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  1. #11
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    Predefinito Re: Essere di sinistra vuol dire mettere al centro gli ultimi

    Citazione Originariamente Scritto da Lord Attilio Visualizza Messaggio
    Ma va, io ho studiato il pensiero di Deleuze. E' immediatezza assoluta e violentemente contrario ad ogni sorta di dialettica, infatti disprezza Hegel fino alla paranoia. La novità di Deleuze e che invece di saldare Nietzsche con la destra reazionaria, come avviene per esempio nel futurismo o anche nella nebulosa ideologica di fascismo e nazismo, lo salda con l'anarchismo gauchista interpretandolo in maniera anti-gerarchica. Il risultato è l'accettazione dell'esistente neo-liberale, che favorisce la liberazione dei costumi, e il rifiuto di ogni mediazione istituzionale o partitica nel movimentismo (ciò avviene con Negri, che applica Deleuze alla politica).
    Deleuze, come Focault, in un certo senso era il "padrino" ideologico dei libertarian globalisti di oggi. Un libertario post-sessantottino. Al netto di questo, a lui si deve la rilettura del pensiero dionisiaco nietzscheano, che ha fatto da contraltare alle tentazioni neoconservatrici del tempo.
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  2. #12
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    Predefinito Re: Essere di sinistra vuol dire mettere al centro gli ultimi

    Citazione Originariamente Scritto da Jerome Visualizza Messaggio
    Secondo il lord io sono di destra. Pensa come sono messi.
    Rimanendo in tema, credo che tu sia abbastanza in linea con Deleuze (Guattari e pure Foucault). Io, col tempo, mi sono unpo' allontanato da quel pensiero, non per revisionismo, ma perche' se mi soffermo a ragionare sulla contemporaneità (soprattutto economica e dei costumi sessuali) credo che abbia ragione più un Michel Houellebecq, di un seguace degli strutturalisti. non me ne si voglia. Ma questo non mi rende un post-libertario.
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  3. #13
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    Predefinito Re: Essere di sinistra vuol dire mettere al centro gli ultimi

    Citazione Originariamente Scritto da Kavalerists Visualizza Messaggio
    Flamer.
    Per ora siamo pericolosamente al limite, ma ci può stare. Le bonifiche in Karelia possono attendere.
    Venezuela e Zimbabwe nei nostri cuori!

  4. #14
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    Predefinito Re: Essere di sinistra vuol dire mettere al centro gli ultimi

    Citazione Originariamente Scritto da Ticonderoga Visualizza Messaggio
    Deleuze, come Focault, in un certo senso era il "padrino" ideologico dei libertarian globalisti di oggi. Un libertario post-sessantottino. Al netto di questo, a lui si deve la rilettura del pensiero dionisiaco nietzscheano, che ha fatto da contraltare alle tentazioni neoconservatrici del tempo.
    Mah, non penso abbia contribuito più di tanto, anzi. Nell'onda lunga del Sessantotto ci sono molte pulsioni reazionarie, ma bisogna rivolgersi ai debordiani per comprenderle sul serio. Non è un caso che per esempio la deregulation sessuale produce, attraverso i paradossi ironici della dialettica, un neo-puritanesimo femminista bacchettone.
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  5. #15
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    Predefinito Re: Essere di sinistra vuol dire mettere al centro gli ultimi

    E' stata una normale reazione. Una deregulation , per ovvie conseguenze, genera una risposta veteroreazionaria (perché quelli che citi non sanno di esserlo, anzi, credono di essere rivoluzionarie). E' una conseguenza logica sul piano della dialettica.
    Motivo per cui (e là vedo il limite degli strutturalisti e degli edonisti in generale), il dionisismo dovrebbe rimanere prerogativa di pochi, in modo da poter generare sempre una tensione ribellistica e anti-conformista. Mentre la deregulation genera conformismo, proprio come quello che i libertini combattono in fasi conservatrici.
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  6. #16
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    Predefinito Re: Essere di sinistra vuol dire mettere al centro gli ultimi

    Citazione Originariamente Scritto da Ticonderoga Visualizza Messaggio
    Deleuze reazionario nietzscheano? La solita paranoia marxista sui filosofi dissociatisi da Marx e che hanno riscoperto il pensieri dionisiaco. In pratica, cosa vi differisce dai democratici cattolici?
    LA strada a senso unico dal pensiero dionisiaco alla trasformazione del proletario in un consumatore puro è di destra liberista, anche se si spaccia per il suo opposto.
    "viva il desiderio dell'uomo atomizzato, a morte le ideologie che ci vogliono appiattire" (che poi ci pensa la macchina della propaganda borghese a indirizzare verso il consumo come unico orizzonte esistenziale).
    Una Cina, una Yugoslavia, una Russia, una Corea, una Palestina, un'Irlanda. E zero USA

  7. #17
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    Predefinito Re: Essere di sinistra vuol dire mettere al centro gli ultimi

