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  1. #91
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    Predefinito Re: ...come previsto arriva Mario Draghi

    Erdogan è un dittatore invece Speranza l'ho voluto io.

  2. #92
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    Predefinito Re: ...come previsto arriva Mario Draghi

    Di Maio in USA. Tutti trionfi perché è il primo europeo.
    Dicono si parli di Libia.
    In verità è stato richiamato di corsa all'ordine, dopo gli accordi coi cinesi.
    Devono valutare se lasciarlo, se riga dritto, o buttarlo giù.
    Tanto attraverso il Fantoccio draghetto possono comandare a piacere.
    Grazie Mattarella anche per questo altro segno di indipendenza.

  3. #93
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    Predefinito Re: ...come previsto arriva Mario Draghi

    Citazione Originariamente Scritto da ventunsettembre Visualizza Messaggio
    Di Maio in USA. Tutti trionfi perché è il primo europeo.
    Dicono si parli di Libia.
    In verità è stato richiamato di corsa all'ordine, dopo gli accordi coi cinesi.
    Devono valutare se lasciarlo, se riga dritto, o buttarlo giù.
    Tanto attraverso il Fantoccio draghetto possono comandare a piacere.
    Grazie Mattarella anche per questo altro segno di indipendenza.
    L'itaglia è indipendente da tutto tranne che dal male ...
    Il Silenzio per sua natura è perfetto , ogni discorso, per sua natura , è perfettibile .

  4. #94
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    Predefinito Re: ...come previsto arriva Mario Draghi

    Per far giocare la partita arroma hanno ceduto al ricatto mettendosi nella merda da soli. Adesso l'oca Vezzali per far sentire che c'è una donna al governo vuole vaccinare gli atleti e tutti, a iniziare dal suo amico concittadino Mancini non sanno come zittirla.
    Le quote galline.

  5. #95
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    Predefinito Re: ...come previsto arriva Mario Draghi

    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  6. #96
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    Predefinito Re: ...come previsto arriva Mario Draghi

    Draghi. Essere preparati a nuova pandemia.

  7. #97
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    Predefinito Re: ...come previsto arriva Mario Draghi

    https://www.voltairenet.org/article212816.html
    Ordine Usa contro la Russia: Italia sull’attenti
    di Manlio Dinucci
    RETE VOLTAIRE | PARIGI (FRANCIA) | 20 APRILE 2021


    FRANÇAIS
    JPEG - 32.4 Kb
    Antony Blinken e Lloyd Austin
    Il ministro degli Esteri Di Maio e il ministro della Difesa Guerini sono stati convocati d’urgenza al quartier generale della Nato a Bruxelles, per una riunione straordinaria del Consiglio Nord Atlantico il 15 aprile: il giorno stesso in cui, a Washington, il presidente Biden firmava l’«Ordine esecutivo contro le dannose attività estere del governo russo».

    L’Ordine non decreta solo espulsioni di diplomatici e sanzioni economiche, come hanno riportato i media. «Se la Russia prosegue o intensifica le sue destabilizzanti azioni internazionali», stabilisce l’Ordine, «gli Stati uniti imporranno costi tali da provocare un impatto strategico sulla Russia». Proprio per preparare l’«impatto strategico», ossia una intensificata escalation politico-militare contro la Russia, è stato convocato il Consiglio Nord Atlantico a livello dei ministri degli Esteri e della Difesa dei 30 paesi della Nato, presieduto formalmente dal segretario generale Stoltenberg, di fatto dal segretario di Stato Usa Blinken e dal segretario Usa alla Difesa Austin.

    Il Consiglio Nord Atlantico – l’organo politico dell’Alleanza che, secondo le norme Nato, decide non a maggioranza ma sempre «all’unanimità e di comune accordo», ossia d’accordo con quanto deciso a Washington – ha approvato immediatamente, all’unanimità, una «Dichiarazione di solidarietà con gli Stati uniti sulle azioni, annunciate il 15 aprile, per rispondere alle attività destabilizzanti della Russia». Elenca quindi, con le stesse parole dell’Ordine esecutivo di Biden, i capi di accusa alla Russia: «Comportamento destabilizzante e provocatorio, violazione della integrità territoriale di Ucraina e Georgia, interferenza nelle elezioni degli Usa e degli Alleati, vasta campagna di disinformazione, uso di gas nervino contro Navalny, sostegno agli attacchi contro le forze Usa/Nato in Afghanistan, violazione degli accordi sulla non-proliferazione e il disarmo».

    Sulla fondatezza di tali accuse basti considerare, una per tutte, quest’ultima: ad accusare la Russia di aver violato gli accordi sulla non-proliferazione e il disarmo sono gli Stati uniti, che hanno sempre violato il Trattato di non-proliferazione, schierando armi nucleari in Italia e altri paesi europei, e che hanno stracciato il Trattato Inf riaprendo la via all’installazione di nuovi missili nucleari in Europa.

