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  1. #11
    SMF
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    Predefinito Re: Camera dei deputati di POL- IV seduta (XX legislatura)

    Citazione Originariamente Scritto da Hero of Sky Visualizza Messaggio
    Non entro nel merito del messaggio di Gió. Vorrei solo far notare che, per l'esponente di un partito che si richiama direttamente al cattolicesimo, avere la qualifica, che richiama alla pretesa giacobina dello Stato che educa la popolazione, di ministro dell'educazione, mi sembra una contraddizione in termini, tanto più che Gió non ha in simpatia né l'illuminismo né la rivoluzione francese. Molto più consono sarebbe ribattezzarlo ministro dell'istruzione
    Ringrazio @Hero of Sky per darmi lo spunto per un'ulteriore riflessione e per dare alcune spiegazioni.

    L'educazione delle giovani generazioni è questione cruciale per ogni Stato che si rispetti. E' un interesse di tutta la collettività. L'istruzione è una parte importante nell'educazione del singolo individuo, ma non la esaurisce. Ai giovani non si devono trasmettere esclusivamente nozioni. Devono essere aiutati nel loro percorso di crescita anche sotto il profilo morale. Per questo motivo lo Stato deve favorire e stimolare le iniziative dei corpi intermedi sia pubblici (comuni, province e regioni, ad esempio) che privati (associazioni professionali di lavoratori o di datori di lavoro, ad esempio) e delle famiglie. Chi decide di aprire una scuola o fondare un'università dev'essere aiutato dallo Stato, soprattutto se se ne mostra degno, con sgravi ed aiuti fiscali. A differenza di ciò che dice certa retorica contraria alle scuole private e/o cosiddette "paritarie", sono proprio gli ostacoli fiscali frapposti a chi apre e gestisce queste scuole a renderle frequentate da persone abbienti, seppur non esclusivamente. Proprio ai fini di un accesso sempre più libero all'istruzione e ad un'educazione conforme al diritto che hanno i genitori sui figli, è urgente che lo Stato non vessi le scuole private, parentali e confessionali. Il suo intervento dev'essere sussidiario: ciò significa che deve aiutare l'iniziativa di singoli privati, delle famiglie e dei corpi intermedi, senza imporre un monopolio legale o di fatto nell'istruzione. L'intervento dello Stato dev'essere diretto quando l'iniziativa privata, famigliare e dei gruppi sociali risulta insufficiente o difettosa. Oppure quando si tratta di promuovere istituti utili ai fini della preparazione a particolari servizi e funzioni pubbliche. Penso alle accademie militari o alle scuole preparatorie per certi funzionari pubblici. Ovviamente, lo Stato è libero di fondare proprie scuole perché è suo diritto e dovere procurare alla gioventù l'istruzione necessaria ed un'adeguata educazione. E' anche giusto che sia lo Stato a regolare e a disciplinare i modi e i termini dell'apertura di scuole di qualsiasi genere. E' doveroso da parte dello Stato vigilare che le singole scuole garantiscano ai propri studenti un livello adeguato di preparazione e che i giovani che escono dalle scuole siano pronti ad affrontare le sfide del futuro. Tuttavia, è anche assolutamente necessario che lo Stato non limiti il diritto delle famiglie a scegliere liberamente il tipo di scuola che vogliono per i propri figli. Anzi, se c'è una cosa che lo Stato deve agevolare, è un'interazione sempre più forte tra le famiglie, i figli, gli insegnanti e i dirigenti scolastici: ciascuno al proprio posto e svolgendo la propria funzione. La scuola e la famiglia devono essere sempre più intimamente connesse.
    Perché allora un Ministero per l'Educazione e non per la sola istruzione? Perché lo Stato non è educatore in senso stretto (lo Stato non trae da se stesso i principi di una sana e retta educazione), ma è educatore in senso lato: cioè vigila sul fatto che l'educazione e l'istruzione siano procurate a tutti i giovani, che nelle scuole non si insegni nulla che offenda l'amor patrio, fomenti l'odio di classe, svilisca il sentimento religioso, promuova modelli educativi che contraddicono la centralità della famiglia naturale. In questo senso (e solo in questo), lo Stato è educatore: persegue il bene comune dell'intera società a beneficio di tutti i suoi membri, che sono individui, famiglie, comunità locali, imprese, associazioni professionali e così via. Il Ministero dell'Educazione vigila sul fatto che l'educazione sia trasmessa a tutti, ma non pretende di imporre un'ideologia che si è foggiato da sé, a scapito dei diritti dei singoli e delle famiglie.
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    "Maledetto l'uomo che confida nell'uomo" (Ger 17, 5).

