COVIDISMO, FASE SUPREMA DEL NEOLIBERISMO di Alceste De Ambris
https://www.sollevazione.it/2021/04/...qZrhvgqAI0HZGY
COVIDISMO, FASE SUPREMA DEL NEOLIBERISMO di Alceste De Ambris
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Potere a chi lavora. No Nato. No Ue. No immigrazione di massa. No politically correct.
Il profilo Twitter di Sputnik V: "Pfizer più pericoloso di Astrazaneca"
https://www.lantidiplomatico.it/dett...a/38822_40788/
Potere a chi lavora. No Nato. No Ue. No immigrazione di massa. No politically correct.
Questa parte dell'articolo sarebbe da tenere sempre in evidenza.
Analisi perfetta, nulla da aggiungere:
"Il modello che si vuole instaurare è un capitalismo “sudamericano”, una piramide con un élite in cima e alla base una massa di poveri e nullatenenti, senza una classe media che stia tra i due. Il modello social-democratico, per rimanere nella metafora geometrica, tendeva invece a formare una società egualitaria, in forma “ovale”: pochi ricchi, pochi poveri, la maggior parte della popolazione si piazza nella fascia centrale, grazie alle sue tipiche istituzioni (protezione sociale, diritti dei lavoratori, economia mista, tassazione progressiva).
Il neo-liberismo ha impiegato una trentina d’anni per assottigliare la fascia medio-bassa della piramide, il suo nemico storico (un agglomerato che un tempo si identificava con la “ sinistra”), sospingendola verso la base, riducendo la classe lavoratrice alla condizione di plebe, una massa amorfa di precari, lavoratori sottopagati e disoccupati. Ora il covidismo politico si è assunto il compito di neutralizzare la fascia medio-alta (quell’universo più tradizionalmente legato alla “ destra”): liberi professionisti e piccoli imprenditori sono figure destinate a sparire, nei loro progetti, tutti devono diventare dipendenti/sudditi degli Oligopoli globali. In ciò il Sistema ha impiegato il classico espediente del “divide et impera”, prima affrontando l’avversario principale (il “proletariato” appunto) e poi l’altro, sfruttando le diffidenze tra i due. In ciò è evidente la miopia della borghesia italiana, che in passato non ha perso occasione per contrastare i sindacati, i partiti di sinistra (quando esistevano) e lo Stato imprenditore: alla fine ha contribuito a creare il mercato globale senza regole (o meglio, con regole dettate dai più forti), quel mare aperto dove i pesci grossi (multinazionali e colossi finanziari) mangiano i piccoli. Il capitalismo, lasciato a sé stesso, tende inevitabilmente all’oligopolio.
Lo scopo di lungo periodo, secondo alcuni, è l’istaurazione di un nuovo regime politico, che ho chiamato “ Covidismo”, in cui le misure di “autodistruzione” economica e psicologica, imposte in via emergenziale, diventano permanenti o ricorrenti. Non conosciamo i tratti precisi di questo progetto, né sappiamo se avrà la forza di durare lungo.
Esso rappresenta una sorta di esito finale o di pieno dispiegamento del neo-liberismo (1991-2019), il quale consisteva nel superamento dello stato social-democratico di impronta keynesiana (1945-1990). Il Covidismo da una parte sembra avere certe caratteristiche dei totalitarismi moderni: potere in capo ad un’oligarchia inamovibile, partito unico (nella forma di tanti partiti tutti uguali), ideologia ufficiale indiscutibile, controllo totale dell’informazione, il popolo come massa da manipolare e non attore della vita politica. D’altra parte esso sembra rifarsi ad assetti premoderni e feudali, precedenti alla rivoluzione francese. Si è parlato di “capitalesimo”, con riferimento a tratti come: il collasso dello Stato nazionale, l’emergere di Poteri privati senza controllo, l’ereditarietà della ricchezza (appannaggio di poche grandi famiglie), la ripartizione del potere in circoli chiusi (e passaggi da un ruolo all’altro tramite il metodo delle “porte girevoli”), la sostituzione dei diritti con i benefici (revocabili), nell’ambito lavorativo l’apprezzamento del valore della fedeltà rispetto alla competenza ecc.
