Ansa POL 27/09/2018 PIR CITY -
intervista elettorale al capo del governo uscente Flaviogiulio candidato al parlamento virtuale del Partito Cristiano delle Famiglie


Citazione Originariamente Scritto da Flaviogiulio Visualizza Messaggio
1) Buongiorno Flaviogiulio lei è stato in questa legislatura ormai conclusa anche presidente del Consiglio . Che giudizio dà del suo governo?
Direi buono. Le proposte non sono mancate, anche se purtroppo un aumento imprevisto, e purtroppo non temporaneo, dei miei ritmi di lavoro mi ha costretto ha ridurre di molto i miei interventi sul forum e questo ha inciso sulla mia attività di Primo Ministro.

2) Qual è la sua valutazione politica dei vari disegni di legge e delle Mozioni che sono stati approvati in questa legislatura alla Camera di POL? Ha qualche rimpianto?
Ho il rimpianto di non aver potuto presentare, per il motivo di cui ho appena detto, una proposta sul numero chiuso dei paesi da cui accettare richiedenti asilo. Per il resto, Le mozioni approvate mi paiono ispirate da un sano buonsenso, ovviamente in una tendenziale ottica di centro-destra.

3) Qual è la mozione passata alla Camera di cui è invece piu soddisfatto.
Quella sulle infrastrutture, forse perché mi ero occupato della materia nella passata legislatura.

4)Qual è la mozione di cui è meno soddisfatto?
Anche se non riguardò l’attività del mio governo, quella sulla Catalogna mi sembrò un compromesso… un po’ troppo spinto, se così si può dire. La decisione del Presidente Ronnie di non firmarla, mi trovò completamente d’accordo.

5) Quali sono i politici a cui si ispira nella politica italiana (ammesso e non concesso ce ne siano)?Ed in quella internazionale?
Salvini è stato indubbiamente molto abile nell’indirizzare il vento sovranista nelle vele di un partito che fino a tempi recenti aveva un’identità piuttosto diversa. Quest’abilità politica non basta a rendermelo il politico ideale, credo tuttavia che attualmente tutti quelli che lottano contro il multiculturalismo e avversano i soffocanti dogmi Ue non possano non sostenerlo. Il nemico che si combatte non ci consente di spaccare il capello in quattro. Al livello internazionale, credo che, in questa nostra epoca, l’unica figura degna della qualifica di statista sia quella di Putin, anche se la Russia, sia materialmente che culturalmente è molto diversa da noi, per cui come modello può ispirare, ma fino ad un certo punto.

6) Qual è la sua valutazione sul risultato delle elezioni italiane del 5 marzo 2018?
Assolutamente positiva. Nel loro complesso i partiti pro-Ue sono ridotti ad un terzo dell’elettorato e questo è un dato storico, di cui non posso che gioire. Ho apprezzato meno che il fronte avverso sia dominato dal quasi 33% del m5s, ma il fatto che si sia evitato un nuovo governo prono ai diktat di Bruxelles e della grande finanza internazionale è essenziale.

7) come valuta questo nuovo governo gialloverde (grillino leghista) e come valuta le opposizioni a questo governo.. Complessivamente bene il governo, per i motivi che ho appena detto, anche se resto convinto che l’orizzonte dell’alleanza giallo-verde rimanga al massimo di medio periodo. Le opposizioni direi che si trovino una crisi ormai irreversibile. La sinistra, resta tenacemente avvinghiata ai dogmi europeisti e immigrazionisti che l’hanno portata nel baratro e questo non aiuterà di certo una sua ripresa. Berlusconi è ormai da un pezzo sul viale del tramonto e limita le sue sortite di disturbo alla difesa dei suoi interessi personali. In questo quadro desolante, non riesco ad immaginare quali siano i possibili orizzonti di ripresa per le forze di opposizione.

8) Come valuta separatamente e dal suo punto di vista i partiti (Partito comunista e PSDL) che si presentano contro il PCF alle elezioni del 29 settembre?
Dal primo mi divide praticamente tutto, salvo l’antipatia per la grande finanza, nel programma del secondo ho letto invece più di un punto che posso senz’altro condividere, anche se la loro impostazione laicista resta una insormontabile barriera divisiva.

9) Cosa ne pensa della decisione di Lista progressista di non presentarsi alle elezioni di POl?
Confesso di non conoscere bene le motivazioni precise che li hanno spinti a questa decisione, che tuttavia mi pare abbastanza in linea con quella della sinistra nazionale. Loro sono quelli che hanno ragione, nessun ripensamento o autocritica, piuttosto non giocano.