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  1. #21
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    Predefinito Re: Fascismo "rurale" o fascismo "cittadino"?

    Citazione Originariamente Scritto da Kavalerists Visualizza Messaggio
    «Impedire l’immigrazione nelle città, sfollare spietatamente le medesime; facilitare con ogni mezzo e anche, se necessario, con mezzi coercitivi, l’esodo dai centri urbani; difficoltare con ogni mezzo […] l’abbandono delle campagne, osteggiare con ogni mezzo l’immigrazione a ondate nelle città».

    Con queste parole, nell’articolo “Sfollare le città”, comparso il 22 dicembre 1928 sulle colonne de Il Popolo d’Italia, Benito Mussolini esprimeva la posizione del regime di fronte al fenomeno dell’urbanesimo

    Secondo l'articolista sono parole di Mussolini... dove pensi che avrebbe voluta attuarla questa deurbanizzazione forzata?
    Guarda che per me l'idea non è sballata del tutto, ma andrebbe fatta con altri metodi...
    Non contestavo il fatto che Mussolini volesse "ruralizzare" l'Italia e lottare contro l'urbanesimo. Lo disse e lo scrisse in svariate occasioni. Ed a mio avviso aveva pure ragione. Quello che sottolineavo è che Mussolini, pur di attuare questo fine, non era disposto a giungere agli estremi violenti ed aberranti di Pol Pot, che ammazzò il suo stesso popolo. Non farei un'equazione tra "mezzi coercitivi" e politica di sterminio. Ad esempio, so che durante il Ventennio le migrazioni interne erano state limitate.
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  2. #22
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    Predefinito Re: Fascismo "rurale" o fascismo "cittadino"?

    Citazione Originariamente Scritto da Giò Visualizza Messaggio
    Non fare confusione però: il sequestro di due numeri de "Il Selvaggio" avenne nel 1925, anno dell'espulsione di Maccari dal PNF, che però fu subito reintegrato nel '26. Si era nel contesto della crisi di assestamento del fascismo ed "Il Selvaggio" faceva parte della dissidenza provinciale, motivo per il quale fu colpito. Negli anni successivi, Maccari non ebbe particolari problemi e le pubblicazioni de "Il Selvaggio" proseguirono tranquillamente fino al '43. Poi Maccari diventò antifascista, ma questa è un'altra storia. Bilenchi pubblicò "Vita di Pisto", invece, agli inizio degli anni '30: si era già in una fase diversa. Comunque, queste non sono questioni ideologiche. Il punto era un altro.
    Io ho un libro del 1977 su il Selvaggio e l'autore afferma che si ignora se e quanti numeri siano usciti tra il 1925 e il 1926.Anche nella collezione che c'è su maremagnum quelle annate mancano.
    Bazooka!!!

  3. #23
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    Predefinito Re: Fascismo "rurale" o fascismo "cittadino"?

    Citazione Originariamente Scritto da Gallarò Visualizza Messaggio
    Io ho un libro del 1977 su il Selvaggio e l'autore afferma che si ignora se e quanti numeri siano usciti tra il 1925 e il 1926.Anche nella collezione che c'è su maremagnum quelle annate mancano.
    Su questo non saprei risponderti, ma sul fatto che nel '25 furono sequestrati solo due numeri puoi verificare qui: https://www.treccani.it/enciclopedia...Biografico%29/
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  4. #24
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    Predefinito Re: Fascismo "rurale" o fascismo "cittadino"?

    Citazione Originariamente Scritto da Giò Visualizza Messaggio
    Non contestavo il fatto che Mussolini volesse "ruralizzare" l'Italia e lottare contro l'urbanesimo. Lo disse e lo scrisse in svariate occasioni. Ed a mio avviso aveva pure ragione. Quello che sottolineavo è che Mussolini, pur di attuare questo fine, non era disposto a giungere agli estremi violenti ed aberranti di Pol Pot, che ammazzò il suo stesso popolo. Non farei un'equazione tra "mezzi coercitivi" e politica di sterminio. Ad esempio, so che durante il Ventennio le migrazioni interne erano state limitate.
    Ma infatti io volevo solo... stuzzicare.
    Figurati, non ho alcuna simpatia per Pol Pot.
    Anche se, bisogna dirlo per amor di verità, c'è chi la pensa diversamente... esiste anche un revisionismo cambogiano, se possiamo definirlo così:
    https://www.resistenze.org/sito/te/p...016477.htm#a09
    "L'odio per la propria Nazione è l'internazionalismo degli imbecilli"- Lenin
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  5. #25
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    Predefinito Re: Fascismo "rurale" o fascismo "cittadino"?

