Sembra che il covid non risparmi neppure il diamante Hope...
Il grosso quadro di Maria Antonietta, che hai riportato sopra - e che, effettivamente, non riproduce in modo esatto la forma del diamante Hope - è facilmente spiegabile: all'epoca in cui la sovrana la indossò, la gemma non aveva ancora subito il secondo taglio, cambiandone la forma.
Quanto al fatto che il marito di Antonetta, Luigi XVI, lo indossasse come spilla da cravatta, continuo a ritenere che si tratti di una leggenda metropolitana. Se non bastassero il peso e le dimensioni della pietra a smentire questa favola e pur ammettendo che la cravatta era nata circa un secolo prima, dove si è mai visto un re indossare la cravatta?
Al tempo di Maria Antonietta, quando era intero, aveva una forma piuttosto triangolare: in quel ritratto di Maria Antonietta a 20 anni, probabilmente è raffigurato uno zaffiro.
Per quanto riguarda la cravatta del Re Sole (non quella di Luigi XV), la notizia è tratta dalla pagina 66 di "The French Crown Jewels: The Objects of the Coronations of the Kings and Queens of France, Followed by a History of the French Crown Jewels from François I Up to the Present" di Bernard Morel, Fonds Mercator, 1988: in essa si legge "In 1678, Louis XIV commissioned the court jeweller Jean Pitau to recut the Tavernier Blue, resulting in a 67.125-carat (13.4250 g) stone which royal inventories thereafter listed as the Blue Diamond of the Crown of France (French: diamant bleu de la Couronne de France). Later English-speaking historians have simply called it the French Blue. The king had the stone set on a cravat-pin".
La "cravatta" del Re Sole
Va bene, mi arrendo: hai vinto.
(uffa... però vinci sempre, 'naggia!)
Ma no, sulla vita di Evalyn MacLean (https://en.wikipedia.org/wiki/Evalyn_Walsh_McLean) si poteva ricamare parecchio:
- ha comprato l'Hope a Parigi nel 1911 ed è tornata in America probabilmente schivando il Titanic di un soffio;
- Nel 1919 suo figlio Vinson è morto a 9 anni sotto un'automobile, la figlia si è suicidata e il terzo figlio è morto pazzo
- era una stretta amica di Florence Harding , la moglie di Warren G. Harding , il 29 ° presidente degli Stati Uniti che fu sospettata di averlo avvelenato;
- è rimasta coinvolta in un oscuro ricatto legato al rapimento del piccolo Lindbergh nel 1932;
- la moglie del secondo figlio John Randolph, dopo aver rifiutato il diamante in regalo per paura della maledizione, è poi vissuta fino a 101 anni (anche questa sembra da Catena di S.Antonio) e nel 1980 si è liberata della sua villa a Palm Beach vendendola a John Lennon, morto lo stesso anno;
Portrait of Evalyn Walsh McLean (1914), wearing the Hope Diamond
Apperò... vedi che - sotto sotto - mi dai ragione?
La sfiga, come recita il noto adagio, ci vede benissimo.
Ultima modifica di Blue; 23-10-20 alle 17:54
Vita interessante e anche piuttosto sfigata, quella di Evalyn MacLean... e la sua villa a Palm Beach mi fa venire in mente un'altra casa maledetta della quale, però, parlerò più avanti. Troppo ghiotta è l'imbeccata che mi hai dato per lasciarmi sfuggire l'occasione di occuparmi de...
La maledizione dei Beatles
Sul gruppo rock più osannato e famoso di sempre, persino di Gesù Cristo (John Lennon dixit), grava una maledizione iniziata l'8 dicembre 1980, quando - proprio sotto casa, il Dakota Building di New York - John venne freddato dal folle Mark Chapman, che gli sparò cinque colpi di pistola alla schiena. Lì, a due passi dal Centra Park, morì insiema a John anche il sogno dei Beatles: in tutto il mondo, milioni di persone si resero conto che mai più avrebbero rivisto insieme i Fab Four.
L'incubo tornò di nuovo il 30 dicembre 1999, stavolta in Inghilterra: un altro folle, tale Michael Abram, si intrufolò nottetempo nella casa di George Harrison a Henley-on-Thames, nell’Oxfordshire, aggredì la moglie Olivia e ferì gravemente il chitarrista, perforandogli un polmone con un coltello. Fu disarmato da Olivia, che lo colpì in testa con una lampada e salvò la vita a George, il quale se la cavò con numerose coltellate al torace. Solo pochi mesi prima, il chitarrista aveva avuto i primi sintomi del male che lo avrebbe poi portato alla morte: un'operazione alla laringe per un tumore.
Procedendo a ritroso nel tempo, la maledizione non aveva risparmiato neppure Paul: l'anno prima, nel 1998, se n'era andata l'amata moglie Linda, sua ispiratrice e compagna di scena, stroncata da un tumore contro il quale combatteva da anni. Lui è ancora vivo e vegeto, benché una leggenda metropolitana lo dia per morto già da oltre mezzo secolo, perito in un incidente stradale nel 1966 e da allora sostituito da un sosia.
E Ringo? Anche il meno considerato dei Beatles ha avuto la sua parte di sventure. Una su tutte, sua figlia, Lee Starkey, lotta da anni contro un tumore al cervello.
Senza contare la maledizione del White Album, uscito nel 1968. Un anno dopo, in California, Charles Manson, assieme agli altri squilibrati, avrebbe compiuto l'eccidio di Cielo Drive. Stando alle successive dichiarazioni del procuratore legale che indagò sul caso, Charles Manson interpretò il White Album come una parafrasi dell'Apocalisse di Giovanni: nella sua mente, infatti, i quattro Beatles incarnavano i quattro cavalieri dell'Apocalisse... e proprio loro, con l'album uscito nel 1968, furono gli inconsapevoli ispiratori di crimini e carneficine compiuti da Manson per cercare di rovesciare il sistema.
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forse sarà stata soltanto una coincidenza, ma m'è capitato in passato di fare un colloquio il giorno 13 e firmare il relativo contratto il 17 ed andò tutto storto come mai era capitato prima.
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Corpo sano in ambiente sano.
Chi avvelena una persona per vendetta viene condannato per veneficio.
Chi avvelena milioni di esseri umani per profitto viene onorato come capitano d'industria.