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    Predefinito Il problema della intermediazione e della formazione del consenso

    C'è un problema di cui si parla molto ma non nei termini giusti a mio avviso, con questa discussione vorrei mettere le cose sotto una prospettiva differente che probabilmente getterà una nuova luce sulle vere divisioni tra destra e sinistra)

    si parla molto di calo di fiducia nei media, si parla di calo di fiducia nei corpi intermedi (come ad esempio il sindacato o le altre associazioni come le Onlus, le ONG, le Cooperative ecc)

    In America Trump combatte contro i "dishonest media" (come la CNN il NY Times, il Washington Post ecc, che lui chiama "fake news") e contro il "deep state" (che sono burocrati, non eletti, della amministrazione), questo genere di battaglia è nata ultimamente anche in diversi paesi occidentali verso i media, i burocrati (anche l'Unione Europea sta perdendo consensi perché vista come una accozzaglia di burocrati percepiti come poco interessati ai bisogni cittadini). Da noi come si diceva c'è un rigetto dei corpi intermedi, che in America è poco presente o forse assorbito in maniera diversa (l'equivalente del sindacato, ovvero le Labour Union, hanno molto meno peso dei sindacati da noi, se ne parla pochissimo così come li si parla pochissimo di ONG, Onlus ecc), gli altri fattori ovvero media e alta burocrazia sono invece molto simili nella percezione collettiva, ed è molto simile la divisione tra i cittadini rispetto alla fiducia verso queste associazioni ed istituzioni: alcuni non si fidano affatto altri sembrano fidarsi ciecamente di loro.

    Negli ultimi anni sta venendo fuori, presentato con una connotazione negativa da parte dei media e di buona parte della classe dirigente, il termine sovranismo.

    Cosa vuol dire esattamente sovranismo? Viene espresso in maniera quasi dispregiativa, però in sostanza vuol dire pensare di avere il diritto di dire la propria in tutte le questioni politiche sia locali che internazionali per quanto riguarda la propria comunità.

    Tra bambini spesso si creano delle prese in giro da parte dei più prepotenti (e più bulli) verso i più fragili molto spesso con pretesti insensati ma che assumono forza in base al modo come vengono esposti
    Provate a dire ad un bambino piccolo, additandolo e deridendolo in maniera palese una frase tipo "ahahahah guarda quello ha la testa in mezzo alle orecchie! ahahaha! Che vergogna!"
    Il bambino piccolo sentendosi additato e deriso quasi certamente inizierà a piangere, soprattutto se è fragile ed insicuro.
    Però se uno ci riflette pensa "scusate ma cosa c'è di male ad avere la testa in mezzo alle orecchie? Non ce l'abbiamo tutti, compreso il bullo che sta ridendo adesso?"
    E in effetti si.
    Il bullo avrebbe potuto dire "guarda quello ha due occhi e un naso" o qualsiasi altra frase detta in un certo modo e avrebbe ottenuto lo stesso effetto malgrado non ci sia niente di male nell'avere due occhi e un naso (non ci sarebbe niente di male comunque anche se il bimbo fosse cieco ma voglio fare capire il senso di quello che dico portando avanti un esempio paradossale)

    quindi tornando a noi, nel mio paragone i media e l'establishment accusano le persone comuni di voler essere sovraniste, ovvero di voler prendere delle decisioni contrarie a quello che i media, i corpi intermedi, e l'alta burocrazia hanno deciso essere cose giuste.

