Ansa POL 19/09/2018 PIR CITY -
Il Partito Socialista Democratico dei Lavoratori si presenta alle elezioni candidando Traiano alla Presidenza ed alla Vicepresidenza Kavalerists





Il Partito Socialista Democratico dei Lavoratori "scende in campo" per la sfida delle elzioni di POL del 29 settembre 2018 presentandosi da solo e senza coalizione con la propria lista elettorale (puntando sul fatto che la nuova legge elettorale ultraproporzionale e senza premio di maggioranza non rende piu necessario il ricorso alle coalizioni ) candidando alla presidenza di POL Traiano alla Presidenza (Un attivo deputato dell' opposizione in questa legislatura che per la prima volta punta alla presidenza di POL) ed alla Vicepresidenza Kavalerists
Il PSDL si presenta con il seguente programma elettorale




Questi, in sintesi, gli obiettivi e le idee per cui ci batteremo, questo
IL NOSTRO PROGRAMMA ELETTORALE:

POLITICHE FISCALI ED ECONOMICHE

1) Inasprimento delle pene per i reati di evasione fiscale.
2) Nazionalizzazione della Banca d'Italia.
3) Nazionalizzazione di tutti gli enti speculativi.
4) Confisca nei casi più gravi di corruzione della PA.
5) Fine di ogni privilegio fiscale della Chiesa Cattolica e di tutte le istituzioni religiose.
6) Sostanziali limitazioni e tasse alle aziende e multinazionali che sfruttano i lavoratori limitando la concorrenza e creando situazioni di monopolio.

LAVORO

1) Salvaguardia dei diritti del Lavoratore, messa fuori legge di tutte le forme di caporalato.
2) Piani di cooperazione scuola-azienda per l'inserimento del giovane fuori dalla logica degli stage e tirocini non retribuiti.
3) Paga chi sbaglia, non i lavoratori. Intervento statale nei casi di fallimento, socializzazione degli utili se il lavoratore acconsente.
4) Lotta senza quartiere a qualsiasi forma di lavoro in nero e/o sfruttamento.
5) Tassazione verso tutte le aziende che trasferiscono all'estero.

INDUSTRIA

1) Piano di sviluppo per la salvaguardia dell'industria italiana.
2) Nazionalizzazione dei soggetti industriali d'interesse nazionale.
3) Ridiscussione delle priorità industriali italiane per bilanciare sviluppo e sostenibilità ambientale.

WELFARE

1) Piano di investimento sulle politiche sociali per la maternità, aumento del bonus sul secondo figlio, leggi a favore dell'assistenza della madre e del padre.
2) Politiche d'integrazione verticale tra pubblica amministrazione e privati sociali, cooperative, volontariato.
3) Casa come indiscutibile diritto del cittadino, politiche volte all'assistenza sociale sull'acquisto della prima casa.
4) Pensionamento progressivo e in conformità alle mansioni svolte dal lavoratore.
5) Meno flessibilità per l'accertamento dell'invalidità (falsi invalidi), aumento del pensionamento per i casi di invalidità grave.
6) Istituzione di un Fondo

ISTRUZIONE

1) Riforma della scuola pubblica, taglio del personale non docente in eccesso. A 14 anni è difficile essere certi del proprio futuro: riforma della scuola media, ampliamento a 5 anni della Scuola media inferiore e a 3 della Scuola media superiore.
2) Gratuità dell'insegnamento e della scuola.
3) Limitazioni al privato e alle scuole "pay to graduate", politiche per la meritocrazia scolastica.
4) Ampliamento degli istituti tecnici, troppo pochi in Italia.
5) Forti limitazioni alle facoltà/specchietto dove l'inserimento nel mondo del lavoro è pressochè nullo.
6) Stop ai cervelli in fuga, più fondi a ricerca e sviluppo.
7) Abolizione dell'ora di religione. Gli istituti possono decidere in autonomia su quale ora assegnare tra le materie presenti. L’adesione del singolo studente è facoltativa.

SANITA'

1) Nazionalizzazione del settori farmaceutici di rilevanza.
2) Abolizione di ogni ticket e di ogni forma di privatizzazione.
3) Assistenza al disabile garantita.

DIFESA E SICUREZZA

1) Diminuzione del personale militare in eccesso, investimenti mirati su tecnologie militari non obsolete, taglio completo agli sprechi a favore dei produttori di armamenti.
2) Città e confini sicuri. Aumento dell'efficienza della polizia interna, dei dipartimenti antimafia, guardia costiera. Taglio di tutto il personale in eccesso della Forestale e della GdF.
3) Stop al nepotismo e democratizzazione delle FF.AA e FF.OO tramite istituzione di organi di supervisione popolare.
4) Certezza della pena, opposizione a qualsiasi forma di scarcerazione per i reati più gravi, aumento degli spazi e delle strutture carcerarie.
5) Ergastolo senza condizioni per qualsiasi forma di affiliazione criminale, specialmente di stampo mafioso, pedofilia, attentati contro la sicurezza nazionale e per alto tradimento.
6) Militarizzazione delle zone di mafia.

IMMIGRAZIONE

In estrema sintesi : “metodo Australia”.
1) Capillare controllo e selezione in entrata.
2) Visti di soggiorno temporanei, espulsione e rimpatrio coatto per chi entra o cerca di entrare clandestinamente in Italia.
3) Blocco totale dei flussi migratori nei periodi di crisi ed in ogni altra situazione di insostenibilità economica.
4) Tolleranza zero verso chi commette reati e chi pretende di stare in Italia per vivere di espedienti, crimine, o accattonaggio.
5) Espulsione dal territorio italiano, e divieto di attracco in tutti i porti italiani per le loro navi, per tutte le ONG non autorizzate e coinvolte nel traffico e nell’importazione illegale di clandestini sul suolo nazionale.

POLITICA ESTERA


1) Fine/ridiscussione di tutti i trattati che penalizzano l'Italia dal punto di vista della sovranità nazionale.
2) Basta morti per le guerre altrui. Ritiro immediato di tutto il personale combattente dalle missioni estere, in conformità con l'art. 11 della Costituzione.
3) Politiche di assistenza e cooperazione coi paesi mediterranei in particolar modo con la Libia.
4) Opposizione a qualsiasi forma d'intervento militare se non quando espressamente richiesto dal paese ospitante e quando i cittadini, gli interessi e la sovranità nazionale siano messi seriamente a repentaglio.
5) Ridiscussione della presenza dell'Italia nell'alleanza atlantica NATO.

POLITICA EUROPEA

1) Veto italiano su tutte le politiche commerciali e finanziarie contrarie agli interessi della Repubblica.
2) Ridiscussione a lungo termine della moneta unica, una speculazione dalla quale l'Italia ha solo avuto da perdere, con possibilità di uscirne in maniera concordata ma senza dover subire ricatti.
3) Ridefinizione dell’attuale UE nel senso di una Confederazione di stati sovrani.

INFORMAZIONE E MEDIA

1) Democratizzazione della RAI come ente statale del cittadino e per il cittadino, stop temporaneo al pagamento del canone, riforma delle reti RAI come organo apolitico, di cultura e informazione. Stop alla deriva demenziale della TV pubblica con reality show e volgarità.
2) Connessione internet minima garantita e gratuita.
3) Informatizzazione degli apparati della PA, informatica facile per giovani e non.
4) Controllo completo dello Stato su piattaforme sociali (Facebook, Twitter, Youtube etc.) per la tutela dell'utenza, degli interessi e della sicurezza collettivi.