1) Cristianesimo Comunista? Ma non è un ossimoro?

Affatto. Non è necessario ascriversi ad una particolare area politica per essere cristiani. Non è necessario fare una dichiarazione di fede (o di mancanza di fede) per essere comunisti, ciò vale anche per tutti i partiti comunisti maggiormente noti nella storia dell'umanità. La scomunica ai comunisti non è più valida (e anche all'epoca fu più un simbolo che altro, i comunisti continuarono a venire accolti all'eucarestia comunque). Il comunismo è una idea politico-economica. Il cristianesimo è una idea teologico-metafisica. Sono due piani diversi, che dunque non si incontrano. Ciò che una persona prega è irrilevante, ai fini di come poi vota. Anzi, il cristianesimo ed il comunismo sono forse le idee più vicine fra loro, per quanto un certo modo di insegnare superficialmente le due abbia convinto gli ignoranti che la caratteristica unica per un buon comunista sia l'essere ateo e mangiapreti (puoi essere qualsiasi altra cosa, questo è l'unico discrimine) e che per essere cattolici bisogna essere berlusconiani. Nulla di più falso.

Gesù ha parlato molte volte contro i ricchi (affermando quanto sia difficile per un ricco arrivare in Paradiso), e a favore dei poveri, degli ultimi, degli emarginati e degli stranieri (le categorie facenti parti del Proletariato e del Sub-Proletariato, da sempre tutelate dal comunismo). La dottrina di Gesù in termini pratici consisteva nell'abbandonare tutti i beni, venderli per dare il ricavati ai poveri e vivere con l'essenziale. La dottrina morale di Gesù consisteva nel fare agli altri quello che si vorrebbe che venisse fatto a sé stessi. Questa regola è (secondo quanto stabilito da Gesù stesso) più importante dei dieci comandamenti, che sono appunto riassumibili con "Ama Dio con tutto te stesso, ama il prossimo tuo come te stesso". I primi cristiani vivevano condividendo i beni, così come (oggi) i Francescani. Papa Francesco ha giustamente indirizzato l'ermeneutica del Concilio Vaticano II in ottica sociale, contraria all'attuale ordoliberismo.
Giovanni Paolo I affermava che la Proprietà Privata non è un diritto, non è sacra e, quindi non è inviolabile, ed il cristianesimo vede ogni vita come sacra.

Il comunismo si oppone alla classe dominante e al sistema che le permette di prosperare (il capitalismo), si oppone alle ideologie totalitarie (responsabili di massacri, e sempre asservite ad una dialettica di classe), alle discriminazioni. Il Comunismo intende fondare una società dove i frutti del lavoro siano di proprietà comune e distribuiti a ciascuno secondo le sue necessità, e da ciascuno secondo le sue capacità, in modo meritocratico ma democratico. Il comunismo valorizza la libertà individuale, fino a quando questa non opprime quella altrui in modo (anche) economico. Il comunismo si oppone alla feticizzazione del denaro (il Dio dollaro), contrapposta ad una Teleologia dell'Utile nei confronti della popolazione (e del suo bene futuro), e portare una vera Giustizia Sociale, non solo legale. Potrei andare avanti per ore, ma il concetto è chiaro. Se uno prende il Vangelo e lo applica davvero, non può che ottenere un comunismo ancora inconsapevole.

Mi si spieghi invece cosa hanno di Cristiano Salvini, Meloni, Berlusconi, Casini, Renzi, Trump, Bush e compagnia cantante. Costoro sì che, secondo i "massimi esperti di cosa è comunismo", sono Veri Cristiani. Ma supportano i ricchi, non i poveri (che anzi ignorano, distruggendo lo stato sociale). Supportano il menefreghismo e l'egoismo, non la solidarietà (eliminando le tasse e lasciando che siano i ricchi a prosperare). Supportano guerre, discriminazioni, frontiere chiuse e manovre violente in politica interna. Come si fa a dire che questi sono più vicini a Cristo di un politico onestamente di sinistra, e poi guardarsi in faccia la mattina?
Sono forse cristiani perché amano l'idea di un leader forte?
Sono forse cristiani perché tutelano la "libertà totale", compresa quella di opprimere il tuo prossimo ed impiegato?
Sono forse cristiani perché non ti vorrebbero far usare il preservativo, o abortire, salvo poi essere pro-pena di morte?
Sono forse cristiani perché vogliono dare le armi persino ai minorenni?
Oppure essere "seguace di Cristo" è per definizione equivalente all'Omofobia?
Ogni volta mi si dice che Comunismo e Cristianesimo sono incompatibili, ma le cosiddette "prove" fanno ridere i polli.

