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  1. #21
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    Predefinito Re: Istruzione, Italia tra i paesi meno scolarizzati: lo studio dell’Istat

    E' ovvio che l'appiattimento della mediocrità prodotto dal voler essere tutti uguali non fa emergere le diseguaglianze che possono generare soli i migliori.

    "Tutto è luce. In uno dei suoi raggi c'è il destino delle nazioni, ogni nazione ha il suo raggio in quella grande fonte di luce che vediamo come il Sole. E ricordate: nessun uomo che sia esistito è morto" - Nikola Tesla -

  2. #22
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    Predefinito Re: Istruzione, Italia tra i paesi meno scolarizzati: lo studio dell’Istat

    Citazione Originariamente Scritto da Nostradamus Visualizza Messaggio
    E' ovvio che l'appiattimento della mediocrità prodotto dal voler essere tutti uguali non fa emergere le diseguaglianze che possono generare soli i migliori.

    Hai postato una cosa meravigliosa , che rispecchia totalmente il mio pensiero

  3. #23
    ⨁👌 Odio il cristianesimo
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    Predefinito Re: Istruzione, Italia tra i paesi meno scolarizzati: lo studio dell’Istat

    Religione per noi significa la dottrina (...) dell'allevamento che renda possibili le anime superiori a spese di quelle inferiori.
    Religion bedeutet uns die Lehre von (...) der Züchtung und Ermöglichung der höheren Seelen auf Unkosten der niederen.

  4. #24
    il dito è dritto...
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    Predefinito Re: Istruzione, Italia tra i paesi meno scolarizzati: lo studio dell’Istat

    Citazione Originariamente Scritto da heint Visualizza Messaggio
    Ti ho appena risposto aggiungendo il link e temo che la cocente delusione sarà tua !!!!

    Il titolo di studio, una chiave di lettura importante

    Il tasso di astensione e indecisione varia invece sensibilmente a seconda del titolo di studio, accrescendosi col passare da chi possiede titoli di studio non superiori alla licenza media (46,5%) a chi ha in mano un diploma (48,7%) e ancor più una laurea (50,3%).

    I due partiti che mostrano una maggiore variabilità a seconda del titolo di studio sono +Europa e il Movimento 5 Stelle: il movimento guidato da Benedetto Della Vedova convince solo l’1,6% di chi ha un titolo non superiore alla licenza media e il 2,7% di chi si è diplomato, ma raggiunge il 14,8% tra i laureati, mentre al contrario i pentastellati hanno solo il 12,8% tra i laureati, ma arrivano al 19% tra chi ha sostenuto l’esame di maturità e al 20,3% tra chi non va oltre l’esame di terza media.

    Anche Fratelli d’Italia mostra un trend simile al Movimento 5 Stelle: a fronte di una media dell’8,8%, il partito di Giorgia Meloni raggiunge il 10,8% tra chi ha un titolo di studio inferiore o uguale alla licenza media, ma cala al 7,8% tra chi ha terminato le scuole superiori e al 6,1% tra chi ha concluso almeno un ciclo di studi universitario.

    In realtà, anche la Lega di Matteo Salvini mostra il medesimo trend dell’ex partner di governo e di Fratelli d’Italia, ma con variazioni sensibilmente più contenute: si passa infatti dal 32,1% tra chi non è andato oltre il primo grado della scuola secondaria al 31,8% tra i diplomati e al 31,4% tra i laureati. Insomma, guardando al titolo di studio, la distanza dalla media complessiva delle intenzioni di voto per il Carroccio (31,9%) è inferiore al mezzo punto percentuale.

