Umanamente parlando, le speranze sono poche. Servirebbe un colpo di frusta senza precedenti che io sinceramente non sarei in grado di preventivare. A volte, ho proprio l'impressione che si sia giunti ad un punto di non ritorno per la nostra nazione, in cui ormai l'unica cosa da fare a livello individuale è restare fedeli a se stessi e al proprio retaggio, ma senza aspettarsi grandi rivolgimenti. Personalmente, drizzo sempre le antenne quando leggo o sento "camerati" parlare della Chiesa come se fosse una forza meramente politica o una specie di instrumentum regni, ma in questi casi penso sempre a quale grande dramma storico sia vivere contemporaneamente l'oblio della nazione e lo smarrimento della Chiesa.