A Corleone un candidato sindaco (andatevi a cercare voi di che partito) si fa fotografare accanto a uno dei nipoti di Provenzano e lancia la campagna "Sì al dialogo con i parenti dei boss". Una roba da brividi. Non molto tempo fa il capo politico del partito di quel candidato (andatevi a cercare di chi parliamo, ma suppongo abbiate capito), venendo a fare campagna elettorale in Sicilia si era spinto a fare dichiarazioni deliranti pur di raccattare qualche voto: "La mafia in Sicilia non esiste più, è al nord. La mafia aveva una sua morale. I partiti sono peggio della mafia".
Corleone è un paesino di 11mila abitanti, i parenti di storici boss della mafia sono parecchi (Riina, Provenzano, Liggio, Bagarella, Lo Bue, ecc. ecc. ecc.), per non parlare di amici e simpatizzanti. Tutti si conoscono tra loro a Corleone. E in questo paesino che ha visto nascerere, crescere e salire al potere, alcuni tra i boss più sanguinari e pericolosi di sempre, si vota in questo periodo perchè il comune è stato commissariato, ovviamente per infiltrazioni mafiose (ma che strano). Quale miglior modo di ripartire per un comune commissariato per mafia se non attraverso un candidato sindaco che lancia un appello al dialogo coi parenti dei boss? Come si fa ad arrivare a tanto?