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  1. #21
    Supermod Viola
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    Predefinito Re: Parliamo di: True Crime

    Citazione Originariamente Scritto da Blue Visualizza Messaggio
    Espertina?
    -ina ina..
    Se non hai il coraggio di mordere, non ringhiare.

  2. #22
    Blue
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    Predefinito Re: Parliamo di: True Crime

    Come funziona l'impulso omicida del serial killer?
    Lo psicologo americano Joel Norris* ha identificato queste 7 fasi:




    1. Fase aurorale: il killer inizia a perdere contatto con la realtà;
    2. Fase di puntamento: il killer va alla ricerca di vittime che corrispondano alle sue fantasie da soddisfare;
    3. Fase di seduzione: il killer adesca la sua vittima;
    4. Fase di cattura: la vittima è intrappolata;
    5. Fase omicidaria: il killer conclude il proprio ciclo omicidario uccidendo la vittima. Questa fase rappresenta simbolicamente il rituale che riunisce il killer con i ricordi d’infanzia a ruoli invertiti. A differenza dell’infanzia, adesso è lui ad avere il controllo della situazione, potendo fare ciò che desidera della vittima. Torture, stupro e umiliazioni spesso precedono l'omicidio. Queste pratiche depersonalizzano la vittima, rendendola priva di identità. L'omicidio è duplice: psicologico e organico. Alcuni di loro provano piacere nel rimanere con la vittima dopo averla uccisa, cosa che a volte degenera con atti sessuali (necrofilia);
    6. Fase totemica: il killer spesso conserva ricordi o anche parti del corpo delle vittime nel tentativo di rimanere aggrappato a quella sensazione di controllo. Diventano trofei che ricordano l’atto di aver ucciso;
    7. Fase depressiva: dopo l'omicidio, la foga del killer si placa facendolo tornare alla realtà. Talvolta può insorgere depressione che viene superata uccidendo nuovamente. Il killer può soffrire per una mancata soddisfazione delle proprie fantasie fino a tentare il suicidio. Le sue fantasie, così, diventeranno ancora più concrete portandolo a ripercorrere le fasi precedenti, culminando in un ciclo sanguinolento senza alcun rimorso e possibilità di espiazione.


    fonte



    _________________
    * Joel Norris, psicologo e criminologo americano, è autore di un fondamentale studio sui serial killer (sui quali ha scritto un libro) e di altri scritti sul tema.

  3. #23
    Supermod Viola
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    Predefinito Re: Parliamo di: True Crime

    Interessante, non conoscevo questo criminologo...
    approfondirò la questione! dopo leggo con calma
    Se non hai il coraggio di mordere, non ringhiare.

  4. #24
    parzialmente stremato
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    Predefinito Re: Parliamo di: True Crime

    Mi chiedo se la triade di mcdonald sia ancora valida nella psicologia criminale odierna

    Inviato dal mio SM-A715F utilizzando Tapatalk


    SE HAI BISOGNO DI AIUTO MANDA UN PVT cliccando qui ------>
    "Pistilloni in crabettura boccidi sa zanzara" (Don Gigi)
    "Internet è stato creato per dare ai malati di mente qualcosa da fare" (Frank Darabont)

  5. #25
    Blue
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    Predefinito Re: Parliamo di: True Crime

    Citazione Originariamente Scritto da ಠ_ಠ Visualizza Messaggio
    Mi chiedo se la triade di mcdonald sia ancora valida nella psicologia criminale odierna

    Inviato dal mio SM-A715F utilizzando Tapatalk
    La risposta è nell'articolo che ho linkato sopra, a proposito delle 7 fasi di comportamento del serial killer. Cito:

    Negli anni 60′ lo psicologo forense J.M. MacDonald rese popolare l’idea che i serial killer da bambini mostrassero tre campanelli d’allarme: enuresi, piromania e crudeltà verso gli animali. Questa era la triade della personalità omicida che però non ebbe grande riscontro, in quanto non è possibile, secondo l’opinione di molti psicologi, ridurre a soli tre fattori le cause scatenanti l’omicidio seriale. Non vi era alcun nesso e il tutto appariva riduttivo, quando invece molteplici e complessi sono gli elementi da considerare.

  6. #26
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    Predefinito Re: Parliamo di: True Crime

    Se ti piace il genere crime allora ti consiglio Straight into Darkness, della bravissima Faye Kellerman
    Tessera nr. 5 del club Ma il PD ?

  7. #27
    Supermod Viola
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    Predefinito Re: Parliamo di: True Crime

    Citazione Originariamente Scritto da Second chance Visualizza Messaggio
    Se ti piace il genere crime allora ti consiglio Straight into Darkness, della bravissima Faye Kellerman
    Grazie
    Se non hai il coraggio di mordere, non ringhiare.