    L’escalation non è solo verbale. Il giorno prima del Consiglio Nord Atlantico, l’Esercito Usa in Europa ha comunicato che, dovendo ricevere nei prossimi mesi due nuove unità operative, conserverà in Germania tre basi che avrebbe dovuto restituire al governo tedesco. Il giorno dopo il Consiglio Nord Atlantico, gli Stati uniti hanno annunciato un accordo con la Norvegia, che permette loro di disporre di 4 basi aeree e navali ai confini con la Russia. Nel frattempo è rientrato in Europa il cacciatorpediniere Usa Arleigh Burke, sottoposto a un ammodernamento che ha «accresciuto il raggio e la capacità dei suoi armamenti». L’Arleigh Burke è una delle 4 unità lanciamissili a spiegamento avanzato della Sesta Flotta che, agli ordini del Comando delle forze navali Usa in Europa (con quartier generale a Napoli-Capodichino), operano soprattutto nel Baltico e nel Mar Nero.

    Queste navi sono dotate di lanciatori verticali Mk 41 della Lockheed Martin, in grado di lanciare (secondo le specifiche tecniche ufficiali) «missili per tutte le missioni: anti-aeree, anti-nave, e di attacco contro obiettivi terrestri». Questi ultimi, tra cui il missile Tomahawk, possono essere armati di testata convenzionale o di testata nucleare. Non potendolo sapere, la Russia dà per scontato che, a bordo di queste navi in prossimità del suo territorio, vi siano missili da attacco nucleare. Mentre anche Londra annuncia il prossimo invio di una unità lanciamissili nel Mar Nero, Mosca comunica che, dal 24 aprile al 31 ottobre, non sarà concesso alcun passaggio di navi da guerra straniere attraverso le acque territoriali russe in tre aree del Mar Nero.

    La situazione diverrà ancora più tesa quando, l’estate prossima, si svolgerà nel Mar Nero l’esercitazione Usa-Ucraina Sea Breeze, cui parteciperanno anche altri paesi Nato, con oltre 30 navi, appoggiate da aerei, elicotteri e droni.

  8. #98
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    Predefinito Re: ...come previsto arriva Mario Draghi

    Nessun aumento di tasse!
    Nel Recovery inclusa la revisione dei dati catastali.
    Stangata IMU.

  9. #99
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    Predefinito Re: ...come previsto arriva Mario Draghi

    Il Piano Draghi: Gran Reset e basta. Spiegato bene
    Maurizio Blondet 25 Maggio 2021
    da MittDolcino. titolo originale:

    Analisi sul Recovery Plan di Draghi: il vero problema è che NON si vuole costruire filiere in Italia, solo creare domanda nazionale fruibile PER PRODOTTI ESTERI


    Con calma ho voluto fare una analisi ragionata sul PNRR di Draghi, relativo al Recovery Fund. Primo aspetto che salta agli occhi: solo Grecia e Italia hanno preso i soldi a prestito dal fondo EUropeo, tutti gli altri paesi hanno invece attinto solo ed esclusivamente a denari concessi a fondo perduto. Anche per tale ragione il Recovery Fund sembra un gioco delle tre carte, nel senso che è perfettamente lo stesso concetto che fu il piano di rilancio di Paolo Savona nel governo giallo-verde, ovvero farsi dare deroghe dall’EU nel deficit italiano per progetti di sviluppo da attuare in Italia al fine di far risalire il PIL nazionale.

    Paolo Savona andò a Francoforte a parlarne con l’avversario – lo è da sempre – Mario Draghi, convincendolo sull’opportunità di tale scelta. Ma “a forza”, si dice, non fu un colloquio facile. Ma Savona aveva dalla sua la ragione. E soprattutto il governo sovranista in formazione, con Trump ufficialmente alla Casa Bianca, ai tempi. Dunque Savona tornò in Patria da vincitore per il breve lasso del viaggio di ritorno; guarda caso di lì a breve fu messo letteralmente – ed incredibilmente – da parte dalla Lega (si dice su input di Giorgetti); la stessa precisa identica Lega che poi ha supportato Draghi anti-Conte alcuni mesi fa.

    Oggi “super”-Mario torna in Italia da leader e presenta guarda caso la stessa idea di Savona sui fondi per la ripartenza, ma con una grande differenza: il cd. “PACCO”. Ossia il piano Savona lo decideva l’Italia in autonomia, mentre quello di Draghi lo decide e lo controlla l’Europa via Recovery Fund (nel concetto di base, il fondo Europeo è in buona sostanza una enorme proposta Savona, ma con enormi aggravanti, vedasi oltre, ndr). Dunque evitando accuratamente che l’Italia mandi avanti progetti di filiera in autonomia, tutto coordinato dall’EU.

