Cari amici della comunità di Pir. In questi giorni vediamo dei camiìbiamenti nel panorama politico pirriano: i finiani ormai stanno dando vita a un loro soggetto, che presumibilmente sarà alleato della coalizione di cdx alle prossime elezioni. Ciò che sta succedendo però sta oscurando un cambiamento di fatto e di non poco conto: il Pcf si sta inesorabilmente spostando a destra, seppur nato con l'obiettivo di riunire i cattolici di Pir, ma che per la sua naturale essenza, si ritroverà sempre alleato con conservatori, identitari e reazionari. Di fatto è finita la (presunta) unità politica dei cattolici su Pir, aprendo una nuova stagione in cui, i cattolici moderati, riformisti e non solo, possono ritrovare il loro orgoglio combattendo le battaglie sul lavoro, la famiglia, l'educazione, lo sviluppo e la totale promozione della persona umana in tutti i suoi aspetti. Il Movimento cristiano sociale nasce per colmare il vuoto nel panorama politico polliano: uno schieramento laico cristianamente ispirato. Il bisogno di definizioni e di formulazioni, la urgenza di "prendere posizione" di fronte alle più vive e dibattute questioni sociali ed economiche si fa ogni giorno più sentire nel campo cattolico, a mano a mano che si fa strada la convinzione che la distruttiva crisi di civiltà che andiamo attraversando trova la sua prima ragione nell'abbandono e nella negazione dei principi che il messaggio cristiano pone a fondamento della umana convivenza e dell'ordine sociale, così come del comportamento e della morale personale. Il riconoscimento di questa verità, che costituisce la più eloquente apologia del Cristianesimo, avrebbe tuttavia solo un valore negativo e di pura constatazione storica, se non fosse accompagnato da una immediata istanza e da un positivo impegno di ricerca, di ricostruzione, di affermazione di un ordine sociale che elimini e riformi gli elementi di dissoluzione, di involuzione, di incoerenza rispetto ai fini essenziali dell'uomo e della società. Per questo gli spiriti più attenti, gli animi più appassionati, fra i quali fermentano i germi di quel profondo rivolgimento sociale che batte alle porte dei tempi nuovi, guardano oggi con grande fiducia e speranza all'idea cristiana, come all'unica capace di difendere insieme le ragioni dell'uomo e quelle della comunità, le esigenze della libertà e quelle della giustizia. Le priorità sono evidenti: mettere in campo una buona politica per governare il cambiamento ed un soggetto in grado di realizzarla.