    Chi non è d'accordo con questa loro visione viene deriso e additato come "analfabeta funzionale"
    Ad ogni piè sospinto sembrano dire: "come osi decidere per te stesso, noi siamo gli esperti e quindi abbiamo ragione noi!"
    Di fatto è un comportamento col quale alcuni bullizzano altri, sui media e soprattutto sui social

    E qui c'è la prima divisione: una parte sembra che ci sia una quantità di persone che ha deciso che il carro dei vincitori è quello dell'establishment, che per loro non va messo in discussione, e dall'altra ci sono gli analfabeti funzionali ai quali bisogna togliere il diritto di voto (basti guardare alcune pagine fan molto molto popolari su FB e i discorsi relativamente al togliere il diritto di voto agli anziani proposto da Grillo e molto gradito da alcuni media particolarmente vicini all'establishment o parte di esso)

    In alcuni casi definiamo un gruppo che si considera a torto a ragione una élite e l'altro gruppo come il gruppo del popolino

    La filosofia democratica prevede il suffragio universale perché ritiene che più persone siano meno inclini a sbagliare di quanto non lo siano poche, soprattutto perché quelle poche possono essere più facilmente vittime del "gruppo pensiero", di un effetto conosciuto come la omologazione di individui al pensiero dominante del gruppo.
    Quanto più è omogeneo il gruppo tanto più c'è rischio di gruppo-pensiero. Non è una questione di numero di individui ma di omogeneità del gruppo.

    Un libro molto bello che esplora tra le altre cose gli errori endemici del gruppo-pensiero è "menzogna autoinganno illusione" di Daniel Goleman

    Chi lo conosce sa bene che Goleman è tutt'altro che un sovranista (qualunque accezione gliene si voglia dare adesso) anche perché il grosso delle sue opere risale a circa 20 anni fa se non di più, quando questi discorsi sul sovranismo non esistevano nemmeno o erano solo in fase embrionale, lui divenne famoso per un libro in particolare che si chiama "Intelligenza Emotiva". Chiunque lo conosca capirà benissimo che non aveva nei suoi libri alcun intento politico, bensì si focalizzava sul comportamento umano (materia che io trovo estremamente affascinante)

    Goleman è stato per anni uno degli intellettuali più influenti del mondo occidentale (direttamente o indirettamente), negli anni successivi abbiamo visto prendere un certo peso personaggi come Simon Sinek, Dan Ariely, Yuval Noah Harari, e infine Jordan Peterson (insieme a tanti altri ovviamente, ne cito solo alcuni di maggiore impatto ma non sono certamente gli unici).

    Tornando a noi che cosa viene fuori dal discorso complessivo? Quale è la vera divisione?
    La mia impressione è che abbiamo un gruppo di persone che credono ciecamente nell'establishment, anzi direi di più: credono che per mandare avanti e rendere operativa l'agenda politica e sociale dell'establishment sia accettabile, persino giusto mentire, esagerare e più di ogni altra cosa zittire chi non è d'accordo con loro


    Mio padre (di cui non sono ancora riuscito ad elaborare l'enorme perdita) mi raccontava una barzelletta quando ero bambino.
    Lui era il capo della sanità a Salerno, era il coordinatore sanitario della intera USL di Salerno e buona parte della provincia, laureato in medicina con diverse specializzazioni, lui mi raccontava questo: "in ospedale un giorno c'era un tizio che aveva dormito poco la notte e che quando si era fatto mattino per cercare di dormire un po' di più e non essere disturbato dalla luce si mise la coperta su a coprire completamente la testa (di solito si fa quando muore qualcuno). Proprio mentre dormiva passa il codazzo del primario, dei suoi assistenti e degli infermieri. Il primario lo vede completamente coperto e dice "morto!", il primo assistente ripete "morto!" (avrebbe mai potuto contraddire il primario?), e così tutti gli altri medici fino all'ultimo degli infermieri a ripetere a pappagallo "morto". A quel punto il paziente si sveglia e e dice "oh ma che morto e morto io stavo dormendo!" E l'ultimo degli infermieri col tono di quello che si fa forte delle parole dell'esperto dice "stai zitto tu! Ne vuoi sapere più del primario?!"