Semplificando, si potrebbe esprimere la novità dicendo che, nel neo-liberismo, il nuovo patto sociale prevedeva lo svuotamento della democrazia e dello stato sociale, in cambio però del mantenimento della libertà personale e di un certo grado di benessere diffuso (o almeno un’illusione di benessere). Negli ultimi trent’anni abbiamo visto appunto la democrazia evolvere in post democrazia e lo stato sociale ridursi al minimo.
Nel Covidismo si procede oltre: anche il benessere e la libertà vengono sequestrate. Il Sistema non ha più nulla di positivo da promettere, ma si impone la paura.
Il benessere (anche nel suo lato negativo, il consumismo) viene meno perché l’élite economica globalista, (che trae i suoi profitti non tanto dalla produzione industriale ma dalle rendite finanziarie), non è più in grado di garantirlo, né ha interesse a farlo, né intende introdurre correttivi (aumento della domanda interna, inflazione, limiti ai movimenti dei capitali ecc.) che minerebbero la propria posizione. Le crisi economiche e la disoccupazione di massa divengono cicliche e non c’è modo di evitarle: anche senza emergenza sanitaria, una nuova crisi era già prevista da molti. Svanisce il grande argomento contro il socialismo reale, ossia che il mito della maggiore efficienza del capitalismo: il capitalismo è inefficiente, ma non si può confessarlo apertamente, e quindi i suoi fallimenti vengono attribuiti… a una malattia. Questo futuro di miseria generalizzata viene poi mascherato sotto il paravento della riconversione ecologica (per cui, quando il cittadino medio potrà permettersi di comprare solo una bicicletta come mezzo di trasporto, ciò verrà presentato come un grande progresso…).
La libertà viene sequestrata tramite i noti provvedimenti neo-proibizionisti di segregazione e confinamento. L’isolamento sociale qui non è un mezzo, ma il fine stesso, ossia evitare la formazione di movimenti, di partiti, anche semplicemente di manifestazioni e aggregazioni, di persone che intendono discutere e opporsi al progetto. La politica richiede presenza e partecipazione fisica: non solo le fabbriche, ma anche le scuole le università, persino i bar e i teatri sono stati storicamente i luoghi in cui la coscienza politica di è sviluppata.
https://www.sollevazione.it/2021/04/...liberismo.html
"L'odio per la propria Nazione è l'internazionalismo degli imbecilli"- Lenin
"Solo i ricchi possono permettersi il lusso di non avere Patria."- Ledesma Ramos
"O siamo un Popolo rivoluzionario o cesseremo di essere un popolo libero" - Niekisch
Solo incompetenza? Tutte le follie del "pass sanitario"
https://www.lantidiplomatico.it/dett...o/39130_40851/
Potere a chi lavora. No Nato. No Ue. No immigrazione di massa. No politically correct.
Pass regionali e Coprifuoco: alcuni esempi di quello che può capitare
https://www.lantidiplomatico.it/dett...e/38822_40900/
Potere a chi lavora. No Nato. No Ue. No immigrazione di massa. No politically correct.
Esattamente.Se siamo sani, perchè dobbiamo dimostrare di non essere malati?
Questo governo parte dal presupposto che il cittadino debba dimostrare di non aver commesso un reato, di non aver evaso o corrotto, di non essere contagioso.
Hitler or Hell.
Bill Gates ci dà anche la data del "ritorno alla normalità"
https://www.lantidiplomatico.it/dett...alit/11_40956/
Potere a chi lavora. No Nato. No Ue. No immigrazione di massa. No politically correct.
ANCORA SUI NUMERI FARLOCCHI DEL COVID di Leonardo Mazzei
https://www.sollevazione.it/2021/05/...do-mazzei.html
Potere a chi lavora. No Nato. No Ue. No immigrazione di massa. No politically correct.
MALEDETTI INTERISTI di Sandokan
https://www.sollevazione.it/2021/05/...-sandokan.html
Potere a chi lavora. No Nato. No Ue. No immigrazione di massa. No politically correct.
Vaccini ai 12-16 anni e il principio di non contraddizione
https://www.lantidiplomatico.it/dett...e/29296_41143/
Potere a chi lavora. No Nato. No Ue. No immigrazione di massa. No politically correct.