitari) e se ricevono l’ordine di creare una “campagna” di un certo tipo, magari per strappare consensi a un governo giudicato “sovranista” e non “mondialista”, ecco che l’emergenza parte e numerosi allocchi ci cascano.
Fateci caso: i media nostrani per anni si sono concentrati sulle violenze, le ruberie, la volgarità degli stranieri, creando proprio un clima di razzismo nei confronti dei migranti, giudicati come minimo fancazzisti.
Ora che c’è qualcuno che giustamente – anzi razionalmente – vuole mettere fine agli sbarchi indiscriminati che creavano proprio quelle condizioni, ecco che la situazione si rovescia: improvvisamente, gli italiani diventano tutti razzisti e “violentano” gli stranieri.
Ora, io non metto in dubbio che ci sia qualche idiota capace di picchiare una persona perché di colore, ma chi ha creato queste condizioni a furia di sensazionalismi e scoop giornalistici?
I veri razzisti, dunque, in primis sono proprio i media di regime: essi non solo hanno sempre avuto pochissimo rispetto per la questione migranti non denunciando mai né l’origine del fenomeno né le varie storture (che da anni noi “complottisti” andiamo raccontando) ma hanno sempre finto di non sapere che questi uomini e queste donne, una volta nel paese, erano e sono costretti al caporalato, alla prostituzione, all’accattonaggio o alla delinquenza.
Proteste contro migranti
Insomma, per anni si sono create le condizioni affinché certe violenze e certi soprusi accadessero. Oggi che si è scoperto il gioco di Soros e che si è capito che i migranti fanno parte di una strategia dei poteri finanziari per creare poveri tra poveri e popoli senza identità incapaci di mettersi insieme e ribellarsi, ecco che i migranti diventano vittime e la narrazione si fa opposta: gli italiani diventano tutti razzisti solo perché esigono una maggiore razionalizzazione del fenomeno dell’immigrazione (cosa che – chiariamolo – si tradurrebbe anche in un maggiore rispetto per gli stessi migranti, visto tutto quello che passano una volta giunti nel nostro paese).
Ebbene, se una parte della popolazione conosce gli attori in gioco e non ci casca, un’altra fetta di popolazione – cresciuta a pane e televisione – continua a scatenarsi sui social e con gli amici, salvo poi accantonare ogni pensiero guardando il nuovo reality delle coppie su un’isola più o meno deserta.
Forse sarebbe il caso di spiegare a queste persone (magari nell’interludio pubblicitario) che sia gli italiani sia gli stranieri delinquono da sempre, e che i primi, essendo (per ora) ancora la maggioranza, delinquono di più… per un mero dato statistico.
In tutta questa storia, però, non sono solo i media a essere razzisti e ideologici, ci sono anche i poteri finanziari.
Il processo di distruzione della collettività portato avanti dal capitale apolide nei confronti delle nazioni senza portafoglio, infatti, costringe gli individui a vivere sempre più in solitudine, senza legami, soli davanti a un capitale finanziario… generato dal nulla, ma che bisogna sudarsi ogni giorno di più.
Questo tipo di razzismo – il vero e unico razzismo anzi schiavismo – non conosce né confini né razze, e per avanzare ha bisogno proprio di una patina antifascista, che è quella della retorica dell’accoglienza totale, di migranti poverissimi che dovrebbero pagarci le pensioni e via discorrendo.
Il vero fascista dei tempi moderni, insomma, è un paguro, si nasconde bene, ed è proprio quell’élite internazionale che possiede le chiavi di casa delle nazioni, alias il denaro che per natura dovrebbe appartenere ai popoli.
Finché continueremo a guardare il dito e non la luna, finché ci divideremo sui social e ci incazzeremo col nostro vicino di casa usando violenza verbale e fisica tra noi, faremo sic et simpliciter il loro gioco.
Del resto, la dittatura (anche militare anzi robotico-militare) che si profila all’orizzonte esige proprio questo, ovvero che i popoli si facciano guerra… tra di loro.
A pensarci bene: quale migliore scusa per implementare una dittatura mondiale?
https://www.controinformazione.info/...ione-di-massa/