    Quello che si vede in giro è molto simile a questo.
    Pletore di gente che non sa nulla di economia ma che ripete quello che sente dire da altri presunti autorevoli e bullizza altra gente sui social
    Se volete un esempio plastico di cosa sia il cyberbullismo (o più in generale di cosa sto parlando) guardate pagine come
    - abolizione del suffragio universale (ogni giorno fanno dei veri e propri "2 minuti di odio" come nel film 1984)
    - studiare per fermare il grillino e il populista (malgrado l'alleanza con le forze politiche a loro vicine non hanno voluto cambiare nome, per ora)
    - una serie di influencer come Saverio Tommasi, Fabrizio del Prete, Daniele Cinà, Anna Rita Leonardi ecc oltre ai ben noti Saviano, Gino Strada, Selvaggia Lucarelli e a un certo numero di giornalisti molto importanti che "blastano" la gente (qualsiasi cosa voglia dire) come Enrico Mentana, Marco Travaglio e tanti altri

    il concetto è questo: loro sanno meglio di te che leggi queste parole quale è il tuo bene (aprii una discussione in merito) pertanto zitto e fa come ti viene detto "ne vuoi sapere più del primario?!"


    quindi la divisione non è più destra sinistra ma élite vs popolo, establishment vs gente comune
    la funzione dei media in tutto questo è quella di dire agli altri "non preoccupatevi, qualcuno che capisce più di voi a proposito del vostro bene sta operando nel vostro interesse. Fidatevi delle nostre analisi, dei nostri reportage, delle nostre opinioni. Siete già troppo impegnati a fare altro, lasciate che vi diciamo noi cosa pensare, che vi diciamo noi cosa è giusto e cosa è sbagliato, che vi diciamo noi quali sono le priorità, che vi diciamo noi cosa è morale e cosa è immorale, lasciate che siamo noi ad istruirvi, ad educarvi, noi lo facciamo nel vostro interesse, siete i nostri lettori, siete voi il nostro editore, siete voi il nostro datore di lavoro, fidatevi di noi..."

    se il sistema di voto è quella attuale i primi hanno qualche problema se il messaggio si rivela col tempo sbagliato.
    Quasi tutti, me compreso, abbiamo creduto che l'Unione Europea fosse una grande idea, un ideale al quale tendere, ma dopo oltre 20 anni molti di noi hanno iniziato a vedere solo una macchinosa burocrazia che ha reso la vita dei cittadini più difficile e che li ha impoveriti soprattutto di libertà di scelta e di prospettive, che finiva con l'essere un comitato che proteggeva soprattutto gli interessi di Francia e Germania e che permetteva a stati come Lussemburgo e Olanda di dare una scappatoia fiscale facile ad aziende che volessero incrementare potere e profitti ai danni del cittadino comune.
    Molti ancora adesso non la vedono così e risponderebbero "zitto tu, ne vuoi sapere più del primario?!" però, guardando i sondaggi e soprattutto i risultati elettorali, sembrano essere di volta in volta sempre meno.
    La risposta dell'establishment e dei "bravi ragazzi" che vanno sui social a bullizzare quelli che non sono d'accordo con loro è sempre più violenta e aggressiva, e chiede con sempre maggior forza la censura di chiunque non sia d'accordo accusandolo di essere sovranista, e poi razzista, fascista, omofobo ecc (loro hanno trovato una correlazione e non accettano alcuna discussione, se tu non sei d'accordo anche solo in parte devi essere cancellato.
    C'è molta gente che va sui social per insultare la gente comune o per vomitare odio contro di essi, succede anche il viceversa ovviamente e qualcuno potrebbe chiedersi se è nato prima l'uovo o la gallina.
    Tuttavia da parte di chi pretende la censura di altri con l'accusa di diffondere odio ci si aspetterebbe un comportamento pacifico e non la diffusione a propria volta di odio come avviene adesso.
    Insomma a prescindere da chi ha iniziato la spirale dell'odio è difficile non notare che le pagine e gli influencer da me citati alimentano eccome queste spirali di odio col loro comportamento e non cercano affatto di spegnere le polemiche ma anzi le alimentano (molto spesso a caccia di click).
    Che ognuno legga e se ne faccia la propria opinione.

