Originariamente Scritto da
Tyler Durden
@
Giò perdonami, sono ormai due pagine che giriamo sempre intorno ai soliti argomenti e sinceramente non ho più voglia di riscrivere sempre le stesse cose.
Vediamo di tirare un po’ le somme.
Da parte mia, ho argomentato scrivendo che:
1) Pio X ha radicalmente modificato il Salterio, che sebbene non faccia parte della tradizione divina-apostolica, vantava comunque una dozzina di secoli di antichità e di preghiera;
2) E’ un atto che non ha precedenti nella storia, e ho citato il parere di insigni liturgisti a supporto della mia tesi;
3) Si può ragionevolmente pensare che il suddetto atto, insieme al clima di quegli anni, abbia creato il precedente per le successive riforme liturgiche di Pio XII e Paolo VI.
Da parte tua (correggimi se sbaglio) hai replicato scrivendo che:
1) Il Papa aveva l’autorità per farlo, in quanto non andava a modificare dogmi di fede o morale;
2) Dato che il Breviario Romano non fa’ parte del deposito dogmatico della Chiesa, e che nel corso dei secoli ha subito modifiche e aggiustamenti vari, ne consegue che può venire rimaneggiato dal Papa, per fini pastorali, senza particolare scandalo;
3) La riforma di Pio X era quindi perfettamente ‘’ortodossa’’ e nel pieno della sua autorità mentre la responsabilità delle successive riforme liturgiche sono da addebitarsi ai modernisti.
Penso che adesso @
emv abbia un quadro piuttosto preciso sui diversi punti di vista ed abbastanza materiale per chiarirsi le idee e formarsi un proprio pensiero sull’argomento.