  8. #28
    Supermod Viola
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    Predefinito Re: Parliamo di: True Crime

    Citazione Originariamente Scritto da Blue Visualizza Messaggio
    Come funziona l'impulso omicida del serial killer?
    Lo psicologo americano Joel Norris* ha identificato queste 7 fasi:




    1. Fase aurorale: il killer inizia a perdere contatto con la realtà;
    2. Fase di puntamento: il killer va alla ricerca di vittime che corrispondano alle sue fantasie da soddisfare;
    3. Fase di seduzione: il killer adesca la sua vittima;
    4. Fase di cattura: la vittima è intrappolata;
    5. Fase omicidaria: il killer conclude il proprio ciclo omicidario uccidendo la vittima. Questa fase rappresenta simbolicamente il rituale che riunisce il killer con i ricordi d’infanzia a ruoli invertiti. A differenza dell’infanzia, adesso è lui ad avere il controllo della situazione, potendo fare ciò che desidera della vittima. Torture, stupro e umiliazioni spesso precedono l'omicidio. Queste pratiche depersonalizzano la vittima, rendendola priva di identità. L'omicidio è duplice: psicologico e organico. Alcuni di loro provano piacere nel rimanere con la vittima dopo averla uccisa, cosa che a volte degenera con atti sessuali (necrofilia);
    6. Fase totemica: il killer spesso conserva ricordi o anche parti del corpo delle vittime nel tentativo di rimanere aggrappato a quella sensazione di controllo. Diventano trofei che ricordano l’atto di aver ucciso;
    7. Fase depressiva: dopo l'omicidio, la foga del killer si placa facendolo tornare alla realtà. Talvolta può insorgere depressione che viene superata uccidendo nuovamente. Il killer può soffrire per una mancata soddisfazione delle proprie fantasie fino a tentare il suicidio. Le sue fantasie, così, diventeranno ancora più concrete portandolo a ripercorrere le fasi precedenti, culminando in un ciclo sanguinolento senza alcun rimorso e possibilità di espiazione.


    fonte



    _________________
    * Joel Norris, psicologo e criminologo americano, è autore di un fondamentale studio sui serial killer (sui quali ha scritto un libro) e di altri scritti sul tema.
    credo che il libro non sia stato tradotto in italiano, peccato.
    Se non hai il coraggio di mordere, non ringhiare.

  9. #29
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    Predefinito Re: Parliamo di: True Crime

    Parliamo di casi irrisolti; in America il tasso di omicidi risolti è precipitato negli ultimi anni dal 90% al 60%

    "Thomas Hargrove, fondatore del Progetto di Responsabilità Omicidi (una no profit che raccoglie dati su omicidi), ha voluto indagare sul numero di omicidi irrisolti. Ebbene, secondo l'esperto i serial killer non identificati sarebbero circa 2.100."

    "Come si spiega questa diminuzione di casi risolti? Secondo Arntfield è ricondubile a più fattori: maggiore "competenza criminale" (gli assassini studiano i passi falsi di altri assassini e dunque sanno come ingannare i poliziotti, ad esempio seminando false prove), risorse limitate (a causa dei salari stagnanti, i detective sono meno qualificati rispetto ai loro predecessori), crescente isolamento sociale dei cittadini (che può rendere le vittime potenziali più vulnerabili). Infine, una maggiore mobilità geografica degli assassini (che rende più difficile rintracciarli)."

    Fonte: https://www.agi.it/estero/serial_kil...ws/2019-09-11/

    Forse la diffusione dettagliata di notizie relative alle indagini e la tecnologia aiutano più i killer che le forze dell'ordine; si dice che non esiste il delitto perfetto, ma forse dovremmo rivedere questa convinzione.
    Arntfield si domanda inoltre se "la professione" può incidere o meno sull'attività del killer. Secondo lui un benzinaio ha meno opportunità rispetto ad un camionista.
    Se non hai il coraggio di mordere, non ringhiare.

  10. #30
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    Predefinito Re: Parliamo di: True Crime

    Citazione Originariamente Scritto da Rachel Walling Visualizza Messaggio
    Parliamo di casi irrisolti; in America il tasso di omicidi risolti è precipitato negli ultimi anni dal 90% al 60%

    "Thomas Hargrove, fondatore del Progetto di Responsabilità Omicidi (una no profit che raccoglie dati su omicidi), ha voluto indagare sul numero di omicidi irrisolti. Ebbene, secondo l'esperto i serial killer non identificati sarebbero circa 2.100."

    "Come si spiega questa diminuzione di casi risolti? Secondo Arntfield è ricondubile a più fattori: maggiore "competenza criminale" (gli assassini studiano i passi falsi di altri assassini e dunque sanno come ingannare i poliziotti, ad esempio seminando false prove), risorse limitate (a causa dei salari stagnanti, i detective sono meno qualificati rispetto ai loro predecessori), crescente isolamento sociale dei cittadini (che può rendere le vittime potenziali più vulnerabili). Infine, una maggiore mobilità geografica degli assassini (che rende più difficile rintracciarli)."

    Fonte: https://www.agi.it/estero/serial_kil...ws/2019-09-11/

    Forse la diffusione dettagliata di notizie relative alle indagini e la tecnologia aiutano più i killer che le forze dell'ordine; si dice che non esiste il delitto perfetto, ma forse dovremmo rivedere questa convinzione.
    Arntfield si domanda inoltre se "la professione" può incidere o meno sull'attività del killer. Secondo lui un benzinaio ha meno opportunità rispetto ad un camionista.
    ci sono persone molto professionali anche in questo ambiente.
    basti pensare a Kuklinski


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