  2. #12
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    Predefinito Re: Camera dei deputati di POL- IV seduta (XX legislatura)

    Onorevoli colleghi, la posizione politica del PC era di opposizione politica e scontro assoluto contro questo governo illegittimo e frutto della dittatura della borghesia anche al di fuori del merito politico, ma vedo che le posizioni qui espresse sono in tale opposizione con il nostro modo di intendere le cose da rendere la nostra opposizione pienamente DI MERITO.

    Veniamo al sofista per eccellenza, ovvero con l'onorevole Ronnie, che in un temino di qualche riga di voto appena sufficiente ci consegna quelli che sembrano i deliri di un folle affetto da bipolarismo. Evidentemente le giravolte, gli atti autoritari e i massacri sociali compiuti sotto i governi di centrodestra vengono derubricati a problema finanziario, il che lì rendeva certamente costretti ad ignorare l'importante problema di collocamento internazionale dell'Italia da cui tutti questi problemi derivavano. Ora però, dopo questo momento di distrazione, il governo può finalmente riscoprirsi innamorato dell'interesse nazionale. Non certo di quello dei poveri, dei disoccupati, dei lavoratori di cui non c'è la minima traccia. In questo discorso si parli soli di paesi, insomma la politica dei re e signori. Così che ci si accorge, dopo anni di colpevole cecità, che l'imperialismo americano non ci permette di commerciare liberamente con Iran e Russia, anche se fino ad adesso sulle votazioni erano stati ben attenti a non alzare troppo la voce.

    Ma insomma, ci dice il nostro onorevole collega Ronnie, perché ci si spinge a fare la guerra a paesi composti da persone con la pelle bianca e o almeno simile, quando si trova di fronte a noi il gravissimo problema dei gialli con occhi a mandorla e del loro sistema totalitario avverso al mercato? Effettivamente, questi rischiano di mettere in discussione il nostro potere sugli uomini dalla pelle scura e i loro campi di cotone. Soluzione: porsi in ginocchio di fronte al vecchio proprietario del campo di cotone, anche se ormai è un vecchio decrepito con la pelle arancione, per implorare la sua clemenza e spingerlo ad aiutarci. Onorevoli colleghi, potrà sembrarvi folle, ma è questa l'idea di società che alberga nella testa del nostro collega Ronnie.

    Ma continuiamo a trasformare in canzonetta il minuetto che l'onorevole Ronnie ha così gentilmente composto per i palati raffinati degli uditori, ma che noi vogliamo rendere di intendimento anche per il più burbero degli idraulici. La supplica assume la forma seguente:

    1) Uscita dall'Italia niente popodimeno che dall'ONU in quanto è nostro supremo diritto diventare membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell'ONU. Insomma, qua pare che il presidente Ronnie sia sia confuso sul suo ruolo. Egli è il presidente del Consiglio Italiano, non il Presidente degli Stati Uniti. Se vuole fare il bullo a proprio piacimento, forse dovrebbe prima decidere di armarsi a dovere, altrimenti rischia seriamente di farci morire tutti dal ridere.