    Potrei aggiungere che il PNRR di Conte era di solo una settantina di pagine, ossia volutamente lacunoso, della serie “più scrivi e più ti impegni“. Quello di Draghi è invece di oltre trecento pagine, precisissimo. E leggendolo bene, in realtà Draghi ci ha spiegato quello che vuole fare, mettendosi un po’ nell’angolo secondo si scrive, se solo i media analizzassero veramente cosa c’è scritto. Per vostra informazione, il PNRR spagnolo era di sole circa cinquanta pagine ma nessuno in Spagna si è stacciato le vesti per il poco dettaglio, anzi “meno scrivi meno ti impegni“, vale solo per la Spagna purtroppo…

    E contando che circa i 4/5 dei soldi del Recovery Fund – al netto del contributi dato dall’Italia – sono ITALIANI, non EUropei: solo debito aggiuntivo che andrà pagato dagli italiani, permesso in deroga ai parametri EUropei come sarebbe stato il Piano Savona (ma senza poter decidere che farsene in autonomia, come era il caso del Piano Savona, ndr). Con il Recovery Fund – al contrario del Piano Savona – l’Italia deve chiedere permesso e rendicontare dove spenderli, per 4/5 propri soldi… (Suvvia,…).

    In ogni caso la sostanza che fa paura del Recovery Fund – secondo chi scrive – sta negli indirizzi: nessun indirizzo di costruzione di filiera, non lo sfruttamento dei nuovi mega-trend, non nuova tecnologia (che rimane appannaggio estero, soprattutto auto, anche se la filiera dell’auto termica italiana verrà disintegrata a termine dall’auto elettrica, vedasi oltre); se non un accenno alla tecnologia spaziale per l’Italia. Che ricorda tanto quando De Gregori cantava “l’Italia sulla luna” (per assurdo, ai tempi di De Gregori l’Italia era molto più avanzata di quello che è oggi nel settore, ndr).

    Si parte ad esempio con un centinato di pagine di parole, in perfetto stile McKinsey, su cui spicca l’indirizzo lato Draghi per la giustizia fiscale: evitare che si facciano ricorsi in Cassazione. Ben calcolando che solo la Cassazione dà di norma ragione al contribuente sui fatti importanti: infatti l’Agenzia delle Entrate ricorre sempre fino all’ultimo grado di giudizio in quanto non le costa nulla, sperando che il malcapitato non abbia i soldi per sostenere una lunga causa. Dunque, secondo Draghi, il futuro sarà non “giustizia evitando gli abusi”, ma evitare che la gente si ribelli ai sospetti soprusi dello Stato nei suo confronti, si ricordino i mille casi scovati da Striscia la Notizia di qualche tempo fa sulle transazioni immobiliari multate mentre non c’era praticamente nulla da multare… (iniziamo bene)


    (Per le altre immagini e tabelle andare all’originale)

    Passando per gli eventi turistici di grande livello, la valorizzazione dei borghi ecc. Emerge quello che Draghi vuole fare, chiaramente: trasformare l’Italia in un Luna Park a cielo aperto, ad uso e consumo degli stranieri che verranno a farsi servire in Italia….Dite che esagero? (ma basta attendere e verificare).

    Pensate ad esempio alle filiere industriali nazionali da ricostruire: nessun accenno. Se non quello dell’idrogeno e dell’energia rinnovabile (di per sè l’idrogeno per combustione interna, come si vorrebbe in principio, conti alla mano, resta un aborto termodinamico peggiore dell’auto elettrica, ndr).

    Partiamo però dal secondo aspetto, il rinnovabile: considerando la grande derivazione, l’Italia è DA SEMPRE – grazie alle filiere pensate a monte post WWII – il paese con la percentuale di rinnovabile più alta dei grandi paesi Europei, non solo EUropei. Il problema è che in ambito EU l’Italia ha visto considerate le grandi derivazioni (> 10 MVA) di fatto come NON computate nelle rinnovabili per gli obiettivi 2010 (DIRETTIVA 2001/77/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 27 settembre 2001), nei fatti, dunque escludendole nel computo. Visto che l’Italia ha costruito grandi impianti addirittura anche prima della WWII, ecco che il Belpaese è stato azzoppato dall’inizio anche lì, in quanto è stato il paese ad aver dovuto costruire – incentivando a costi esorbitanti – la maggior generazione rinnovabile dal 2001…

    Quanto diavolo è costata all’Italia la follia di diventare il primo paese per produzione di rinnovabili in EU? Quando si era già il paese con la più grande % di rinnovabili nel 1997 tra i grandi paesi EU… (la spesa per la componente A3 pesa annualmente ai consumatori italiani oltre 10 miliardi di euro all’Italia, …)

    Potrei aggiungere che l’intensità energetica italiana, ossia il consumo specifico italico di energia, è storicamente tra i più bassi del mondo, quasi nessuno in EU vive con 3 kW nella casa di abitazione. Il motivo? Il costo elevato dell’energia in Italia, frutto delle solite “cooperazioni d’intento locali” (ruberie), ha spinto a risparmiare ovunque energia. Ma questo nessuno lo dice pubblicamente, in EU….

