Federica draghi, prenditeli i miei 100 euro, li ho messi nel porcellino.
Che l’Illuminismo, con la sua pretesa di risolvere tutto in maniera razionale, anche le cose che razionali non sono, abbia fatto danni non ci piove ma cosa? Come? I monasteri pronti ad “elargire” la cultura a tutti? Ma per carità…
I monasteri la "cultura" se la tenevano strettissima e nulla, che non fosse strettamente finalizzato a conservare il loro potere ne usciva, si indovini il perché.
Carlo Magno era addirittura analfabeta: “Alcuino, vorrei imparare a leggere e scrivere.” “Maestà, è difficile, per questo basto io.. Voi occupatevi solo delle armi…”
Fu solo dopo le Crociate che gli europei riuscirono a conoscere nel dettaglio le opere dei filosofi e pensatori greci e latini, in particolare le opere di Aristotele, grazie alle traduzioni arabe e, una volta rientrati nei loro paesi, i Crociati ne chiesero conto ai monaci, i quali dovettero in tutta fretta inventarsi un personaggio come S. Tommaso d’Aquino per dimostrare che i filosofi antichi e la Bibbia “dicevano, in pratica, la stessa cosa”…