https://www.maurizioblondet.it/canta...-lira-funesta/
Cantami, o diva, del nero
Achille l’ira funesta…
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Cantami, o diva, del nero
Achille l’ira funesta…
Netflix include nella programmazione una robusta razione di produzioni destinate a deliziare il buonismo credulone di chi vive attento a che nessuno offenda alcun oppresso, vero o presunto.
Ha diffuso uno sceneggiato sulla guerra di Troia, evento fondante della civiltà occidentale, che è una pietra miliare nella religione del politicamente corretto.
Chiunque si aspetta di vedere il prode Achille, figlio della ninfa Teti e del mortale Peleo, re dei Mirmidoni, rappresentato come era, un giovane di fattezze europee mediterranee dai lunghi capelli ricci.
No, l’attore prescelto è nero, anzi, afroamericano, come è più à la page dire. I criteri di proporzionalità e uguaglianza, la cosiddetta “azione affermativa” per far avanzare le minoranze non potevano venir meno in ossequio alla verità storica.
Cantami, o diva, del nero Achille l’ora funesta, scriverebbe oggi Vincenzo Monti nel primo verso della celeberrima traduzione dell’Iliade. Non resta che ironizzare, nella speranza che qualcuno apra gli occhi.
l'allevamento intensivo del bestiame è una pratica incivile e vergognosa a prescindere dal riscaldamento globale. e non praticarlo più non significa essere costretti a mangiare blatte e scarafoni.
le solite mistificazioni di quel cialtrone.
i veri mediterranei non sono biondi e con gli occhi cerulei,,, nel medio oriente erano tutti ancora bruni o scuri... l'umanità ancora non erano andata a slavarsi nelle gelide terre dell'artide,,,
su questo forum è meglio non rispondere ai fessi!
se l'europa non cambia sistema conviene andarsene...altrimenti ci ridurrà come e peggio della grecia.
e poi chissà perché a interpretare Otello ci hanno sempre messo attori bianchi.