    Arrivando all’idrogeno, si legge chiaramente che il punto cruciale sta nella costruzione di idrogenizzatori in Italia per rendere disponibile l’idrogeno per il consumo locale; idrogenizzatori che – faccio notare – hanno tecnologia preminentemente tedesca, guarda caso. Nulla su filiere in Italia di nuovi prodotti anche per l’export, batterie, nuove soluzioni tecnologiche se non qualche parola buttata lì per giustificare una ipotesi (l’acciaio ad esempio compare nel PNRR una sola volta, ma no nel contesto di filiera, ossia ILVA – ossia l’acciaio di base, da minerali – è considerata letteralmente “kaputt”, per fare posto agli acciaieri di filiera tedeschi e francesi, ndr…).

    In realtà il cuore dell’intervento del RF sembra quello di creare idrogenizzatori con tecnologia straniera, ossia con il fine di creare le condizioni per utilizzare le tecnologie ossia i prodotti stranieri in Italia, auto in primis, sostituendo – ed anzi cancellando – quelle a ciclo termico dove gli italiani sono invece assai coinvolti ed esperti oltre che competitivi; dunque facendo diventare realtà il sogno dei tedeschi, un posto per svernare, l’Italia, sogno che dura millenni.

    Che ci sia nel contesto una asimmetria di interessi (anche interessata) a me sembra chiarissimo, permettetemi. Esemplificata da Stellantis diventata francese, dove verranno favoriti i francesi a danno degli italiani, mi sembra lapalissiano.

    Nel contesto vi lascio solo due immagini, che dicono tutto secondo lo scrivente, non commento oltre. Sarebbe interessante sapere come si pone Draghi nel contesto, a proposito di filiera auto che sparisce a termine (sarà il silenzio, temo, ndr).

    Ben ricordando che “L’Italia è un posto troppo bello per lasciarlo agli italiani“, come ben diceva un ex collega tedesco nipote di un noto gerarca nazista…

    Or dunque, permettetemi anche di dubitare sulla follia collettiva dei vaccini per il virus di fatto del raffreddore, il coronavirus. Un virus che fa morti soprattutto sui media (togliamoci le morti di influenza che quest’anno sono state assorbite nel COVID, idem i malati di cancro non curato e molte altre patologie ed a conti fatti, verificheremo a fine anno, i numeri temo non saranno poi così spaventosi….).

    Sapete che l’Italia come numero di casi o fatali o non risolti in tema di complicazioni da vaccino COVID è al vertice europeo? Stano….=

    Meglio detto, permettetemi di verificare ad esempio – fra un po’ – se anche i vaccini avranno effetti collaterali pesanti, sperando non permettano involontariamente patologie parallele impreviste ad esempio; ben sapendo che esistono non solo vaccini e vaccini, ma anche lotti e lotti di vaccino… [Come sembra stia accadendo in Argentina, che sta entrando nell’inverno…] (e ben sapendo che d’estate nemmeno l’influenza di norma uccide, ndr).

    Che sia chiaro, nessun negazionismo, solo sana cautela, alla San Tommaso: lasciateci il tempo per verificare, poi trarremo le conclusioni del caso!

    Ma non subito: come ben spiegato da Bloomberg, articolo sotto al titolo, sempre ben informato in ambito Draghi, l’ex banchiere BCE che sembra avesse un po’ in uggia Guido Carli (Draghi mi sembra che cancellò la Fondazione a lui dedicata in Banca d’Italia, se non sbaglio…), “prima si dà, poi si prende”.

    Il problema infatti – come sempre in Italia – non è se si dà prima o dopo aver preso; ma solo se si dà di più di quello che si vuole in cambio…

    MD

    https://www.maurizioblondet.it/il-pi...spiegato-bene/
    Ultima modifica di Eridano; 26-05-21 alle 13:28

  10. #100
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    Predefinito Re: ...come previsto arriva Mario Draghi

    Vedere Draghi ricevere e dare la mano alle due Gretine bianco nere, e affermare che hanno ragione e che BISOGNA AGIRE fa un certo effetto
    Che a ben pensarci però non fa altro che confermare che è stato messo lì per fare danni universali, non certo solo all'itaglietta.

 

 
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