Originariamente Scritto da
Sinistra Anti-PD
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Conte Oliver tecnicamente è vero invece te lo spiega Paul De Grauwe:
Attenzione attenzione, perché nelle righe seguenti troviamo spiegato perché 250 miliardi di debiti possono essere “cancellati”:
dunque seguiamo il ragionamento.
“Dopo la trasformazione, il debito governativo detenuto dalla banca centrale viene cancellato. Esso è un attivo in un ramo dello stato (la banca centrale) e un passivo nell’altro ramo (il governo). Quindi, scompare”.
E attenti, non è ancora finita:
“La banca centrale può ancora tenerlo a bilancio [come fa la BCE coi nostri 250 miliardi], ma esso non ha più alcun valore economico. Di fatto la banca centrale può sbarazzarsi di questa FINZIONE ed eliminarla dal suo bilancio, e il governo può quindi eliminarlo dall’ammontare del suo debito. Esso non ha più valore in quanto è stato rimpiazzato da una nuova forma di debito, ossia la moneta, che comporta un rischio inflattivo, ma NON un rischio di default”.
Dunque non ha senso – come voleva far credere la Bundesbank – che le banche centrali, quando il prezzo di mercato dei titoli di stato scende, ci perdono. Se ci fosse una perdita per la banca centrale, essa sarebbe compensata alla pari da un guadagno equivalente da parte del governo (perché il valore di mercato del suo debito è sceso in uguale proporzione). Non ci sono perdite per il settore pubblico”.
Chiaro o no? L’esperto sottolinea:
“Arriviamo a una conclusione importante: Quando una banca centrale ha acquisito titoli di stato, un declino nel prezzo di mercato di questi titoli non ha alcuna conseguenza fiscale. La perdita in un ramo (la banca centrale) è compensata dal profitto nell’altro (lo Stato)”.
Che se poi ancora non fosse chiaro ai vari “economisti” dei miei stivali che strillano, De Grauwe riprende:
“Un altro modo di vedere questo effetto, è guardare ai flussi degli interessi sottostanti ai titoli pubblici. Poniamo ad esempio che la banca centrale abbia comprato un miliardo di euro in titoli di stato. Questi hanno una cedola, diciamo, del 4%. Perciò la banca centrale che ha in portafoglio i titoli riceve 40 milioni di euro all’anno da parte del governo. Nella pratica della contabilità, questo viene contato come un profitto per la banca centrale. Alla fine dell’anno, la stessa banca centrale girerà i propri profitti al governo. Assumendo che il costo marginale della gestione di questi bond sia pari a zero, la banca centrale girerà al governo i 40 milioni di euro. E’, per così dire, la mano sinistra che paga la mano destra”.
La classica partita di giro.
“La tecnicalità della tenuta dei libri contabili ha potuto far credere a qualcuno che tali interessi siano signoraggio (ossia profitto per la banca centrale). Non lo sono. Non c’è alcun profitto nel settore pubblico. Il profitto della banca centrale è esattamente compensato da una perdita del governo”.
Capito? L’economista vuol essere ancora più chiaro.
“L’uno e l’altra potrebbero eliminare questa convenzione contabile perché in queste perdite e profitti non c’è alcuna sostanza economica”.
“La BCE può distruggere i titoli di stato, senza nessuna perdita”
Ma, probabilmente temendo che questo sia al disopra delle possibilità intellettuali del governatore Weidmann della Bundesbank, il belga insiste:
“E’ letteralmente vero che la banca centrale potrebbe distruggere i titoli di Stato nel trituratore della carta: niente sarebbe perduto”.
Vogliamo copiare la frase in inglese:
It is literally true that the central bank could put the government bonds ‘into the shredding machine’; nothing would be lost.
“Nel nostro esempio, la banca centrale non riceverebbe più 40 milioni di euro l’anno, e non dovrebbe più girarli al governo ogni anno.
Cosa succede se il governo fa default sui suoi bond in scadenza? Il default causa delle perdite ai detentori privati dei titoli.
Ma è irrilevante per i titoli detenuti dalla banca centrale: infatti essi adesso non valgono più nulla, ma erano già privi di valore anche prima del default. Si tratta della mano destra che paga la sinistra.
Per il settore pubblico, non è successo nulla. Perciò la perdita della banca centrale a causa del default non ha alcuna conseguenza fiscale”.
Poi politicamente nel caso della BCE è un altro discorso ma tecnicamente è fattibilissimo