2) E l'Oppio dei Popoli?
Questa frase (decontestualizzata, troncata e stuprata da chi non ha mai letto Marx), viene usata come clava argomentativa per chiudere il dibattito. Peccato che non sia così. Numerosi dei collaboratori di Marx, membri dell'SPD e dell'Internazionale, erano cristiani (a ben dire lo erano la maggior parte dei votanti, considerando la demografia dell'epoca). Se Marx avesse davvero inteso (come sostengono questi anti-comunisti) "Non potete essere cristiani e comunisti al tempo stesso", li avrebbe espulsi dal partito in modo ben più chiaro. Ma non è affatto così.
In quella sentenza Marx stabilisce che la religione è spesso usata dal proletariato come escapismo dai problemi economici, i proletari si "consolano" della propria miseria pensando ad una ricompensa ultraterrena, invece di combattere. Ma questo non è né il modo cristiano di agire ("Porgi l'altra guancia" non significa "Sii passivo e cercati i guai", non dimentichiamo l'episodio delle bancarelle) né poi è una dichiarazione d'esclusività. Ciò che uno prega nel suo privato non è equivalente a ciò che fa nel pratico, sono due piani diversi (specie poi se, come mostrato sopra, i due piani si rafforzano a vicenda, ed essere cristiano ti "obbliga" ad essere di Sinistra, se si vuol essere davvero coerenti).
Questi grandi esperti di cosa è marxismo e cosa no, che ho incontrato sembrano confusi: i cristiani devono essere di destra (non si capisce bene il motivo, Gesù non assomiglia per nulla alla destra, ma tanto tanto all'estrema sinistra), però un marxista può (anzi deve) appoggiare dittatori di fede ed ispirazione islamica poiché anti-occidentali. Ed ecco che Ayatollah Khomeni è più "comunista" di Castro.

3) E gli orrori della Chiesa?
Non vedo come siano rilevanti alla questione.
Gesù stesso nel Vangelo anticipò che ci sarebbero stati scandali, già nella sua vita gli Apostoli fecero numerose azioni riprovevoli (fra cui il rinnegarlo). Il fatto che un'organizzazione sia (umanamente) imperfetta non significa che sia patologica.
La Chiesa si è da tempo scusata per i suoi errori passati (spesso ingigantiti dalla storiografia degli anni da 60 a 90). Coloro che vogliono usare Alessandro VI come clava contro Francesco I non sono "trasgry e acculturati", sono ipocriti che vogliono cherrypickare "cosa è" il vero cattolicesimo in modo da darne una visione distorta. Nella Chiesa è presente una moltitudine d'opinioni, scuole di pensiero e correnti. Si va dai cardinali più conservatori (e critici dell'attuale Papa), a quelli più riformisti.
Fra questi possiamo annoverare Martini ad esempio, che fu favorevole alle Unioni Civili ed i preservativi, e mai fu scomunicato o anche solo richiamato (ma stranamente "non conta" come autorità cristiana). C'è la Teologia della Liberazione, che si oppone al grande peccato che è la disuguaglianza sociale. Ci sono i pauperisti, che intendono aumentare il livello di progressismo economico interno alla Chiesa, che non è un'organizzazione statica (la sua storia ne è una prova), bensì dinamica.

4) E gli orrori del comunismo?
E' parecchio opinabile definire Stalin e Mao come esempi di comunismo correttamente applicato (specie considerando le contraddizioni intrinseche fra Stalin e Marx, nonché la critica di Lenin a Stalin, e quella poi di Trockij, dialetticamente ancora valida), seppur i loro "danni" siano stati ingigantiti dalla propaganda liberista (il libro nero del comunismo e i suoi 10 gorilliardi di morti per colpa di Stalin). Kim Jon Un e Pol Pot poi non sono affatto comunisti, sotto tutti i punti di vista (Proprietà Privata? C'è. Classismo persistente? C'è. Totalitarismo che priva oltre ogni misura di tutte le libertà? C'è. Dinastia monarchica? Nel primo caso c'è. Venerazione dei morti? C'è. Ah ma quelli contano come comunisti, a quanto pare, il fatto che abbiano un Presidente Eterno dall'aldilà non conta..).
C'è inoltre da rammentare che il primo tentativo verso qualcosa non è la sua versione definitiva (pensiamo alle prime repubbliche, nate nel contesto della Rivoluzione Francese, tutte assoggettate all'imperialismo napoleonico e quindi criticate come "totalitarie" da monarchie orribilmente retrograde, che al loro crollo hanno esultato "Republicanism has failed. Capitalism has been tried, it didn't work". Oggi le monarchie in vita si contano sulle punte delle dita, e si aspetta la fine di qualcuna di loro a breve). Alcune di queste nazioni hanno spontaneamente abbandonato la retta via, altre invece sono state assoggettate contro il loro volere. Ma nessuna di loro ha mai superato la fase del Socialismo, e quindi non possono essere usate come esempio.

Ma è sta grande mostruosità essere a favore dei Poveri, e voler combattere anche il sistema che causa la Povertà?
Ma è così scandaloso considerare importante la condivisione e la collettivizzazione per un cristiano?
Ma è davvero così incompatibile essere Cristiani e non sparare a vista agli omosessuali?

Forse sarò io un ossimoro vivente. Ma forse qualcuno non ha mai aperto due libri importanti: la Bibbia e il Capitale.

O magari sono rimasti (in ambo i casi), fermi ai primi capitoli