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Risultati da 1 a 7 di 7
  1. #1
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    Predefinito In Italia mai così tante foreste da secoli


  2. #2
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    Predefinito Re: In Italia mai così tante foreste da secoli

    Se posso dire la ia (fonte qualificata nel caso di specie), il problema delle foreste italiane non è quasi mai stato l'estensione, ma la qualità ed il suo utilizzo\conduzione.
    Abbiamo un aumento dei boschi e foreste non perchè siamo diventati magicamente ambientalisti, ma semplicemente perchè sono state abbandonante enormi porzioni di terreno prima utilizzate da contadini. Questo in maniera fortissima nelle zone interne, soprattutto collinare e montane, dove le aree coltivate a fasce sono state pian piano riprese naturalmente dal suo precedente "proprietario"....il bosco.
    Ma il problema che si trattano solitamente di boschi non condotti, quindi quelli realmente naturali, che hanno portato ad avere larghe porzioni di territorio interno totalmente abbandonate a se stesse. Gli incendi poi sono diminuiti in maniera ENORME negli ultimi 30 anni, e tolte 2 annate particolarmente sfortunate (2003 e 2007) il resto ha visto un netto calo sia del numero di incendi che della loro estensione media. In parte perchè sono venuto meno le MOTIVAZIONI per cui quegli incendi erano fatti, cioè la necessità di liberare dalla vegetazione ampie zone di territorio, ma soprattutto le politiche di controllo e repressione fatta. Dal 2000 è stato introdotto un reato specifico (art. 423 bis del cp, incendio boschivo) che ha permesso di avere grossi passi avanti in ambito investigativo sugli incendi, oltre a portare a condanne esemplari per questi reati....anche per quelli colposi.
    Ricordo che gli incendi DA SOLI non partono (salvo rarissimi casi), quindi c'è sempre una mano e volontà umana, che sia di natura dolosa (criminale) o colposa. Quindi quando vengono meno le motivazioni per fare un incendio....questo magicamente non parte.

  3. #3
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    Predefinito Re: In Italia mai così tante foreste da secoli

    Clima, il lockdown ha zittito Greta. Ambientalisti sbugiardati

    aver fermato il mondo, chiudendolo in casa, come è successo per ragioni sanitarie durante la pandemia da coronavirus, non ha salvato il clima del nostro Pianeta. I moralisti ed i pedagogisti verdi, che nei mesi del lockdown hanno servito alla gente i loro sermoni sulla lezione che avremmo dovuto imparare dal blocco totale, su come questo serrare fabbriche, fermare le auto, i motori e la vita normale avrebbe dovuto cambiarci, devono rassegnarsi. Uno studio uscito in questi giorni sulla rivista “Nature” realizzato da un gruppo di scienziati internazionali guidati dal climatologo Piers Forster della Università di Leeds, in Inghilterra, spiega chiaramente che “la improvvisa riduzione delle emissioni di gas-serra e il crollo degli inquinanti atmosferici durante il lockdown ha avuto un impatto del tutto trascurabile sul contenimento dell'aumento della temperatura globale”.

    Lo studio ha riguardato 123 nazioni, quelle responsabili del 99% delle emissioni globali di anidride carbonica da combustibili fossili ed ha preso in considerazione, per il suo monitoraggio, i dati sui trasporti con una serie di ipotesi per valutare come i cambiamenti delle emissioni dovute al lockdown si siano nella realtà tradotti anche in mutamenti di temperatura.

    Tra le altre cose nello studio pubblicato da “Nature” si legge: “Stimiamo che l'effetto diretto della risposta guidata dalla pandemia sarà trascurabile, con un raffreddamento di circa 0,01 ± 0,005 ° C entro il 2030 rispetto a uno scenario di base che segue le attuali politiche nazionali”.

    Poveri ambientalisti, e adesso come faranno a spiegare al mondo che il lockdown non ha raffreddato il clima? Niente paura, Greta Thunberg e tutti i militanti della battaglia sul clima possono consolarsi con un altro passaggio dello studio in questione che insiste sulla centralità delle scelte, ovviamente politiche, che verranno fatte nei prossimi mesi. “Con una ripresa economica - scrivono i ricercatori - orientata verso stimoli verdi e riduzioni degli investimenti in combustibili fossili, è possibile evitare il riscaldamento futuro di 0,3 °C entro il 2050”.

    Greta, che di recente ha spiegato al mondo che “il clima è una emergenza al pari del coronavirus” può quindi stare tranquilla. Il lockdown non ha salvato il clima ma lei potrà continuare a prendersela con i politici ed i paesi che non adotteranno politiche abbastanza “verdi” e ambientaliste. Le suggeriamo di cominciare il suo prossimo tour dalla Cina, visto che in Europa e Stati Uniti la simpatica svedese ha già dato prova di essere inflessibile con le democrazie. Stavolta tenti con Xi Jinping. Perché come ripetono da anni gli ambientalisti la battaglia per il clima è globale e la Cina, con l’India, è il paese dove si trova il 90% delle 200 città più inquinate al mondo (dati del rapporto 2019 World Air Quality Report).

    Vada a Pechino dunque la Greta (se i cinesi la faranno entrare) e dica, come ha detto a Donald Trump, presidente dei liberi e democratici Stati Uniti, che il pianeta sta bruciando anche perché i cinesi inquinano troppo. La salvezza del clima meriterà pure qualche rischio. O no?

    https://www.iltempo.it/attualita/202...tici-24143384/
    «che giova ne la fata dar di cozzo?»

