Originariamente Scritto da
emv
Purtroppo sei vittima dell'ennesima leggenda nera, questa volta messa in giro nientemeno che da Benedetto Croce.
In realtà la vaccinazione fu iniziata in massa nella cattolica Vienna. Per la precisione in un paese nei dintorni di Vienna dove il parroco persuase dal pulpito i fedeli.
Pio VII e Gregorio XVI la favorirono grandemente.
La leggenda nera muove da una decisione di Leone XII che rimosse la commissione per il vaccino creata da PIO VII:
A. P. GAETA, studiando la storia della vaccinazione nello Stato Pontificio negli ultimi anni di PIO VII su documenti inediti,
ha dimostrato che LEONE XII nel 1824 concedette al dottor SACCO, pioniere italiano della vaccinazione, un’onorificenza pontificia «in segno di gradimento del dono di 108 esemplari» della sua opera (da noi citata a p. 619). E si chiede: «Saranno stati proprio il papa e il suo Segretario di Stato a determinare l’opera repressiva sui mezzi di organizzazione vaccinica voluta dal CONSALVI nel 1822, o la verità non sarà piuttosto nel fatto che le limitazioni furono in certo qual modo imposte - o almeno consigliate - dal fatale orientamento antivaccinista dell’opinione pubblica in quegli anni?». Castalia, Rivista di storia della medicina, febbraio 1946, Estratto p. 11.
[...]
fu dopo il 1816 che il dubbio sul valore della vaccinazione dall’Inghilterra e dalla Scozia passò alla Fiandra, e dalla Francia all’Italia, rallentando lo zelo del vaccinare. Leone XII fù esso stesso una vittima di questo scetticismo che non è nato né in Italia, né con i papi.
http://www.traditio.it/FAM-CIV/2008/...20Medicina.pdf
Inghilterra, Scozia e Francia erano forse succubi di Leone XII?
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Controversia sulla vaccinazione.
Secondo Benedetto Croce, il papa "perfino proibì l’innesto del vaiuolo che mischiava le linfe delle bestie con quelle degli uomini: vani sforzi che poi cedettero dal più al meno alle necessità dei tempi"
Secondo Donald J. Keefe nessun documento ufficiale riporta tali affermazioni. Da testi dell'epoca risulta che papa Leone si limitò a togliere nel 1824 l'obbligatorietà della vaccinazione (invisa a larghi strati della popolazione per la sua supposta pericolosità, sebbene fosse stata resa obbligatoria, dopo due anni dallo scoppio di un'epidemia di vaiolo, nello Stato Pontificio il 20 giugno 1822 prima dal conte Monaldo Leopardi, gonfaloniere e padre di Giacomo Leopardi, pur mantenendone il carattere gratuito: «Rimane obbligo a Medici e Chirurgi condotti di eseguirla gratuitamente [la vaccinazione antivaiolosa, a quanti vogliano prevalersene, essendo questa la cura ed il preservativo di una malattia alla quale, come a tutte le altre, essi hanno l'obbligo di riparare.»
(Leone XII, Circolare legatizia 15 settembre 1824).
Secondo il medico Giacomo Tommasini questo portò la popolazione, specie nelle campagne, a trascurare la vaccinazione nonostante che la Commissione Provinciale di Sanità mettesse a disposizione il vaccino a chi ne avesse fatto richiesta e nonostante l'impegno degli stessi medici. Così una successiva epidemia, avvenuta nel 1828, solamente nella città di Bologna, causò 553 morti, e una terza epidemia si abbatté nel 1835.
È importante notare che l'antivaiolosa all'epoca non era obbligatoria in molti stati europei, compreso il Regno di Sardegna (poi Regno d'Italia), in cui divenne obbligatoria solo nel 1859. A titolo comparativo l'Inghilterra offrì gratuitamente la vaccinazione nel 1840 e la rese obbligatoria nel 1853.
Da notare che Leone XII nel 1824 insignì dell'ordine equestre dello Sperone d'oro Luigi Sacco come ringraziamento per l'invio di 108 copie del suo libro sulla vaccinazione che furono distribuiti negli uffici di sanità dello Stato Pontificio. Questo fatto fu scoperto da A.P. Gaeta in un carteggio inedito da lui rinvenuto nell'Archivio Segreto Vaticano. Commentando questa scoperta Maria Luisa Righini Bonelli (1) rileva che "non sembra quindi attendibile quanto alcuno volle affermare, e cioè che Leone XII si sarebbe mostrato contrario a ciò che aveva fatto Pio VII e specialmente il cardinal Consalvi, promotore dell'editto emanato nel 1822 a favore della vaccinazione" .
La questione è stata definitivamente chiarita da Bercé e Otteni che con un'ampia e documentata trattazione hanno dimostrato come non si sia trattato di un divieto bensì di rendere facoltativa la vaccinazione che aveva incontrato forti opposizioni nella popolazione. È pure attestata con certezza l'esistenza di voci presso i contemporanei circa questo supposto, ma falso, obbligo, riportata dalla stessa circolare del Tommasini e dalla poesia del Belli Er linnesto.
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(1) Maria Luisa Righini Bonelli (Pesaro, 11 novembre 1917 – Firenze, 18 dicembre 1981) è stata una storica della scienza e museologa italiana.
Brunacci.it - Le famiglie Brunacci
L'Inghilterra la rese obbligatoria nel 1853. Lo Stato Vaticano, oscurantista, nel 1822!
Ma vediamo un po' di tempo prima:
Nel tardo ’600 infatti Lady Montagu, moglie dell’ambasciatore inglese a Costantinopoli, aveva promosso anche in Inghilterra la pratica della vaiolizzazione, secondo un’usanza già diffusa in oriente.
La stessa pratica era stata introdotta anche in Italia dai medici greci e sostenuta da papa Benedetto XIV che cercò di diffonderla nello Stato Pontificio.
https://www.epicentro.iss.it/vaiolo/
Anche qui nel settore della ricerca prevaccinica l'oscurantista Chiesa era all'avanguardia!
Ah, che bello vivere di leggende nere!