- Solo gli imbecilli non hanno dubbi!
- Ne sei sicuro ?
- Non ho alcun dubbio !
«che giova ne la fata dar di cozzo?»
“Grande è la confusione sotto il cielo, la situazione è ottima”
i piddini sono tanto bravi a parlare di femminismo, non tanto a fare i fatti
«che giova ne la fata dar di cozzo?»
“Grande è la confusione sotto il cielo, la situazione è ottima”
Insultare una donna non è automaticamente sessismo. È sessismo solo se gli insulti contengono al loro interno l'idea che le donne siano inferiori. In questo caso non si tratta di sessimo, ma solo di generica ingiuria. @Gianluca C.
Un insulto è un insulto. Che sia 'sessismo' o meno possono discuterne i progressisti, che passano il tempo a coniare neologismi inutili.
Comunque non mi piace per niente questa caccia alle streghe sulle parole. L'uscita del professore va lasciata alla sua coscienza e all'opinione pubblica, di studenti e colleghi. Ha fatto una brutta figura, sarà anche arrogante e spocchioso, ma perché dovrebbe lasciare il lavoro se a scuola è un buon insegnante?
Se il Gozzini si fosse limitato a chiamarla pesciarola non sarebbe successo niente
Lo sdegno unanime è dovuto all'uso di termini sessisti
L'unica che ha dovuto tenere un profilo basso è stata proprio la Meloni, e non perché vuole ammantarsi di un'"aura di superiorità" nei confronti dell'insultatore
Ma semplicemente perché non può permettersi di alzare troppo la voce dopo che ha battagliato CONTRO la legge che vorrebbe combattere la diffamazione sessista
E continuerà a battagliare contro le idiozie. Come detto sopra, queste sono fissazioni da progressisti. Non possiamo trasformare la vita pubblica in una rete di giustizia etica che si mette a sindacare sulle parole e a denunciare questo o quello. Si critica lo Stato Etico e poi lo si vuole imporre in forma liberal.
Comunque la solidarietà alla Meloni sin spiega con l'intervento di Mattarella. Da lì in poi anche gli ambienti di sinistra hanno 'parlato', di solito degli insulti alla Meloni e alle donne di destra in generale non si occupano i nostri alfieri del 'sessismo'