    2) Basta fermarsi a "negoziare con l'UE". Evidentemente l'onorevole Ronnie, che non parla di uscita dall'UE, è seriamente convinto della possibilità del governo di "cambiare l'Europa dall'interno". Anche lui ha quindi intenzione di concederci un deficit del 2,04%. Non possiamo che esserne fieri!

    3) Oltre a negoziare con l'UE e uscire dall'ONU, questo governo si ritiene di tale importanza da imporre le sue regole alla "Alleanza" Atlantica. Peccato che l'onorevole Ronnie non sappia che nel nostro paese sono presenti un centinaio di basi militari statunitensi e che la sua tanto amata Alleanza altro non è che la copertura di un'occupazione militare da parte dell'imperialismo americano. Peccato, perché portare la Russia bianca dalla nostra parte, e il Giappone pure anche se abitato da sporchi musi gialli, era una buona idea per continuare a tenere gli altri gialli e i neri nei campi di cotone. Sarà per un'altra volta.

    4) L'onorevole Ronnie ci tiene a dire che lui al libero mercato ci tiene, eh. Certo, non quando a farlo sono i gialli e i neri, che ne va del mantenimento del governo dei cotonieri. Tengono famiglia, dopotutto.... e quindi giù con le sanzioni!

    5) Finalmente il presidente Ronnie ci parla di qualcosa di concreto, l'uscita dall'euro. Evviva il nostro concreto e onorevole collega! Peccato che l'uscita rimanga ancorata alla santa e sacra stabilità dei prezzi! In pratica dall'euro comunitario ad un euro nazionale, evviva!

    6) Ci tengono a dire che le privatizzazioni selvagge già compiute non si toccano. Beh, fuori da quelle non rimane molto altro da spolpare, quindi?

    7) Il finale andante con moto. Compare il nostro grande e importante INTERESSE NAZIONALE! Con il quale ovviamente si intende l'interesse delle aziende private italiane, mentre ai poveracci pagati una miseria non verrà una lira. Ma potrano bearsi del ruolo di guida che il Messia Ronnie vuole dare al nostro paese, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

    Amen.

    Passiamo ora all'onorevole collega Cascista, e al suo stringato commento. C'è poco da dire. Due sono i punti centrali di questa. 1)Da una parte la solita tiritera che le opposizioni sono obbligate a sorbirsi ogni anno sulla lotta all'abusivismo edilizio, parole che nella nostra comprensione e nell'immensa speranza e carità cristiana ci auguriamo possano questa volta tradursi anche in fatti. 2) Dall'altro, il discorso sulle autonomie regionali e sul federalismo che il povero popolo italiano si sorbisce da decenni (e con che risultati!) probabilmente preclude a favoritismi e clientele che saranno concessi ai loro protetti locali, a cui alla fine verrà perdonato l'abuso edilizio che si voleva sanare.

    Passiamo ora al dotto escursus storico dell'onorevole Giò, che come solo il più elevato dei magister saprebbe fare ci informa della teoria aristotelica dell'unione delle famiglie, perdendosi almeno 5000 anni di studi archeologici e storiografici ma come si dice "Ipse dixit"! Dopo questa lectio magistralis, il nostro si accorge di un fatto assolutamente grave per una società sana e imperniata sui valori della famiglia. Ovvero che, nonostante gli anni e anni del suo magistero illuminato, non si fanno più figli! Come è potuto accadere una simile cosa? Come abbiamo fatto ad essere così ciechi di fronte al pericolo? Ovviamente, l'onorevole collega, dopo un'iniziale spaesamento è subito tornato in se'. Ma certo, è colpa del capitalismo "apolide" e del consumo edonistico! La santa proprietà privata e la famiglia non centrano niente. Anzi, bisognerebbe dire le famiglie, anche se non sono tante di numero. 10 famiglie. Ovvero quelle che più o meno possiedono metà della ricchezza mondiale. Di queste, magari c'è una che sicuramente è colpevole per il nostro, quella del perfido Soros, ma le altre sono innocenti e candide. E allora dove starebbe il problema? Ma certo! Il problema è che bisogna tornare al buon vecchio capitalismo sano, dove il padre padrone è proprietario dei figli e delle donne. Come hanno fatto i nostri a credere, insieme ai "giacobini" e ai "marxisti culturali" che la famiglia fosse un residuo da abbattere? Certo, verrebbe dire che sono una banda di scemi vedendo tutte le volte che sbagliano. Ma, vedete colleghi, loro fanno auto-critica e riconoscono i loro errori. Certo, noi giacobini marxisti culturali ogni tanto ci limitiamo a far loro presente sotto voce che il problema forse è che nel capitalismo l'insicurezza economica non consente di costruire una famiglia, ma cosa volete che ne capiamo noi, che ci nutriamo di bambini. Per tanto auguriamo al collega Giò buona fortuna nella sua costruzione di un capitalismo sano e che difenda i valori occidentali della moralità e del buon costume. Purtroppo noi, per il nostro cieco e stolto marxismo culturale, non possiamo seguirli...

