Stamane vi voglio far sbadigliare.

Il sostantivo maschile “etnonimo” significa “nome etnico” indica il nome di un popolo.

Etnonimo: dal greco “éthnos” (= tribù) + “ónyma” (= nome). Viene usato anche come sinonimo di etnico nel designare il nome degli abitanti di un paese, città o regione.

L'etnonimo può essere di due tipi:

endoetnonimo, quando è generato e/o utilizzato dalla stessa comunità cui si riferisce;

esoetnonimo, quando è attribuito ad una comunità da un altro popolo a essa esterna.

Il codice linguistico usato dai parlanti in una nazione può coincidere o non coincidere con l’etnonimo: per esempio in Italia si parla l’italiano, in Francia il francese, ma in Germania si parla il tedesco.

Il toponimo “Germania” (= territorio dei Germani), forse di origine gallica, è presente in fonti scritte di epoca romana del III sec. a. C., con riferimento ad alcune tribù, dette “Germani”, stanziate nella “provincia belgica” sulla destra del fiume Reno.

Durante le guerre galliche l'area a sud e ad ovest del fiume Reno fu conquistata dall’esercito romano comandato da Giulio Cesare (dal 57 a. C. al 53 a. C.), che estese il nome Germania a tutti i territori abitati da popolazioni di quello stesso ceppo linguistico.

Il nome “Deutschland” appare invece per la prima volta nella forma “Dutisklant” nella “Kaiserkronik”, un componimento poetico del 1150 e significa “Paese tedesco”.

Deutschland è l’endonimo, Germania è l’esonimo in lingua italiana; i francesi come esonimo usano dire Allemagne per indicare quella nazione.

Il sostantivo maschile “endònimo” (composto da “endo” + “onimo”) in geografia e in cartografia indica il “nome ufficiale”, indigeno, di una località: per esempio London.

Il contrario di endonimo è “esonimo”: la città che noi chiamiamo Londra è l’esonimo di London.

L’endonimo “Deutschland” deriva da “Deutsch”, dall’antico tedesco “diot” (= popolo).

Per quanto riguarda l’etimologia della parola “tedesco”, col quale in Italia indichiamo la lingua parlata in Germania, questo deriva dal latino medievale “theodiscus”, dal germanico antico “theodisk”, da “theod” (= popolo, volgo);“thiudiska” (= “volgare”) con riferimento alla lingua parlata dal popolo.

Si pensi al “De vulgari eloquentia” (“L’eloquenza della lingua volgare”) scritto in lingua latina da Dante Alighieri tra il 1303 e il 1305 e destinato ai dotti del suo tempo per far capire loro l’importanza del “vulgaris” parlato dalla plebe.

Da “theod” o “thiot” ebbe origine in Germania i termini "deutsch" e "dutch", preceduti da “Diutisc”.