    Infine, nelle intenzioni di voto per PD e Forza Italia, come anche per la lista “La Sinistra”, non sono ravvisabili trend crescenti o decrescenti relativamente al titolo di studio. Per il partito principale del centrosinistra, a fronte di una media del 22,3%, si passa dal 20,4% tra chi non va oltre la terza media al 23,9% tra i diplomati, per poi calare al 22,8% tra i laureati. Al contrario Forza Italia – che stando alle intenzioni di voto si attesterebbe al 6,8% – va oltre tale media tra chi non è andato oltre la scuola secondaria di primo grado (7,8%), ma si posiziona al di sotto di questa media tra chi ha conseguito la maturità (5,9%) o la laurea (6,6%). Per concludere, la lista “La Sinistra”, che globalmente è stata indicata dal 2,9% di chi non si astiene, raccoglie il 2,7% tra chi non si è spinto oltre la licenza media, il 3,1% tra i diplomati e il 3,0% tra i laureati.

    Di laureati pochini pochini .... giusto? chissà come mai? forse QI troppo alto? bho?
    quando un uomo coi sondaggi...trova un uomo la lega coi voti contati...l'uomo coi sondaggi o è 5strallato o è pyddy...

    la scienza è democratica...la realtà no...

  5. #25
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    Predefinito Re: Istruzione, Italia tra i paesi meno scolarizzati: lo studio dell’Istat

    Citazione Originariamente Scritto da heint Visualizza Messaggio
    Io non ho nulla contro nessuno ... ma se uno la butta in politica anche quando si tratta di un problema nazionale, peraltro ignorando che al governo ci sono stati tutti in questi ultimi 20 -. 30 anni senza fare nulla o quasi, allora la cosa non mi piace, quando poi partono affermazioni senza nessun fondamento (prescindendo che gli elettori cambia partito e non è che quelli non ignoranti restano sempre in uno mentre i cretini vanno sempre altrove) allora mi sento il dovere di confutare queste cazzate ... tutto li
    Peraltro io Salvini non l'ho mai votato percui sono pure super partes in questo caso.
    Sì sì certo, ma forse non hai capito quello che volevo dire io, evidentemente mi sono spiegato male:
    ti ammiro per la pazienza e la costanza che ci metti nel rispondere a delle mezze seghe che non sono degne neppure di legarti i lacci delle scarpe

  6. #26
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    Predefinito Re: Istruzione, Italia tra i paesi meno scolarizzati: lo studio dell’Istat

    Citazione Originariamente Scritto da heint Visualizza Messaggio
    Il famoso "mercato del lavoro" che andrà verso una automatizzazione spinta sempre di più avrà bisogno di medici, infermieri, ingeneri (di tutti i tipi), chimici, biologi (ma non per fare i professori ma magari per occuparsi di ambiente), data analyst, solution architect, esperti in nanotecnologie, genetista, esperti per produzioni alimentari e per ultimo "badanti" ... tolto l'ultima professione direi che per tutte le altre in ItaGlia le scuole sono a livello universitario e quasi tutte (forse non ingenieria, ma mica tutti vogliono fare "l'ingeniere") sono a numero chiuso e soprattutto quelli che si specializzano spesso se ne vanno altrove .... o si cambia il "mondo del lavoro" italiano o anche se ne avessimo 2 o 3 volte tanto sarebbero sempre pochi.
    Almeno una volta scrivila bene la parola ingegnere...... soprattutto in thread in cui si parla si scolarizzazione.
    Io stimo più il trovar un vero, benché di cosa leggiera, che 'l disputar lungamente delle massime questioni senza conseguir verità nissuna

  7. #27
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    Predefinito Re: Istruzione, Italia tra i paesi meno scolarizzati: lo studio dell’Istat

    Citazione Originariamente Scritto da Nostradamus Visualizza Messaggio
    E' ovvio che l'appiattimento della mediocrità prodotto dal voler essere tutti uguali non fa emergere le diseguaglianze che possono generare soli i migliori.

    Citazione Originariamente Scritto da Bunker8 Visualizza Messaggio
    Hai postato una cosa meravigliosa , che rispecchia totalmente il mio pensiero
    Anche il mio. Infatti noi liberali siamo prima liberali e poi democratici. Cioè, all'occorrenza, quando la plebaglia va contro i sacri principi del liberalismo, noi liberali ce ne strafottiamo della demopcrazia e siamo fieramente anti-democratici.