    Pertanto, nonostante la grandezza e l'ambizione di questo titanico programma di governo, siamo costretti nostro malgrado, per la nostra parzialità, a votare contro. Che il buon Dio possa perdonarci!
    Venezuela e Zimbabwe nei nostri cuori!

  3. #13
    Fiamma dell'Occidente
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    Predefinito Re: Camera dei deputati di POL- IV seduta (XX legislatura)

    Scusate, essendo seduta politica e non tecnica non dovremmo spostarla sul nazionale come da prassi?
    Sicuramente i forumisti apprezzeranno il dibattito di livello che si sta sviluppando.
    Potreste intitolarla “seduta per la fiducia al governo Ronnie”.


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    _
    P R I M O_M I N I S T R O_D I _P O L
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    Presidente di Progetto Liberale

  4. #14
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    Predefinito Re: Camera dei deputati di POL- IV seduta (XX legislatura)

    Citazione Originariamente Scritto da RibelleInEsilio Visualizza Messaggio
    Buongiorno a tutti i colleghi. Personalmente ritengo necessario discutere sui capi I, III e IV
    Prego chieda pure @Ribelle in esilio
    Quali sono le sue specifiche osservazioni e domande?

  5. #15
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    Predefinito Re: Camera dei deputati di POL- IV seduta (XX legislatura)

    Citazione Originariamente Scritto da Lord Attilio Visualizza Messaggio

    Passiamo ora all'onorevole collega Cascista, e al suo stringato commento. C'è poco da dire. Due sono i punti centrali di questa. 1)Da una parte la solita tiritera che le opposizioni sono obbligate a sorbirsi ogni anno sulla lotta all'abusivismo edilizio, parole che nella nostra comprensione e nell'immensa speranza e carità cristiana ci auguriamo possano questa volta tradursi anche in fatti. 2) Dall'altro, il discorso sulle autonomie regionali e sul federalismo che il povero popolo italiano si sorbisce da decenni (e con che risultati!) probabilmente preclude a favoritismi e clientele che saranno concessi ai loro protetti locali, a cui alla fine verrà perdonato l'abuso edilizio che si voleva sanare.
    Sul primo punto le rispondo che la lotta all'abusivismo per noi non è una vuota promessa e per provarlo la invito a leggere con attenzione le precedenti leggi contro l'abusivismo edilizio (ben piu severe di quelle attuali della legislazione italiana) da noi proposte che in passato il parlamento virtuale ha approvato (vada al post 36 di questo thread https://forum.termometropolitico.it/...provate-5.html )
    Sul secondo punto le dico che il tipo di federalismo a cui penso anche se molto ampio deve però avere alcuni limiti minimi uno dei quali è proprio il divieto rigoroso (per regioni e comuni) di prevedere sanatorie edilizie in deroga a rigidi criteri generali sulla tutela del paesaggio e dell'ambiente previsti da leggi nazionali
    Ultima modifica di C@scista; 17-12-18 alle 17:07