    “Grande è la confusione sotto il cielo, la situazione è ottima”

  4. #4
    Super Troll
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    Predefinito Re: In Italia mai così tante foreste da secoli

    Se ho ben capito, lo studio afferma che due mesi di blocco servono a poco o niente, se i comportamenti rimangono quelli di prima del covid.
    Quello che mi sfugge è perché una banalità del genere sia stata pubblicata da una rivista come Nature, e non capisco chi e che cosa sarebbe smentito da questa banalità.

  5. #5
    Barbaro
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    Predefinito Re: In Italia mai così tante foreste da secoli

    Sterpaglie e boscaglie più che foreste...

    le foreste dell'era pre-industriale erano curate un pò come sono oggi curati i castagneti...
    PATRIMONIALE PROGRESSIVA SU IMMOBILI, DEPOSITI, PRODOTTI FINANZIARI, RENDITE E SUCCESSIONI!

  6. #6
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    Predefinito Re: In Italia mai così tante foreste da secoli

    Citazione Originariamente Scritto da Indra88 Visualizza Messaggio
    Clima, il lockdown ha zittito Greta. Ambientalisti sbugiardati

    aver fermato il mondo, chiudendolo in casa, come è successo per ragioni sanitarie durante la pandemia da coronavirus, non ha salvato il clima del nostro Pianeta. I moralisti ed i pedagogisti verdi, che nei mesi del lockdown hanno servito alla gente i loro sermoni sulla lezione che avremmo dovuto imparare dal blocco totale, su come questo serrare fabbriche, fermare le auto, i motori e la vita normale avrebbe dovuto cambiarci, devono rassegnarsi. Uno studio uscito in questi giorni sulla rivista “Nature” realizzato da un gruppo di scienziati internazionali guidati dal climatologo Piers Forster della Università di Leeds, in Inghilterra, spiega chiaramente che “la improvvisa riduzione delle emissioni di gas-serra e il crollo degli inquinanti atmosferici durante il lockdown ha avuto un impatto del tutto trascurabile sul contenimento dell'aumento della temperatura globale”.

    Lo studio ha riguardato 123 nazioni, quelle responsabili del 99% delle emissioni globali di anidride carbonica da combustibili fossili ed ha preso in considerazione, per il suo monitoraggio, i dati sui trasporti con una serie di ipotesi per valutare come i cambiamenti delle emissioni dovute al lockdown si siano nella realtà tradotti anche in mutamenti di temperatura.

    Tra le altre cose nello studio pubblicato da “Nature” si legge: “Stimiamo che l'effetto diretto della risposta guidata dalla pandemia sarà trascurabile, con un raffreddamento di circa 0,01 ± 0,005 ° C entro il 2030 rispetto a uno scenario di base che segue le attuali politiche nazionali”.

    Poveri ambientalisti, e adesso come faranno a spiegare al mondo che il lockdown non ha raffreddato il clima? Niente paura, Greta Thunberg e tutti i militanti della battaglia sul clima possono consolarsi con un altro passaggio dello studio in questione che insiste sulla centralità delle scelte, ovviamente politiche, che verranno fatte nei prossimi mesi. “Con una ripresa economica - scrivono i ricercatori - orientata verso stimoli verdi e riduzioni degli investimenti in combustibili fossili, è possibile evitare il riscaldamento futuro di 0,3 °C entro il 2050”.

    Greta, che di recente ha spiegato al mondo che “il clima è una emergenza al pari del coronavirus” può quindi stare tranquilla. Il lockdown non ha salvato il clima ma lei potrà continuare a prendersela con i politici ed i paesi che non adotteranno politiche abbastanza “verdi” e ambientaliste. Le suggeriamo di cominciare il suo prossimo tour dalla Cina, visto che in Europa e Stati Uniti la simpatica svedese ha già dato prova di essere inflessibile con le democrazie. Stavolta tenti con Xi Jinping. Perché come ripetono da anni gli ambientalisti la battaglia per il clima è globale e la Cina, con l’India, è il paese dove si trova il 90% delle 200 città più inquinate al mondo (dati del rapporto 2019 World Air Quality Report).

    Vada a Pechino dunque la Greta (se i cinesi la faranno entrare) e dica, come ha detto a Donald Trump, presidente dei liberi e democratici Stati Uniti, che il pianeta sta bruciando anche perché i cinesi inquinano troppo. La salvezza del clima meriterà pure qualche rischio. O no?

    https://www.iltempo.it/attualita/202...tici-24143384/
    infatti i pippavirus dovrebbero essere come la peste nera sterminare un terzo della popolazione europea(e di altri continenti in primis l africa)oppure delle guerre come diceva marinetti(ma gli italioti non erano patriotti fascist??)la guerra è la sola igiene di qsto mondo??
    qui in una chiesa un ragazzo prega inginocchiato un dio che non conosce,che non puo sentire,non gridera,non versera lacrime,si domanda solo il mio viaggio è finito o è appena cominciato

  7. #7
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    Predefinito Re: In Italia mai così tante foreste da secoli

    Citazione Originariamente Scritto da standing bull Visualizza Messaggio
    Se ho ben capito, lo studio afferma che due mesi di blocco servono a poco o niente, se i comportamenti rimangono quelli di prima del covid.
    Quello che mi sfugge è perché una banalità del genere sia stata pubblicata da una rivista come Nature, e non capisco chi e che cosa sarebbe smentito da questa banalità.
    il gretinismo è confutato scientificamente
    «che giova ne la fata dar di cozzo?»

    “Grande è la confusione sotto il cielo, la situazione è ottima”

 

 

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