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    Predefinito Quando l' elite si inventa il popolo contro le elite

    Quando l?élite inventa ?il popolo contro l?élite? | Federico Dezzani - Blog
    Quando l’élite inventa “il popolo contro l’élite”
    11 Febbraio 2019 da Federico Dezzani
    Twitter: @federicoDezzani
    Dalla Brexit alla nascita dei gilets jaunes in Francia, passando per l’elezione di Trump e la nascita del governo pentaleghista, il dibattito pubblico è dominato dal tema “il popolo contro l’élite”: gli stessi media avvalorano la tesi di una ribellione “nazional-popolare” contro le élite trans-nazionali ed il loro sistema socio-economico, ormai insostenibile per l’elettore medio Assodato che la storia è scritta delle élite, i leader populisti rappresentano una “nuova élite” contro la precedente? Sono “il meglio” del popolo che sfida il vecchio ordine? No, semplicemente l’élite angloamericana ha “inventato” una ribellione del popolo contro se stessa e ne ha scelto persino i capi: la funzione dei “populisti” è quella di demolire un sistema internazionale che non fa più gli interessi di chi l’ha costruito.

    E crearono i populisti a loro immagine
    Correva l’ottobre 2016: la Brexit era già cosa fatta e, di lì a poco, Donald Trump avrebbe conquistato la Casa Bianca. Uscimmo allora con un articolo dal sintomatico titolo “Populismo: quando l’oligarchia perde il controllo della democrazia”, dove anticipavamo di circa uno o due anni un tema che avrebbe poi dominato il tema politico successivo : “la rivolta del popolo contro l’élite”. Allora eravamo giovani ed inesperti e commentavamo le ombre sul muro della caverna: ricorrevamo a valide argomentazioni e brillanti spunti, ma commentavamo pur sempre ombre. A distanza di due anni, è tempo di tornare sull’argomento e correggere gli errori, tanto più che il dibattito “popolo contro élite” domina ancora la scena e sembra ingannare la maggior parte dell’opinione pubblica.

    Partiamo dai concetti validi del nostro precedente articolo: qualsiasi forma di governo (monarchico, oligarchico, democratico) si basa su un’élite e, di conseguenza, lo scontro tra diversi Stati non è nient’altro che uno scontro tra élite diverse. L’élite esprime una linea politica di medio-lungo termine, sceglie il modello di sviluppo economico, stabilisce persino ciò che è buono e bello. Il popolo si può definire come uno “strumento al servizio dell’élite”, che teoricamente avrebbe interesse al benessere delle masse non soltanto per “usarle” nello scontro contro le altre élite, ma anche per conservare il potere. Nulla vieta, infatti, che in seno al popolo si formi “una nuova élite” che, sfruttando le debolezze della precedente, si lanci alla conquista del potere: illuminanti, a questo proposito sono le “avanguardie del proletariato” di leninista memoria.

    Posto che la storia la storia è fatta dall’élite, possiamo quindi smontare (come peraltro avevamo già iniziato a fare nel 2016) la teoria del “popolo contro l’élite”: il popolo segue, l’élite avanza. La domanda successiva è: i populisti rappresentano una nuova élite, in netta opposizione a quella precedente? Si può parlare di uno scontro tra élite? I brexiters, Trump, i pentaleghisti ed i gilets jaunes sono le nuove “avanguardie del popolo”? Beh, se così fosse, se rappresentassero davvero una nuova élite, dovremmo osservare un qualche cambiamento nel loro approccio in politica estera: lungi dal fare l’interesse del popolo, le “nuove élite” sembrerebbero portare avanti la stessa politica di potenza di quelle precedenti: opposizione alla Cina, contenimento della Russia, sfida alla Germania. Tra “l’Occidente” e gli “sfidanti” non si registra nessun cambiamento, lasciando pensare che i rappresentati del popolo siano soltanto un camuffamento della vecchia élite.

    È davvero così? E, se la riposta è affermativa, perché l’élite ha dovuto camuffarsi, creando la falsa (poiché priva di qualsiasi fondamento storico) dialettica del “popolo contro l’élite”?

    Una risposta avventata ed errata sarebbe quella di affermare che l’élite ha concesso al popolo quel minimo di cambiamento necessario per tenerlo sotto controllo: dopo anni di impoverimento della classe media e di politicamente corretto, era necessario “raddrizzare” un po’ la rotta per evitare di schiantarsi contro gli scogli del malessere popolare. Niente di più errato: purtroppo i mezzi di manipolazione/repressione sono tali che l’élite avrebbe potuto proseguire indisturbata le proprie politiche. E allora perché inventare i populisti e la “guerra all’élite”? La riposta è: perché all’élite serviva distruggere l’attuale ordinamento internazionale, che non rispecchia più i suoi interessi. Ne è derivata la creazione della dialettica “popolo contro élite”, per radere al suolo ciò che la stessa élite aveva edificato negli ultimi settant’anni. I brexiters, Trump, i pentaleghisti ed i gilets jaunes sono strumenti dell’élite per archiviare “il Nuovo Ordine Mondiale” consolidatosi dopo il collasso dell’URSS nel 1991.