  6. #16
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    Predefinito Re: I riunione della Camera Alta (XX legislatura)

    Chiedo a questo punto al presidente della Camera @Traiano se preferisce far continuare il dibattito o se invece ritiene esaurito il dibattito e ritiene di stabilere uno (o a scelta due giorni) ai deputati per esprimere le loro dichiarazioni a favore o contro la fiucia al governo Ronnie prima di passare al voto
    Ultima modifica di C@scista; 18-12-18 alle 12:05

  7. #17
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    Predefinito Re: I riunione della Camera Alta (XX legislatura)

    Citazione Originariamente Scritto da C@scista Visualizza Messaggio
    Chiedo a questo punto al presidente della Camera @Traiano se preferisce far continuare il dibattito o se invece ritiene esaurito il dibattito e ritiene di stabilere uno (o a scelta due giorni) ai deputati per esprimere le loro dichiarazioni a favore o contro la fiucia al governo Ronnie prima di passare al voto
    Io personalmente, da deputato, ho già espresso il mio parere. Opposizione senza se e senza ma, aggiungendo di votare NO anche a qualche piccola briciola che potrebbe sembrare in accordo, in generale, con le idee politiche delle opposizioni. Invece appunto io dico no, anche a quelle, se ci saranno.

    Detto questo, credo che si può chiudere qui la fase di dibattito e passare al voto di fiducia. @C@scista
    DUX SUCKS
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    Se non ti rispondo è probabile che sei in ignore list e/o sei troppo beota. STACCE.

  8. #18
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    Predefinito Re: I riunione della Camera Alta (XX legislatura)

    Citazione Originariamente Scritto da Traiano Visualizza Messaggio
    Io personalmente, da deputato, ho già espresso il mio parere. Opposizione senza se e senza ma, aggiungendo di votare NO anche a qualche piccola briciola che potrebbe sembrare in accordo, in generale, con le idee politiche delle opposizioni. Invece appunto io dico no, anche a quelle, se ci saranno.

    Detto questo, credo che si può chiudere qui la fase di dibattito e passare al voto di fiducia. @C@scista
    Si ma c'è un problema presidente @Traiano
    Domani scatta la legge sulla pausa istituzionale fino al giorno 9 gennaio per cui riterrei piu opportuno far partire la votazione dal 10 gennaio (se la facessimo partire oggi domani dovremmo interromperla)

    Citazione Originariamente Scritto da Supermario Visualizza Messaggio
    Legge n.4 della Camera - DDL Ronnie sulla regolazione delle pause istituzionali


    Articolo unico

    1. Ogni termine temporale previsto da fonti del diritto pubblico polliano sospende di diritto il suo decorso alle date del 20 dicembre e del 30 luglio per riprenderlo rispettivamente alle date del 10 gennaio e del 1 settembre.

    2. Se un atto giuridico viene compiuto in un periodo di pausa istituzionale, i termini relativi allo stesso iniziano a decorrere al termine della pausa, ed esso acquista priorità d'efficacia rispetto ad altri secondo la data di presentazione nel periodo di pausa che lo veda precederli.

    3. Non sono mai sospesi quei termini che riguardino la maturazione dell'anzianità forumistica minima per l'esercizio di un diritto individuale previsto dall'ordinamento o che siano previsti da accordi di carattere privato quali ad esempio gli statuti di partiti, associazioni o aziende virtuali.





    Firmato:

    Supermario

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  9. #19
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    Predefinito Re: I riunione della Camera Alta (XX legislatura)

    Citazione Originariamente Scritto da C@scista Visualizza Messaggio
    Si ma c'è un problema presidente @Traiano
    Domani scatta la legge sulla pausa istituzionale fino al giorno 9 gennaio per cui riterrei piu opportuno far partire la votazione dal 10 gennaio (se la facessimo partire oggi domani dovremmo interromperla)
    per me va bene
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    Se non ti rispondo è probabile che sei in ignore list e/o sei troppo beota. STACCE.