    Citazione Originariamente Scritto da amaryllide Visualizza Messaggio
    LA strada a senso unico dal pensiero dionisiaco alla trasformazione del proletario in un consumatore puro è di destra liberista, anche se si spaccia per il suo opposto.
    "viva il desiderio dell'uomo atomizzato, a morte le ideologie che ci vogliono appiattire" (che poi ci pensa la macchina della propaganda borghese a indirizzare verso il consumo come unico orizzonte esistenziale).
    E quindi nel comunismo l'uomo non consuma? Per cosa lavora? Occhio che consumare non vuol dire consumismo. Quest'ultima è un'ideologia, in seno al capitalistmo liberale sviluppista. Ma qualsiasi civiltà ha prodotto risorse
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  8. #18
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    Predefinito Re: Essere di sinistra vuol dire mettere al centro gli ultimi

    Citazione Originariamente Scritto da Ticonderoga Visualizza Messaggio
    E quindi nel comunismo l'uomo non consuma? Per cosa lavora? Occhio che consumare non vuol dire consumismo. Quest'ultima è un'ideologia, in seno al capitalistmo liberale sviluppista. Ma qualsiasi civiltà ha prodotto risorse
    Questa è una cazzata. E la puoi constatare non leggendo un comunista, ma leggendo un grande interprete del pensiero dionisiaco come Bataille nel saggio "La Sovranità", che fa una critica molto seria e pertinente di Stalin (dal suo punto di vista, ovviamente) senza tirare fuori, nella più pura tradizione anti-comunista, gulag o massacri. Alla visione antropologica di Stalin, che si basa sulla soddisfazione di ciò che è utile e bastevole all'individuo, Bataille oppone la sua nozione di dépense, di spreco e di consumo, insomma di distruzione simbolica del valore. Questa visione di Stalin ha cominciato ad essere messa in discussione da Kruschev, che ha spostato la produzione dall'industria pesante ai beni di consumo, virando verso il consumismo (in maniera piuttosto inefficiente, tra l'altro).
    Venezuela e Zimbabwe nei nostri cuori!

  9. #19
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    Predefinito Re: Essere di sinistra vuol dire mettere al centro gli ultimi

    Citazione Originariamente Scritto da Lord Attilio Visualizza Messaggio
    Questa è una cazzata. E la puoi constatare non leggendo un comunista, ma leggendo un grande interprete del pensiero dionisiaco come Bataille nel saggio "La Sovranità", che fa una critica molto seria e pertinente di Stalin (dal suo punto di vista, ovviamente) senza tirare fuori, nella più pura tradizione anti-comunista, gulag o massacri. Alla visione antropologica di Stalin, che si basa sulla soddisfazione di ciò che è utile e bastevole all'individuo, Bataille oppone la sua nozione di dépense, di spreco e di consumo, insomma di distruzione simbolica del valore. Questa visione di Stalin ha cominciato ad essere messa in discussione da Kruschev, che ha spostato la produzione dall'industria pesante ai beni di consumo, virando verso il consumismo (in maniera piuttosto inefficiente, tra l'altro).
    Le considero entrambe due visioni assurde Quella edonista porta al consumismo della società fluida, dagli anni 80 in poi. Quella di Stalin è semplicemente contraria a ogni principio vitale, poiché l'individuo ha una naturale tensione verso il trarre godimento anche dal consumo e dal possesso di risorse. Senza però che diventi una malattia mentale.
    Se devo lavorare SOLO per mangiare e pagare il riscaldamento o la luce, che cazzo di vita è? Finisco per alienarmi, esattamente come in una società consumistica, dove consumo indiscriminatamente cose inutili, ma nel contemtpo ho alienato i rapporti umani e mi ritrovo a combattere la solitudine.
    ì
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  10. #20
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    Predefinito Re: Essere di sinistra vuol dire mettere al centro gli ultimi

    Citazione Originariamente Scritto da Ticonderoga Visualizza Messaggio
    Le considero entrambe due visioni assurde Quella edonista porta al consumismo della società fluida, dagli anni 80 in poi. Quella di Stalin è semplicemente contraria a ogni principio vitale, poiché l'individuo ha una naturale tensione verso il trarre godimento anche dal consumo e dal possesso di risorse. Senza però che diventi una malattia mentale.
    Se devo lavorare SOLO per mangiare e pagare il riscaldamento o la luce, che cazzo di vita è? Finisco per alienarmi, esattamente come in una società consumistica, dove consumo indiscriminatamente cose inutili, ma nel contemtpo ho alienato i rapporti umani e mi ritrovo a combattere la solitudine.
    ì
    Che è esattamente quello che si fa nei paesi socialisti prima che prendano il potere i revisionisti e comincino ad introdurre consumismo e riforme di mercato, dato che ti si garantisce casa, sanità e scuola gratuiti però non ci sono i supermercati che buttano via le montagne di cibo immangiato.
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