    Questo fatto che molti tifosi dell'establishment se ne vadano in giro a bullizzare gli altri sui social (in un modo o nell'altro, per un verbo sbagliato o per qualsiasi erroe) lo ha notato persino Obama, probabilmente il punto di riferimento più fulgido della fazione pro establishment, e non l'ha descritta come una cosa di cui andare orgogliosi

    diciamolo è una cosa da stronzi, e va bene solo se si sta pensando di partecipare a una gara a chi è più stronzo per vincerla


    In questo momento l'establishment è innamorato del concetto di globalismo, attenzione non quello del mercato globale che ci permette di poter avere spezie e frutti tropicali sulla nostra tavola tutti i giorni (cosa estremamente difficile qualche secolo fa), qui parliamo di politica, parliamo di negare l'autodeterminazione dei popoli nel nome del multiculturalismo del "melting-pot" del concetto che se non esistono nazioni ne etnie non ci possono essere guerre

    il bene finale sembra essere la pace, avendo identificato l'esistenza delle nazioni e delle etnie come causa (a torto o a ragione) basta eliminare queste ultime abbattendo le frontiere, e grazie all'emigrazione di massa e al mescolamento (e all'omologazione) il rischio di guerre dovrebbe essere scongiurato.
    Il fine ultimo è questo, un nuovo concetto di umanità e di umanesimo molto simile alle parole di una canzone di John Lennon

    Secondo alcune derivazioni di questa ideologia, le guerre sono causate soprattutto dal testosterone e dalla mascolinità (la cosiddetta "toxic masculinity") che porta all'idea secondo la quale se ci fossero solo donne al comando tutto sarebbe fatto meglio e ci sarebbe la pace.
    In Italia a portare avanti queste teorie c'è una frangia estremista del femminismo visto come suprematismo femminile di cui l'esponente più importante al momento sembra essere Lilly Gruber (curiosamente ostile all'unica leader donna di un partito di un certo rilievo che è Giorgia Meloni, se vi può sembrare una contraddizione non siete i soli a pensarlo, ma tant'è)

    Altri sostengono che il problema siano i bianchi cattivi e colonizzatori, aggressivi, violenti ecc, mentre invece le altre razze sarebbero per loro natura intrinseca pacifica

    Poi ci sono i conflitti religiosi quindi da un lato si è convinti ultimamente che i cattivi siano i cristiani e che per qualche motivo gli islamici siano le vittime, verso i quali dovremmo mostrare deferenza e dimostrare la nostra buona volontà di accoglienza adottando le loro usanze, per esempio proibendo il prosciutto e gli altri derivati del maiale nelle mense scolastiche

    Un'altra fazione vede nelle disuguaglianze la ragione dei conflitti. Secondo loro nasciamo tutti uguali e quindi se non arriviamo agli stessi risultati qualcosa nella società è andato storto (e intendiamoci, le ingiustizie esistono eccome, negarle sarebbe follia). La soluzione per loro è l'omologazione di tutto e tutti, in modo che nessuno più arrivi prima e non ci siano più ragioni di invidia, come pensava di risolvere il comunismo, senza riuscirci

    qualcuna si spinge più in la nel concetto di omologazione totale degli individui in modo che non esistano più sessi

    (anche se curiosamente c'è chi dice ora i sessi sarebbe 58 o 100 non si è ben capito, ne è chiaro cosa significhino quelle catalogazioni, nemmeno i creatori di queste classificazioni sanno spiegarlo e la cosa non sembra importargli molto)

    insomma all'interno dell'establishment sembra esserci una faida, meglio avere tanti sessi o nessuno per eliminare i conflitti? Nell'attesa di scoprirlo intrecciando tutte queste problematiche è chiarissimo che c'è una categoria che comprende tutte le cose appena dette ed eliminata la quale secondo loro si risolverebbero tutti i problemi:

    il maschio bianco eterosessuale occidentale e cristiano

    curiosamente questa categoria di solito vota, e al momento, a parte una minoranza autolesionista e convinta di aver fatto chissà cosa di male negli ultimi 10000 anni, gli altri non sembrano convinti a votare per chi in un modo o nell'altro li vuole cancellare dalla faccia del pianeta pensando di risolvere tutti i problemi e se qualcuno di loro si ribella a questa visione l'ultimo infermiere della fila sui social gli dirà con disprezzo "stai zitto tu! Ne vuoi sapere più del primario?!"