  10. #20
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    Predefinito Re: Camera dei deputati di POL- IV seduta (XX legislatura)

    Citazione Originariamente Scritto da Lord Attilio Visualizza Messaggio
    Onorevoli colleghi, la posizione politica del PC era di opposizione politica e scontro assoluto contro questo governo illegittimo e frutto della dittatura della borghesia anche al di fuori del merito politico, ma vedo che le posizioni qui espresse sono in tale opposizione con il nostro modo di intendere le cose da rendere la nostra opposizione pienamente DI MERITO.

    Veniamo al sofista per eccellenza, ovvero con l'onorevole Ronnie, che in un temino di qualche riga di voto appena sufficiente ci consegna quelli che sembrano i deliri di un folle affetto da bipolarismo. Evidentemente le giravolte, gli atti autoritari e i massacri sociali compiuti sotto i governi di centrodestra vengono derubricati a problema finanziario, il che lì rendeva certamente costretti ad ignorare l'importante problema di collocamento internazionale dell'Italia da cui tutti questi problemi derivavano. Ora però, dopo questo momento di distrazione, il governo può finalmente riscoprirsi innamorato dell'interesse nazionale. Non certo di quello dei poveri, dei disoccupati, dei lavoratori di cui non c'è la minima traccia. In questo discorso si parli soli di paesi, insomma la politica dei re e signori. Così che ci si accorge, dopo anni di colpevole cecità, che l'imperialismo americano non ci permette di commerciare liberamente con Iran e Russia, anche se fino ad adesso sulle votazioni erano stati ben attenti a non alzare troppo la voce.

    Ma insomma, ci dice il nostro onorevole collega Ronnie, perché ci si spinge a fare la guerra a paesi composti da persone con la pelle bianca e o almeno simile, quando si trova di fronte a noi il gravissimo problema dei gialli con occhi a mandorla e del loro sistema totalitario avverso al mercato? Effettivamente, questi rischiano di mettere in discussione il nostro potere sugli uomini dalla pelle scura e i loro campi di cotone. Soluzione: porsi in ginocchio di fronte al vecchio proprietario del campo di cotone, anche se ormai è un vecchio decrepito con la pelle arancione, per implorare la sua clemenza e spingerlo ad aiutarci. Onorevoli colleghi, potrà sembrarvi folle, ma è questa l'idea di società che alberga nella testa del nostro collega Ronnie.

    Ma continuiamo a trasformare in canzonetta il minuetto che l'onorevole Ronnie ha così gentilmente composto per i palati raffinati degli uditori, ma che noi vogliamo rendere di intendimento anche per il più burbero degli idraulici. La supplica assume la forma seguente:

    1) Uscita dall'Italia niente popodimeno che dall'ONU in quanto è nostro supremo diritto diventare membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell'ONU. Insomma, qua pare che il presidente Ronnie sia sia confuso sul suo ruolo. Egli è il presidente del Consiglio Italiano, non il Presidente degli Stati Uniti. Se vuole fare il bullo a proprio piacimento, forse dovrebbe prima decidere di armarsi a dovere, altrimenti rischia seriamente di farci morire tutti dal ridere.

    2) Basta fermarsi a "negoziare con l'UE". Evidentemente l'onorevole Ronnie, che non parla di uscita dall'UE, è seriamente convinto della possibilità del governo di "cambiare l'Europa dall'interno". Anche lui ha quindi intenzione di concederci un deficit del 2,04%. Non possiamo che esserne fieri!

    3) Oltre a negoziare con l'UE e uscire dall'ONU, questo governo si ritiene di tale importanza da imporre le sue regole alla "Alleanza" Atlantica. Peccato che l'onorevole Ronnie non sappia che nel nostro paese sono presenti un centinaio di basi militari statunitensi e che la sua tanto amata Alleanza altro non è che la copertura di un'occupazione militare da parte dell'imperialismo americano. Peccato, perché portare la Russia bianca dalla nostra parte, e il Giappone pure anche se abitato da sporchi musi gialli, era una buona idea per continuare a tenere gli altri gialli e i neri nei campi di cotone. Sarà per un'altra volta.