    Dopo il collasso dell’Unione Sovietica, l’oligarchia atlantica instaurò un sistema socio-economico, basato sulla libertà di spostamento di persone, merci e capitali, che, ideato per avvantaggiare in primis Londra e Washington, ha finito col beneficiare soprattutto Cina (tramite l’export di prodotti finiti), Germania (sempre tramite l’export di prodotti finiti) e Russia (tramite l’export di materie prime). L’élite atlantica era, in sostanza, “il garante” di un sistema internazionale dove gli altri prosperavano: il progressivo assottigliamento del vantaggio degli angloamericani sui contendenti, ha indotto l’élite atlantica a staccare la spina all’ordinamento costruito negli ultimi decenni. UE, NATO, libero scambio, organismi sovranazionali: niente si salva dalla furia distruttrice dell’élite atlantica che, per il lavoro di demolizione, si serve dei “populisti”.

    La rivolta del “popolo contro l’élite” è così, in Europa, soprattutto anti-tedesca: la Brexit, il governo pentaleghista ed i gilets jaunes mirano alla distruzione dell’Unione Europea, considerata un “moltiplicatore” della potenza tedesca. La rivolta del “popolo contro l’élite” è, negli USA, soprattutto anti-cinese: la guerra dei dazi imposta da Trump punta all’indebolimento dell’economia cinese, nella speranza che il Dragone entri in recessione. In nessun luogo, infine, il “popolo contro l’élite” si è tramutato in apertura alla Russia, prolungando l’accerchiamento economico-militare iniziato durante l’amministrazione Obama. Anzi, sembra che il “populista” Trump abbia deciso di aumentare la pressione sul colosso euroasiatico ritirando gli USA dal trattato sui missili nucleari tattici del 1987.

    Se il confronto tra le potenze marittime e quelle continentali dovesse acuirsi, nulla impedisce che l’oligarchia atlantica trasformi gli attuali populismi in fascismi/nazionalismi che, oggi come negli anni ‘30, si definirebbero come antagonisti dell’élite pluto-guidaico-massonica.

    Chiudiamo con una breve parentesi sull’Italia, l’unico grande Paese europeo storicamente carente di un’élite degna di questo nome. I piemontesi smisero di costituire l’ossatura dello Stato con la fine del periodo liberale; il fascismo affiancò ai (modesti) capitani d’industria del Nord Italia una struttura amministrativa basata sull’IRI; dal matrimonio partecipate statali-Democrazia Cristiana uscì l’ultima élite italiana, poi spazzata via da Tangentopoli. L’Italia è senza classe dirigente da circa 30 anni, tanto che la FIAT ha potuto trasferire nel 2014 sede fiscale e operativa all’estero senza sollevare nessuna protesta: impensabile per qualsiasi Paese europeo dotato di un’élite nazionale. Fa quindi ridere che in Italia proliferi il dibattito “popolo contro l’élite”: in Italia c’è solo popolo, amministrato a piacimento da un’élite che sta oltre Oceano.

    Twitter: @federicoDezzani
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    "NELLA MIA TOMBA NON OCCORRE SCRIVERE ALCUN NOME! SE DOVRO' MORIRE, LO FARO' NEL DESERTO, IN MEZZO ALLE BATTAGLIE." Ken il Guerriero, cap. 27. fumetto.

  2. #2
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    Predefinito Re: Quando l' elite si inventa il popolo contro le elite

    Analisi interessante. La maggior parte dei partiti populisti sono schifosamente liberisti e atlantisti. Penso alla Lega, a FdI, in Italia, o a partiti esteri come AfD o PVV.

    Non capisco, però, per quale ragione dovremmo essere teneri con i tedeschi, i capi dell'eurolager.
    Potere a chi lavora. No Nato. No Ue. No immigrazione di massa. No politically correct.

  3. #3
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    Predefinito Re: Quando l' elite si inventa il popolo contro le elite

    Citazione Originariamente Scritto da LupoSciolto° Visualizza Messaggio
    Analisi interessante. La maggior parte dei partiti populisti sono schifosamente liberisti e atlantisti. Penso alla Lega, a FdI, in Italia, o a partiti esteri come AfD o PVV.

    Non capisco, però, per quale ragione dovremmo essere teneri con i tedeschi, i capi dell'eurolager.
    La maggior parte dei partiti populisti sono schifosamente liberisti, atlantisti e sionisti perchè questo populismo è nato e proviene da destra, ed è cresciuto sui territori abbandonati dalla sinistra, che il populismo lo ha sempre altezzosamente schifato, specie quella liberal e ossequiosa al sistema che da molto, troppo tempo è diventata maggioritaria specialmente nell'europa occidentale, mandando a scatafascio idee, valori, ed istanze della sinistra socialista storica.
    Se ne potrà uscire solo con la nascita di un sovranismo/populismo di sinistra e con nette e chiare istanze socialiste. Sempre se non si è già fuori tempo massimo.

