A brave new world
https://www.lantidiplomatico.it/dett...orld/82_39350/
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Potere a chi lavora. No Nato. No Ue. No immigrazione di massa. No politically correct.
questo titolo mi sembra più pertinente...
Che palle ste immagini che scompaiono...
Comunque il mio riferimento era al titolo dell'album degli Strawbs, gruppo folk-rock anni 70, "GRAVE NEW WORLD".
Ultima modifica di Kavalerists; 25-01-21 alle 17:32
"L'odio per la propria Nazione è l'internazionalismo degli imbecilli"- Lenin
"Solo i ricchi possono permettersi il lusso di non avere Patria."- Ledesma Ramos
"O siamo un Popolo rivoluzionario o cesseremo di essere un popolo libero" - Niekisch
Ci mancavano solo le omelie di quel finocchio di Letta.
★ TIOCFAIDH ÁR LÁ ★╾━╤デ╦︻
革命无罪,造反有理
Pienamente d'accordo con l'articolo. La TV e i media in generale, dipingono il mondo della precarietà come il migliore e l'unico possibile. Una merdata ideologica senza precedenti.
Potere a chi lavora. No Nato. No Ue. No immigrazione di massa. No politically correct.
"L'odio per la propria Nazione è l'internazionalismo degli imbecilli"- Lenin
"Solo i ricchi possono permettersi il lusso di non avere Patria."- Ledesma Ramos
"O siamo un Popolo rivoluzionario o cesseremo di essere un popolo libero" - Niekisch
E' divertente (o nauseante, fate voi) notare come questi messaggi vengano divulgati da una trasmissione di "sinistra".
Potere a chi lavora. No Nato. No Ue. No immigrazione di massa. No politically correct.
"L'odio per la propria Nazione è l'internazionalismo degli imbecilli"- Lenin
"Solo i ricchi possono permettersi il lusso di non avere Patria."- Ledesma Ramos
"O siamo un Popolo rivoluzionario o cesseremo di essere un popolo libero" - Niekisch
Beh dal nipote del potente zio berlusconiano non è che ci si poteva aspettare cose intelligenti...
Che poi diciamo la verità: la "formazione continua" per certi versi è importante, pensate a un medico che non si aggiorna. Solo che i liberisti la utilizzano come arma e per raggirare le persone, dicendogli cose del tipo "non ti formi (a pagamento, in Italia, diciamo anche questo) e non trovi lavoro e/o ti licenziano? Cazzi tuoi, non sei "resiliente".
Inoltre la maggior parte delle persone l'accetterebbe di buon grado la "formazione continua", se fosse come in paesi normali (cioè che ti formano veramente per un nuovo lavoro, ti pagano bene mentre fai il corso di formazione, e molte volte la formazione è propedeutica a vere assunzioni), cioè tutto il contrario dell'Italia. La vera discriminante è una sola: la sicurezza sociale. Uno potrebbe dire "ok sono disposto, in caso, a ri-formarmi ma devo avere la garanzia di avere una buona entrata ogni mese, e nei mesi dopo un eventuale licenziamento, e nei mesi dove farò il corso di formazione, e nei mesi dopo il corso di formazione in attesa di essere assunto". Ma tutto questo ovviamente costa, e i liberisti radical chic si guardano bene dal volerlo...
Altra cosa: come detto sopra, ok, la formazione in molti casi serve, solo che certa gente vorrebbe anche in qualche modo "ricattare" il custode di qualche struttura pubblica o privata o per esempio il bidello. Che cazzo di formazione gli devi far fare a loro per "mantenersi attrattivi nel mercato"? Eppure lo dicono, implicitamente ma anche esplicitamente, perché il loro obiettivo è creare (ancora più) insicurezza sociale, togliere diritti, perché la maggior parte dei casi questi qui fanno parte dei ricchi e dei potenti o sono "sistemati" a dovere (pensate alla Rai, sono quasi tutti figli, parenti di, però fanno propaganda su quanto è bello il liberismo. Per gli altri ovviamente).
DUX SUCKS
Lombardo-veneto vituperio delle genti
Se non ti rispondo è probabile che sei in ignore list e/o sei troppo beota. STACCE.
E finendo il mio intervento, devo anche dire una cosa da "bastian contrario". Non ce l'ho con nessuno in particolare, però molti anticapitalisti, marxisti o comunque certamente non liberisti e a favore, a parole quantomeno, della redistribuzione della ricchezza ( parlo nella vita, sui social, ma anche qui su TP) sono contrari a qualsiasi forma di reddito minimo garantito, non solo la forma senza condizioni (cioè un vero reddito di cittadinanza per tutti gli individui sotto una certa soglia di ricchezza) al quale mirano molti economisti di sinistra e certi filosofi (alcuni lo ritengono anche inevitabile, visto il sempre maggior peso dei robot su moltissimi lavori), che farebbe fare un grande salto nell'emancipazione dell'individuo (dal bisogno, dal ricatto di certi prenditori, dalla famiglia di origine ecc.), ma sono contrari ANCHE verso un reddito minimo pesantemente condizionato, così come può essere il finto RDC di Di Maio, punitivo e sempre e comunque condizionato a quello che vuole il mercato, o le varie forme di reddito minimo degli altri paesi.
Motivazione della contrarietà? "SI DEVE LAVORARE" e "CHI NON LAVORA NON MANGIA"(che non ho ben capito se sta frase è meglio attribuirla agli stalinisti o ai calvinisti. Probabilmente ad entrambi). Spiace dirlo, ma molti che pensano questo non sono tanto dissimili dai liberisti come Letta & c.
Il loro discorso avrebbe qualche senso se fossimo in URSS, dove effettivamente lo Stato trovava lavoro a tutti e se non lavoravi era (ammettiamolo, ma ci sarebbero molte obiezioni anche in questo caso) "colpa tua", ma non possono farmi questo discorso in un'economia di mercato come quella dove viviamo, dove chi non lavora nella maggior parte dei casi è perché non trova o perché non vuole cedere al ricatto dei prenditori (e quindi del mercato), non certo perché è un rentier. Non è per fare polemica, ma anche questo bisognava dirlo.
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