Kinnar, il quattordicesimo Akhara


Gli Akhara sono gruppi religiosi, marziali e/o spirituali, a cui appartengono la maggior parte dei guru o sadhu indiani. Tradizionalmente in numero di tredici, il Juna Akhara è il più antico e numeroso tra questi.

Da qualche anno è stato istituito il quattordicesimo ordine, denominato Kinnar Akhara, che raggruppa gli Hijra e tutte le frange del movimento LGBT indiano. La Corte Suprema ha riconosciuto il terzo genere nel 2014 e i Kinnar sono stati inglobati negli Akhara proprio dal Juna Akhara. L’RSS pur definendo innaturale la relazione tra appartenenti allo stesso sesso ha dichiarato che non deve essere criminalizzata.

I Kinnar sono esseri semi divini della mitologia indiana, presenti in tutte le religioni originate nel subcontinente indiano. Hanno aspetto metà umano e metà animale, con arti inferiori di cavallo o di uccello. Sono i cantori celesti la cui grazia incanta dei e umani.

Gli Hijra sono i transgender indiani, emarginati dalla società e trattati alla stregua dei pariah. Relegati in gruppi, a volte dediti alla prostituzione per sopravvivere, sono abili cantori, musicisti e ballerini.

Vengono spesso invitati a cantare e danzare ai matrimoni e alla nascita di bambini poiché la loro presenza e benedizione è considerata bene augurante. Gli Hijra si fanno pagare lautamente per la loro partecipazione e tutti pagano senza battere ciglio quanto richiesto per non incorrere nella loro maledizione.

Presenti nei Veda, nei Purana, nel Mahabharat e nel Ramayana, sono da Rama additati quale esempio di dedizione e fede. Quando Rama fece il discorso di commiato prima d’intraprendere l’esilio di quattordici anni, gli Hijra rimasero in quel luogo in attesa del suo ritorno.

A capo di questo Akhara, la cui sede è a Ujjain, è Laxmi Narayan Tripathi ordinata Swami sotto l’ala protettrice del Juna Akhara. Cresciuta culturalmente come Hindù, Laxmi Narayan rinnegò l’Induismo per il suo atteggiamento verso gli Hijra e abbracciò l’Islam effettuando anche il pellegrinaggio alla Mecca. Poi decise di ritornare in seno all’Induismo cercando di combattere i pregiudizi verso il loro genere e reclamando il loro diritto alla religione in cui sono nati. Dopo di lei numerosi altri Hijra sono stati ordinati Swami.

Quest’anno i Kinnar hanno partecipato per la prima volta al Kumbh prendendo parte in pompa magna al bagno più importante dell’evento, quello di Mouni Amavasya il quattro febbraio, ottenendo la consacrazione definitiva degli ortodossi e della popolazione.

Il Kinnar Akhara è la vera star di questo Kumbh. Il loro grande camp ha visto affluire milioni di devoti Hindu venuti a invocare la benedizione dei Kinnar.

Swami Laxmi Narayan Tripathi ha dichiarato: “Noi non osserviamo il celibato, siamo esseri semi divini, non santi.” Il Kinnar Akhara stabilirà un ashram a Prayagraj, ex Allahbab.

https://www.indiatoday.in/india/stor...168-2019-01-20

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https://www.ndtv.com/india-news/kinn...yagraj-1981107