Simone Pillon rischia una condanna per diffamazione
Per aver aver detto cose «offensive e lesive della reputazione» di un'associazione LGBTQI di Perugia: la sentenza è prevista per l'11 aprile

Simone Pillon, senatore della Lega e promotore di un disegno di legge molto contestato in materia di diritto di famiglia, separazione e affido condiviso dei minori, è stato querelato per diffamazione da un’associazione LGBTQI di Perugia che si chiama Omphalos e poi rinviato a giudizio. Rischia di dover pagare una multa pari a 200 mila euro e la sentenza è attesa per giovedì 11 aprile.

I fatti per cui Pillon è stato querelato risalgono al 2014, quando in una serie di conferenze pubbliche ad Assisi, a San Marino e ad Ascoli Piceno parlò di alcuni incontri formativi tenuti dall’associazione Omphalos in un liceo di Perugia. Gli incontri di Omphalos avevano come obiettivo il bullismo contro le persone lesbiche, transessuali e omosessuali. Delle conferenze di Pillon esistono dei video.

Durante i suoi interventi, Pillon accusò l’associazione Omphalos di avere «insegnato ai ragazzi a far l’amore». E poi, rivolgendosi al pubblico, Pillon disse: «Lei sa come si fa a far l’amore? Che serve? Un maschio e…». «Una donna», aveva risposto il pubblico. E Pillon: «Lei è un bullo omofobo». Mostrando soltanto una parte del materiale dell’associazione (quella in cui comparivano coppie di due uomini e di due donne) e omettendo la parte in cui compariva una coppia eterosessuale, Pillon aveva proseguito dicendo che gli attivisti di Omphalos «hanno insegnato che per fare l’amore servono o due maschi o due femmine. Non è possibile fare diversamente». I pieghevoli dell’associazione, in realtà, informavano sull’uso corretto del preservativo maschile e femminile, non erano stati distribuiti ed erano solo a disposizione dei presenti, poiché l’incontro aveva a che fare con il bullismo.

Pillon, durante gli incontri, spiegò poi quello che definì il «lato b» del volantino – e che in realtà è un volantino a parte, in cui l’associazione spiegava le sue attività – accusando Omphalos di andare nelle scuole non solo a «omosessualizzare» gli studenti, ma anche per invitarli nella loro sede per passare dalla teoria alla pratica: cioè a fare sesso. Disse Pillon: «Poi abbiamo il welcome group, il gruppo di benvenuto dove vengono accolti i ragazzi tra i 14 e i 19 anni che hanno fatto l’assemblea d’istituto e che vogliono provare a fare sesso tra due maschi o tra due femmine e vengono felicemente accolti tra le braccia evidentemente desiderose del gruppo dell’Arcigay di Perugia».

Uno dei video degli incontri di Pillon, in seguito alla querela, è stato sequestrato dalla procura di Perugia. Il sito TPI, che ha letto le carte e seguito la vicenda, ha scritto che nel decreto si dice: «Sussiste il fumus del delitto contestato. Ed, invero, il passaggio piuttosto lungo dell’intervento di Simone Pillon ha un contenuto nel complesso offensivo e lesivo della reputazione dell’associazione Omphalos Arcigay-Arcilesbica e di conseguenza dei suoi componenti». Pillon «ha diffuso notizie non corrispondenti al vero sull’attività di informazione e di prevenzione che svolge l’associazione», attività che «risulta chiaramente da una corretta e non dolosamente distorta lettura dei volantini».

Per questi fatti, scrive sempre TPI, Pillon è stato rinviato a giudizio nel marzo del 2016. Nel giugno del 2017 il giudice ha accolto la costituzione di parte civile di Omphalos e dei suoi due presidenti. La richiesta di risarcimento danni deriva dalla somma richiesta dalle tre parti civili: 200 mila euro in totale.


https://www.ilpost.it/2019/04/09/sim...lato-omofobia/