Originariamente Scritto da
liutgarda
@ Geralt di Rivia.
Caro Geralt ,
non sono d'accordo su quello che scrivi, accettiamo che vi fossero un Adamo e una Eva
ma questi non erano immortali. Si credeva, una volta, che l'uomo nei primi tempi della
sua esistenza sulla terra, si sarebbe trovato in una condizione di straordinaria perfezio-
ne chiamata stato di giustizia originale. Oltre ai doni soprannaturali ( grazia, virt๠e doni
infusi), l'uomo sarebbe stato dotato di doni preternaturali: limmortalità della morte (im-
mortalità ),dal dolore( felicità²),, dalla concupiscenza disordinata ( sottomissione dei moti
istintivi alla ragione) e dall'ignoranza ( scienza infusa). Alcuni pensavano che tutti queati
doni fossero già posseduti dagli uomini fin dall'inizio, altri ritenevano che sarebbero stati
acquisiti progressivamente man mano che l'uomo avesse superato le prove cui sarebbe stato
sottoposto. Ma entrambe le argomentazioni erano molto labili.
In realtà la Bibbia non presenta Adamo ( l'uomo), in uno stato di perfezione intellettuale e morale.
I frutti dell'albero della conoscenza del bene e del male, e della vita non erano alla sua portata.
La Bible de Jerusalem dice che l'uomo è mortale per sua natura ma aspira all'immortalità che final
mente gli sarà concessa. Il peccato delle origini, corrispondentemente, viene concepito come la
serie degli atti negativi attraverso i quali persone singole o gruppi sociali hanno in diversa maniera inquina
to la creazione armonica sell'umanità , deviandola dal suo giusto orientamento. La salvezza, conseguentemente,
non è tornare a uno stato di perfezione primitiva o originale, ma è raggiungere un compimento e una ricchezza vitale
solamente promessi nella chiamata iniziale e offerti progressivamente nella storia, ma spesso contrastati dal male
compiuto dagli uomini.