È diffuso negli Stati Occidentali l'uso di eufemismi con lo scopo di togliere evidenza a situazioni, condizioni o circostanze negative, specialmente se stabili. Un esempio caratteristico: invece di dire 'zoppo' o 'cieco', "diversamente abile". Si è diffusa parimenti la tendenza a non utilizzare questi eufemismi per oscurare la negatività, ma per fingere che essa non vi sia. Ecco allora che dal non specificare si arriva alla falsificazione. Si cerca di spacciare questa faccenda per impresa cultural umanitaria, eppure sarebbe saggio notare ancora che essa era il passatempo dei criminali nazisti prima delle eliminazioni di chi stabilmente coinvolto nella negatività — capitava invece ai criminali di Stalin di voler eliminare col superlavoro anche gli invalidi non permanenti: se non parzialmente invalidi, volevano fossero abbandonati alle proprie incapacità, dato che non concorrevano a costruire la "comunità". L'odio a volte si manifesta prima con l'ipocrisia! Nelle odierne società occidentali, come aveva previsto Schopenhauer, si tende a occultare il lato negativo della esistenza... Ci si chiude nell'illusione di un mondo riscattato del tutto dagli eventi più negativi, fingendo per esempio che avere difficoltà di locomozione o incapacità di vista non corrisponda solamente a una diversità o differenza ma lo sia proprio. Cosa è successo e succede alla autentica cultura, che in quanto tale non può accettare che si trattino tanto stoltamente le parole? Si tenta di buttarla fuori dagli ambienti per i quali è fatta o può esser fatta, fino ai (relativamente) recenti atti teppistici contro i classici della letteratura, colpevoli di dire le cose troppo bene...
Queste finzioni in verità hanno un larghissimo raggio e non concernono solo il lato negativo né consistono solamente in espressioni verbali: nella sessualità, per esempio, si va dal voler usare i bagni riservati al sesso opposto fino alle eliminazioni di parti del corpo con l'inserimento di organi non veri, cercando di obbligare tutti a fingere, specialmente in presenza dei bambini... Si giunge anche a spacciare il lesionismo o autolesionismo per un percorso di identificazione o autoidentificazione maggiori!
Mentre si deturpano le fatiche di nobili scrittori, si danneggiano corpi, aggiungendo pure la finzione di agire secondo scienze accertate!!
Tutto questo accade negli Stati, variamente coinvolti in questo immenso fenomeno criminale, basato sulla recita ma non fatto solo di inganni.
Che altro dire? Che da tanto tempo presunti medici fingono di sapere al posto del paziente lui come si sente, sempre più spesso costoro senza travisare pazzia o stupidità ma direttamente, e che forse già sono tanti i casi non solo di costrizioni spacciate per adesioni e di internamenti forzati fatti scambiare per ospitalità ma pure di presunti suicidi assistiti che altro non sono che omicidi...
Le autorità che dovrebbero essere di competenza esulano sempre più dalla realtà e c'è uno scopo contro la vita, inaccettabile per qualsiasi politica autenticamente tale.

MAURO PASTORE