  8. #28
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    Predefinito Re: Istruzione, Italia tra i paesi meno scolarizzati: lo studio dell’Istat

    Citazione Originariamente Scritto da Iohannes68 Visualizza Messaggio
    Anche il mio. Infatti noi liberali siamo prima liberali e poi democratici. Cioè, all'occorrenza, quando la plebaglia va contro i sacri principi del liberalismo, noi liberali ce ne strafottiamo della demopcrazia e siamo fieramente anti-democratici.
    Il problema della selezione sul merito è che qualcuno deve decidere quale sia il 'merito' e come misurarlo.
    In pratica si arriva alla cooptazione in cui un gruppo dirigente cerca di perpetuarsi del sistema tramite l'imposizione di determinate regole a scapito dell'evoluzione del sistema fino a quando il sistema non crolla.
    La democrazia, una testa un voto e chiunque(salvo minime restrizioni) può essere eletto , ha sicuramente la possibilità di cambiare molto più velocemente scontando però l'elezione di persone 'sicuramente' non adatte allo scopo.
    In pratica abbiamo sicuramente un 'danno' ma non il 'danno peggiore' in cui l'altra situazione può precipitare (come tanta storia insegna).
    Ritengo che la soluzione migliore sia la democrazia 'calmierata' con una selezione 'leggera' degli elettori e una molto più pesante sui possibili 'eletti'.
    Io stimo più il trovar un vero, benché di cosa leggiera, che 'l disputar lungamente delle massime questioni senza conseguir verità nissuna

  9. #29
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    Predefinito Re: Istruzione, Italia tra i paesi meno scolarizzati: lo studio dell’Istat

    va beh raga, basta dire che è da quando che parlano di riformare la scuola ?
    dalla fine degli anni 50 ?
    poi vi è entrata la politica, il 6 politico,il divieto (o quasi di bocciare) ecc.
    se già la scuola potesse scegliere i prof sarebbe un passo avanti

  10. #30
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    Predefinito Re: Istruzione, Italia tra i paesi meno scolarizzati: lo studio dell’Istat

    Citazione Originariamente Scritto da Darwin Visualizza Messaggio
    Il problema della selezione sul merito è che qualcuno deve decidere quale sia il 'merito' e come misurarlo.
    In pratica si arriva alla cooptazione in cui un gruppo dirigente cerca di perpetuarsi del sistema tramite l'imposizione di determinate regole a scapito dell'evoluzione del sistema fino a quando il sistema non crolla.
    La democrazia, una testa un voto e chiunque(salvo minime restrizioni) può essere eletto , ha sicuramente la possibilità di cambiare molto più velocemente scontando però l'elezione di persone 'sicuramente' non adatte allo scopo.
    In pratica abbiamo sicuramente un 'danno' ma non il 'danno peggiore' in cui l'altra situazione può precipitare (come tanta storia insegna).
    Ritengo che la soluzione migliore sia la democrazia 'calmierata' con una selezione 'leggera' degli elettori e una molto più pesante sui possibili 'eletti'.
    Per questo bisogna mettere il buono-scuola: saranno gli studenti (o i loro genitori) a scegliere.

    Poi, però, bisogna riformare l'esame di maturità: deve essere uguale per tutti, e ovviamente giudicato sempre con gli stessi parametri. Io tornerei all'esame "originale" delal legge Gentile: sede esterna per gli studenti, studenti mischiati, e ovviamente commissione esterna per i professori. La scuola deve prepararti a superare l'esame di maturità. Una scuola buona è quella i cui studenti ottengono i voti migliori all'esame. Così facciamo contento il nostro amico @Grifo

    https://it.wikipedia.org/wiki/Esame_...inossi_storica

 

 
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