    4) L'onorevole Ronnie ci tiene a dire che lui al libero mercato ci tiene, eh. Certo, non quando a farlo sono i gialli e i neri, che ne va del mantenimento del governo dei cotonieri. Tengono famiglia, dopotutto.... e quindi giù con le sanzioni!

    5) Finalmente il presidente Ronnie ci parla di qualcosa di concreto, l'uscita dall'euro. Evviva il nostro concreto e onorevole collega! Peccato che l'uscita rimanga ancorata alla santa e sacra stabilità dei prezzi! In pratica dall'euro comunitario ad un euro nazionale, evviva!

    6) Ci tengono a dire che le privatizzazioni selvagge già compiute non si toccano. Beh, fuori da quelle non rimane molto altro da spolpare, quindi?

    7) Il finale andante con moto. Compare il nostro grande e importante INTERESSE NAZIONALE! Con il quale ovviamente si intende l'interesse delle aziende private italiane, mentre ai poveracci pagati una miseria non verrà una lira. Ma potrano bearsi del ruolo di guida che il Messia Ronnie vuole dare al nostro paese, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

    Amen.

    Passiamo ora all'onorevole collega Cascista, e al suo stringato commento. C'è poco da dire. Due sono i punti centrali di questa. 1)Da una parte la solita tiritera che le opposizioni sono obbligate a sorbirsi ogni anno sulla lotta all'abusivismo edilizio, parole che nella nostra comprensione e nell'immensa speranza e carità cristiana ci auguriamo possano questa volta tradursi anche in fatti. 2) Dall'altro, il discorso sulle autonomie regionali e sul federalismo che il povero popolo italiano si sorbisce da decenni (e con che risultati!) probabilmente preclude a favoritismi e clientele che saranno concessi ai loro protetti locali, a cui alla fine verrà perdonato l'abuso edilizio che si voleva sanare.

    Passiamo ora al dotto escursus storico dell'onorevole Giò, che come solo il più elevato dei magister saprebbe fare ci informa della teoria aristotelica dell'unione delle famiglie, perdendosi almeno 5000 anni di studi archeologici e storiografici ma come si dice "Ipse dixit"! Dopo questa lectio magistralis, il nostro si accorge di un fatto assolutamente grave per una società sana e imperniata sui valori della famiglia. Ovvero che, nonostante gli anni e anni del suo magistero illuminato, non si fanno più figli! Come è potuto accadere una simile cosa? Come abbiamo fatto ad essere così ciechi di fronte al pericolo? Ovviamente, l'onorevole collega, dopo un'iniziale spaesamento è subito tornato in se'. Ma certo, è colpa del capitalismo "apolide" e del consumo edonistico! La santa proprietà privata e la famiglia non centrano niente. Anzi, bisognerebbe dire le famiglie, anche se non sono tante di numero. 10 famiglie. Ovvero quelle che più o meno possiedono metà della ricchezza mondiale. Di queste, magari c'è una che sicuramente è colpevole per il nostro, quella del perfido Soros, ma le altre sono innocenti e candide. E allora dove starebbe il problema? Ma certo! Il problema è che bisogna tornare al buon vecchio capitalismo sano, dove il padre padrone è proprietario dei figli e delle donne. Come hanno fatto i nostri a credere, insieme ai "giacobini" e ai "marxisti culturali" che la famiglia fosse un residuo da abbattere? Certo, verrebbe dire che sono una banda di scemi vedendo tutte le volte che sbagliano. Ma, vedete colleghi, loro fanno auto-critica e riconoscono i loro errori. Certo, noi giacobini marxisti culturali ogni tanto ci limitiamo a far loro presente sotto voce che il problema forse è che nel capitalismo l'insicurezza economica non consente di costruire una famiglia, ma cosa volete che ne capiamo noi, che ci nutriamo di bambini. Per tanto auguriamo al collega Giò buona fortuna nella sua costruzione di un capitalismo sano e che difenda i valori occidentali della moralità e del buon costume. Purtroppo noi, per il nostro cieco e stolto marxismo culturale, non possiamo seguirli...