    Sui tedeschi sono d'accordo on te, altro che essere teneri...
    "L'odio per la propria Nazione è l'internazionalismo degli imbecilli"- Lenin
    "Solo i ricchi possono permettersi il lusso di non avere Patria."- Ledesma Ramos
    "O siamo un Popolo rivoluzionario o cesseremo di essere un popolo libero" - Niekisch

  4. #4
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    Predefinito Re: Quando l' elite si inventa il popolo contro le elite

    Citazione Originariamente Scritto da LupoSciolto° Visualizza Messaggio
    Analisi interessante. La maggior parte dei partiti populisti sono schifosamente liberisti e atlantisti. Penso alla Lega, a FdI, in Italia, o a partiti esteri come AfD o PVV.

    Non capisco, però, per quale ragione dovremmo essere teneri con i tedeschi, i capi dell'eurolager.
    Infatti secondo me Dezzani sottovaluta la forza dell'UE. In Italia per esempio il sistema bancario italiano e quindi i millemila investimenti degli imprenditori italiani dipendono dal mantenimento della "stabilità" europea, cioè sull'asse franco-tedesco, motivo per cui vedono i populisti di destra che vogliono destabilizzare questo sistema come fumo negli occhi. Vero è che i populisti di destra (Salvini, Wilders, Le Pen, Afd, Vox) sono strumenti della strategia di Trump di spazzare via il liberoscambismo e gli organismi sovranazionali. Non a caso questi sono molto più appecoronati a NATO e Israele persino dei precedenti. Faccio comunque che si sta avverando la frase di Lenin secondo cui le classi dominanti "non possono più governare come sempre han governato".
    Venezuela e Zimbabwe nei nostri cuori!

  5. #5
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    Predefinito Re: Quando l' elite si inventa il popolo contro le elite

    Le elite non sono un blocco monolitico, per quanto abbiano una serie di punti in comune.

    La guerra feroce (nonché stupida) di ampi settori dell'establishment USA contro il tromba ne è un esempio.
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  6. #6
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    Predefinito Re: Quando l' elite si inventa il popolo contro le elite

    Citazione Originariamente Scritto da Lord Attilio Visualizza Messaggio
    Infatti secondo me Dezzani sottovaluta la forza dell'UE. In Italia per esempio il sistema bancario italiano e quindi i millemila investimenti degli imprenditori italiani dipendono dal mantenimento della "stabilità" europea, cioè sull'asse franco-tedesco, motivo per cui vedono i populisti di destra che vogliono destabilizzare questo sistema come fumo negli occhi. Vero è che i populisti di destra (Salvini, Wilders, Le Pen, Afd, Vox) sono strumenti della strategia di Trump di spazzare via il liberoscambismo e gli organismi sovranazionali. Non a caso questi sono molto più appecoronati a NATO e Israele persino dei precedenti. Faccio comunque che si sta avverando la frase di Lenin secondo cui le classi dominanti "non possono più governare come sempre han governato".
    Stessa cosa mi ha scritto cireno in nazionale, all'incirca... forse che Marx non è fuori tempo come ci raccontano?
    Il senso della vita è la pizza

  7. #7
    From here to eternity
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    Predefinito Re: Quando l' elite si inventa il popolo contro le elite

    Appoggio la visione di Dezzani, sopratutto il finale sull'Italia. Ma speriamo di cavarcela in qualche modo, che l'UE (r)esista o meno.
    Il senso della vita è la pizza

  8. #8
    Rossobruno cattivone
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    Predefinito Re: Quando l' elite si inventa il popolo contro le elite

    Citazione Originariamente Scritto da Lord Attilio Visualizza Messaggio
    Infatti secondo me Dezzani sottovaluta la forza dell'UE. In Italia per esempio il sistema bancario italiano e quindi i millemila investimenti degli imprenditori italiani dipendono dal mantenimento della "stabilità" europea, cioè sull'asse franco-tedesco, motivo per cui vedono i populisti di destra che vogliono destabilizzare questo sistema come fumo negli occhi. Vero è che i populisti di destra (Salvini, Wilders, Le Pen, Afd, Vox) sono strumenti della strategia di Trump di spazzare via il liberoscambismo e gli organismi sovranazionali. Non a caso questi sono molto più appecoronati a NATO e Israele persino dei precedenti. Faccio comunque che si sta avverando la frase di Lenin secondo cui le classi dominanti "non possono più governare come sempre han governato".
    Quoto tutto. Molti populisti sono sul libro paga di Trump (in funzione anti-tedesca). Noi, però, non accettiamo lezioni, aiuti o quant'altro né dagli U$a né da Cruccolandia.
    Potere a chi lavora. No Nato. No Ue. No immigrazione di massa. No politically correct.

 

 

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