    Quindi riassumendo abbiamo un conflitto tra establishment e gente comune

    per entrare nell'establishment bisogna essere dei borghesi di buona famiglia che scrivono su un qualsiasi giornale online, o che sono in qualsiasi apparato burocratico statale o della pubblica istruzione, oppure qualcuno che è disposto a seguire i dettami di queste persone (se proprio non puoi essere un giornalista di Open o Fanpage puoi sempre essere un loro devoto fan... va bene uguale, purché tu ti senta in colpa e manifesti questo tuo senso di colpa per il fatto di essere maschio, bianco, eterosessuale, cristiano ecc
    ed è facile, basta aprire una pagina fan su FB come quelle citate prima e tutti i tuoi peccati saranno condonati, per ora.

    se invece non sei disposto ad accettare che il primario ha detto che sei morto allora vuol dire che sei sovranista, fascista, razzista, omofobo, maschilista, analfabeta funzionale ecc

    per il bene supremo della vittoria di questo establishment si può mentire, propagandare una bugia (tipo che gli scienziati hanno detto che nel 2030 moriremo tutti come dice Greta e guai a contraddirla!), sdoganare l'ipocrisia (non scherzo è davvero così, l'ipocrisia aiuta il quieto vivere e quindi diminuisce i conflitti secondo loro), bullizzare gli altri sui social e accusarli di fare esattamente ciò che si sta facendo e tante altre belle cose

    e soprattutto chi non è d'accordo non dovrebbe avere diritto di voto, loro sanno meglio di te quale è il tuo bene, una oligarchia (o meglio una EPISTOCRAZIA) non eletta fatta di esperti che hanno capito tutto (sarebbe divertente mettere insieme per esempio le previsioni economiche di tutti questi esperti, ci avessero mai azzeccato una volta, ma questo non scuote la fede di chi vuole credere in loro).

    a proposito di un mondo che non ha conflitti perché non ha emozioni suggerisco il film distopico Equilibrium del 2002

    a proposito delle oligarchie tecnocratiche e formate da vere e proprie caste poco permeabili suggerisco questo libro
    https://it.wikipedia.org/wiki/L%27occhio_cosmico


    chiudo questo primo post (che poi aggiornerò col tempo) con un esempio di società senza guerre senza malattie, senza nazioni, senza conflitti tranne che in un anello dove dei giocatori su pattini a rotelle si ammazzano tra loro per mettere una biglia in un buco
    Rollerball del 1975

    sul quale avevo aperto un altro thread

    nel film in italiano c'è una traduzione sbagliata, parla di guerre corporali invece si tratta in originale di guerre corporative e si vede come questa non sia altro che una progione collettivista e costruttivista che strumentalizza le persone e non le rende libere

  2. #2
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    Predefinito Re: Il problema della intermediazione e della formazione del consenso

    Quindi riassumendo abbiamo un conflitto tra establishment e gente comune

    per entrare nell'establishment bisogna essere dei borghesi di buona famiglia che scrivono su un qualsiasi giornale online, o che sono in qualsiasi apparato burocratico statale o della pubblica istruzione, oppure qualcuno che è disposto a seguire i dettami di queste persone (se proprio non puoi essere un giornalista di Open o Fanpage puoi sempre essere un loro devoto fan... va bene uguale, purché tu ti senta in colpa e manifesti questo tuo senso di colpa per il fatto di essere maschio, bianco, eterosessuale, cristiano ecc
    ed è facile, basta aprire una pagina fan su FB come quelle citate prima e tutti i tuoi peccati saranno condonati, per ora.
    Aggiungo: il prezzo di tale "ingresso" è cresciuto moltissimo rispetto a pochi decenni fa e crescerà ancora più rapidamente.
    Già adesso non ne vale la pena.
    Hitler or Hell.

 

 

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