Una Cina, una Yugoslavia, una Russia, una Corea, una Palestina, un'Irlanda. E zero USA
Associazione dei microbiologi: «I nuovi test rapidi sono equiparabili ai tamponi molecolari»
VENEZIA - I più recenti test antigenici a lettura fluorescente - utilizzati ad esempio in gran numero in Veneto - «hanno migliori prestazioni» dei precedenti test rapidi (immunocromatografici) «e sembrano mostrare risultati sovrapponibili a quelli del saggio di real-time RT-PCR (i molecolari)». Il loro uso «è indicato in setting a bassa prevalenza di infezione». Lo afferma un documento dell'Associazione dei microbiologici clinici italiani (Amcli), mentre è prossima la distribuzione per valutazione alle Regioni della circolare ministeriale che fisserà il confronto finale fra molecolari e test rapidi. I microbiologici dell'Amcli evidenziano che i tamponi rapidi, licenziati inizialmente (test immunocromatografici lateral flow), «risentono egualmente della prevalenza dell'infezione nella popolazione e devono essere riservati al contact tracing».
Ma i test antigenici a lettura fluorescente amplificata - scrivono - hanno migliori prestazioni; in particolar modo quelli di più recente introduzione (immunofluorescenza con lettura in microfluidica) sembrano mostrare risultati sovrapponibili a quelli del saggio di real-time RT-PCR«. Questi rapidi di terza generazione, utilizzati con 'point of care', sono quelli che ad esempio vengono utilizzati in Veneto per lo screening sul personale sanitario. Nel documento, i microbiologici di Amcli si esprimono anche sull'appropriatezza dell'uso del test molecolare: «deve essere considerato solo a scopo diagnostico - affermano - e va utilizzato in presenza di un forte sospetto clinico di infezione o in presenza di un contatto stretto con un soggetto con positività accertata».
«Non è da considerarsi adeguato - aggiunge Amcli - allo screening di massa della popolazione. Infatti, più è bassa la probabilità di avere un vero positivo più diminuisce il valore predittivo positivo del test». «I test di rilevazione molecolare o antigenica - prosegue l'Amcli - non trovano indicazione scientifica al di fuori di tali casi, perciò, l'utilizzo di test diagnostici al di fuori di tali indicazioni si configura come un ricorso inappropriato alla diagnostica virologica, che si traduce in un'inappropriata gestione delle risorse (economiche, strumentali, umane)».
https://www.ilgazzettino.it/nordest/...i-5682952.html
Veneto oggi:
aumentano i contagiati, ma diminuiscono decessi ,ricoveri e T.I.
In compenso pare che alla maggior parte delle persone non freghi niente dei costi dell'approccio a lockdown, sia sociali che economici. Tanto succede a qualcun altro. E lo dico da uno col 'culo al caldo' perchè qualcosa di più del normale ho preso, durante l'emergenza. E persino provare a discuterne in buona parte dei casi porta ad essere accusati di cinismo, negazionismo, menefreghismo al primo sospiro di dissenso. E' abominevole.
Neanche nel 2020.
Nel caso non te ne fossi accorto, in realtà la maggioranza degli 80enni colpiti dal virus sopravvive. In Italia ci sono più o meno 3,6 milioni di persone ultraottantenni. La grande maggioranza di loro, anche dopo il 2020, è fortunatamente ancora viva.
Si contestava la tua demenziale affermazione per cui, se sono morte decine di migliaia di persone over80 per/con coronavirus, allora sono vittime precoci perché avrebbero avuto ancora 10 anni davanti.
Questa cosa contrasta cl fatto che, mediamente, OGNI SINGOLO ANNO, l'età media al decesso degli italiani è la stessa di quelli morti per/con coronavirus.
Quindi, o c'è sempre qualche causa misteriosa che uccide precocemente gli anziani ogni singolo giorno da sempre, oppure l'affermazione per cui "i morti col SarsCov2 avevano in media 10 anni da vivere è colpa nostra" non ha il minimo senso logico, essendo deceduti alla stessa identica età media dei morti senza coronavirus anche gli altri anni.
Tertium non datur.