    Citazione Originariamente Scritto da Kavalerists Visualizza Messaggio
    Ma infatti io volevo solo... stuzzicare.
    Figurati, non ho alcuna simpatia per Pol Pot.
    Anche se, bisogna dirlo per amor di verità, c'è chi la pensa diversamente... esiste anche un revisionismo cambogiano, se possiamo definirlo così:
    https://www.resistenze.org/sito/te/p...016477.htm#a09
    Sì, ne ero a conoscenza. È un po' come il "revisionismo" su Stalin o su Tito. Sono falsi revisionismi storici tesi a minimizzare i crimini del comunismo, costruiti con lo scopo di conservare l'idea che il "massimo criminale" della storia sia stato Adolf Hitler e che il comunismo sia stata solo una bella idea applicata male. Purtroppo, a volte questo genere di posizioni ha gioco facile a causa della grossolanità di certo anticomunismo anglo-americano di marca liberale (o proprio liberal) che fa del comunismo storico il "male assoluto", tacendo tutte le porcherie fatte dalle liberaldemocrazie occidentali nel corso della loro storia.
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  6. #26
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    Predefinito Re: Fascismo "rurale" o fascismo "cittadino"?

    Citazione Originariamente Scritto da Giò Visualizza Messaggio
    Beh Pol Pot sterminò il suo stesso popolo, Mussolini no.
    Pol Pot fu un unicum

  7. #27
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    Predefinito Re: Fascismo "rurale" o fascismo "cittadino"?

    Comunque come scrive @Kavalerists vi sono diverse saggi che "relativizzano" o "diminuiscono" il numero dei morti commessi dai Khmer Rossi o gli imputano ai Vietnamiti.

  8. #28
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    Predefinito Re: Fascismo "rurale" o fascismo "cittadino"?

    Pur essendo personalmente un "ruralitas uber alles" non si può sorvolare sul fatto che, purtroppo o per fortuna, quella italiana è stata, anzi è nata, come civiltà cittadina. Del resto la corona dell'Italia Turrita è, appunto, turrita, a rappresentazione delle sue città, la cui etimologia è non a caso la stessa di civiltà. Forse è proprio per questa straordinaria storia urbana che non ha pari nelle altre nazioni europee che per contraltare ne è nato uno spirito strapaesano rurale, che è servito a pungolare l'urbanesimo nei suoi aspetti più detrimentali, come la superficialità, la vanità e le mollezze, un po' come agli antichi piaceva ricordare (come già discorremmo in altro thread) che i romani smidollati edonisti e ricchi erano nani sulle spalle dei giganti contadini-soldato della Roma prisca.
    Dicono che viaggiare sviluppa l'intelligenza. Ma si dimentica sempre di dire che l'intelligenza bisogna averla già prima.-.G. K. Chesterton

  9. #29
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    Predefinito Re: Fascismo "rurale" o fascismo "cittadino"?

    Citazione Originariamente Scritto da Draigo Visualizza Messaggio
    Pur essendo personalmente un "ruralitas uber alles" non si può sorvolare sul fatto che, purtroppo o per fortuna, quella italiana è stata, anzi è nata, come civiltà cittadina. Del resto la corona dell'Italia Turrita è, appunto, turrita, a rappresentazione delle sue città, la cui etimologia è non a caso la stessa di civiltà. Forse è proprio per questa straordinaria storia urbana che non ha pari nelle altre nazioni europee che per contraltare ne è nato uno spirito strapaesano rurale, che è servito a pungolare l'urbanesimo nei suoi aspetti più detrimentali, come la superficialità, la vanità e le mollezze, un po' come agli antichi piaceva ricordare (come già discorremmo in altro thread) che i romani smidollati edonisti e ricchi erano nani sulle spalle dei giganti contadini-soldato della Roma prisca.
    Concordo.
    La ruralità, intesa anche come "Blut und Boden", avrebbe probabilmente avuto molto "da dire" ai romani edonisti e agli attuali italiani rammolliti.

  10. #30
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    Predefinito Re: Fascismo "rurale" o fascismo "cittadino"?

    Citazione Originariamente Scritto da Giò Visualizza Messaggio
    Il fascismo strapaesano è stato messo a "sinistra" da taluni per via delle origini sindacaliste rivoluzionarie di alcuni suoi esponenti, come Malaparte.
    Ma in realtà si trattava di un fascismo molto ruralista, localista, tradizionalista, latino e cattolico. Nulla a che fare con la sinistra vera e propria: basta leggersi cosa scrivevano Ardengo Soffici e Mino Maccari all'epoca.
    @Giò e @Gallarò
    mi potete indicare dei testi da acquistare?
    Grazie

 

 
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