    Pertanto, nonostante la grandezza e l'ambizione di questo titanico programma di governo, siamo costretti nostro malgrado, per la nostra parzialità, a votare contro. Che il buon Dio possa perdonarci!
    Stupisce che l'on. @Lord Attilio, che certamente nel "fronte sinistro" e comunista in particolare è fra i meno sprovveduti e tra i più preparati, non si accorga del colossale "non sequitur" presente nella sua argomentazione. Il fatto che ci siano "dinastie" di capitalisti rapaci e di speculatori senza scrupoli - non solo Soros, ovviamente - non ha alcuna rilevanza sull'istituto della famiglia. Anzi, sono proprio quelle "dinastie" a contribuire ampiamente al disfacimento morale, culturale e sociale della famiglia naturale fondata sul matrimonio fra individui di sesso diverso e alla sua oppressione sul piano fiscale e lavorativo. Sarà forse un caso che il governo Monti, voluto dal sinedrio mondialista internazionale e da quella sua appendice chiamata Unione Europea, è stato quello che, all'insegna di politiche economiche totalmente miopi, ha contribuito a rendere considerevolmente più debole il potere d'acquisto delle famiglie italiane? Sarà un caso se le abitazioni degli italiani sono state tassate ignobilmente proprio da un governo del genere? Ovviamente, no. E' curioso, ma non troppo, vedere che l'accanimento verso la piccola e media proprietà privata sia congiuntamente portato avanti sia da oligarchi e plutocrati che da forze sovversive imbevute di demagogia rossa.
    Veniamo poi a quello che forse è il punto nodale della replica al mio intervento: il problema è il capitalismo in quanto tale o una particolare forma di capitalismo? Una domanda del genere è annosa e, per taluni versi, speciosa. Il sistema capitalista odierno è profondamente guasto. Su questo nessun dubbio è ammesso perché è la realtà dei fatti a dircelo. Tuttavia, resta un problema di fondo: che cosa intendiamo per capitalismo? Se per capitalismo intendiamo un regime economico che prevede la proprietà privata dei mezzi di produzione e l'esistenza di due fattori della produzione, cioè capitale e lavoro, non vedo quale possa essere il problema. Il comunismo novecentesco del passato ha indubbiamente avuto ragione, pur muovendo da presupposti ideologici totalmente erronei o quasi, ad additare in termini negativi lo sfruttamento schiavistico, soprattutto su scala industriale, dei più deboli e dei lavoratori da parte di gente senza scrupoli. Ma ciò su cui ha avuto indubbiamente torto è stato volere buttare via il bambino con l'acqua sporca a tutti i costi. Ed il rimedio che ha proposto che cos'è stato, quando si è tradotto nel concreto? Un capitalismo di Stato rapace e totalitario, non troppo diverso nel produrre squilibri e miseria dal capitalismo degenere precedentemente additato. E' inutile fare dell'ironia quando si parla di un "capitalismo sano" perché è follia mettere sullo stesso piano lo speculatore finanziario Soros o il fu Gianni Agnelli della situazione con il piccolo artigiano od il commerciante. Cosa che invece fa il comunismo, con il suo collettivismo totalitario, che per renderci tutti uguali forzatamente ci vuol tutti livellare verso il basso, non molto diversamente da quei politicanti e da quei burocrati che oggi siedono a Bruxelles e a Strasburgo.
    Credere - Pregare - Obbedire - Vincere

    "Maledetto l'uomo che confida nell'uomo" (Ger 17, 5).

 

 
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