RECENSIONE A CURA DELLE EDIZIONI DI AR

MITOFANIE VOLKISCH. Mito, sacralità e fede dell’Etnonazionalismo Volkisch

Aa. Vv.

Effepi, 2021


“Mitofanie volkisch” può essere considerato un manuale pedagogico per la formazione del soldato politico europeo, e per la sua sopravvivenza in un’epoca segnata dall’invasione dei popoli di colore e dall’aggressione della finanza internazionale. La weltanschauung nazional-rivoluzionaria, fondata sulle idee di Tradizione, sangue e razza, rischia di essere sommersa dalla globalizzazione e di venir obliterata dal nuovo verbo mondialista ed egualitarista. Le civiltà nazionali, con le loro peculiarità tradizionali ed etniche, rischiano il tramonto in nome dell’ideologia mercatista; i popoli vengono sradicati dal suolo natale e dal legame con gli avi, mentre trionfano i valori dell’oro e del capitalismo senza volto. Il saggio di S. Lorenzoni sul “meticciato linguistico” è dedicato alla degenerazione culturale che si manifesta nell’“americanese”, mezzo di comunicazione che ha conseguenze devianti sulle capacità espressive e sulla qualità umana di chi lo utilizza. I contributi di L.L. Rimbotti ricordano il significato metapolitico delle idee concentrate nel termine Volk (razza, nazione, comunità etnica), partendo dall’esame delle opere di H.S. Chamberlain e di A. Rosenberg sulla mitologia del sangue e sul tema dell’origine. Il tema affrontato da M. Rossi, partendo dall’immagine evoliana delle due aquile, riguarda le basi spirituali e culturali su cui operare per una ricostruzione dell’Europa e ricondurla al suo primato geopolitico.

Novità editoriale, 235 pagine, 25 €