Esistono numerose prove testuali della storiografia antica, cosa che tu non prendi nemmeno in considerazione, non certo per la loro "inattendibilità", ma perché sei un idealista filo occidentalista che non accetta, a priori, un plausibile insediamento del mediterraneo di popolazioni provenienti dal Medio Oriente, dalla Mesopotamia, dal levante e dal nord Africa - prevalentemente popolate da stirpi semitiche e camitiche.
Hanno un arcaica origine fenicia e meso ellenica, con l'aggiunta di stratificazioni magrebine/arabiche. Si che talune aree geografiche sono un prolungamento di siffatti territori d'origine:
Dal Maghreb al Naghreb partenopeo.
Un testo scritto nel 700 o 800 che riporta cazzate scritte ancora più indietro nel tempo. Uno storico ti riderebbe dietro.
When the facts change, I change my mind. What do you do, sir? John Maynard Keynes
Hai ragione, o sono autoctoni al 1000000000x1000000000, oppure tutti nordici occidentali.
Dushara (in arabo: ذو شرى, "Signore della montagna") (in latino Dusares) era una divinità aniconica dell'antico medioriente, principale divinità del pantheon nabateo protettrice soprattutto della dinastia regale adorata soprattutto nelle città di Petra e Madain Saleh, delle quali era patrono. Nel periodo greco era associata sia a Zeus (che in quanto divinità principale greca presentava un'analogia con Dushara) che a Dioniso. Il santuario a lui dedicato a Petra contiene un tempio nel quale è conservata una grande pietra cubica (una sorta di Kaʿba) al centro
Dusares a Pozzuoli:
A Pozzuoli, l'antica città romana di Puteoli, sono state rinvenute diverse iscrizioni che fanno riferimento al dio Dusares. Tutte queste epigrafi si trovano attualmente esposte nel Museo archeologico dei Campi Flegrei nel Castello aragonese di Baia, nelle sale dedicate alla città di Pozzuoli. Di due epigrafi marmoree con dediche al dio Dusares scritte in nabateo non si conosce la provenienza esatta, essendo state rinvenute nell'Ottocento. Vi sono poi tre altari e due lastre con dedica a Dusares (DUSARI SACRUM) rinvenuti in momenti diversi nel porto di Pozzuoli, la qual cosa testimonia dell'esistenza di un edificio di culto lungo la ripa puteolana, il quantiere basso di Puteoli attualmente sommerso per effetto del bradisismo. A Puteoli - importante città portuale e commerciale di Roma - si era stanziata una comunità di mercanti nabatei che curarono l'edificazione di un luogo di culto per Dusares. Ciò viene confermato nelle due epigrafi in lingua nabatea, dove in una si menziona il restauro di questo edificio nell'anno 5 d.C., mentre nell'altra si ricorda il sacrificio di una coppia di cammelli in onore di Dusares.
https://it.wikipedia.org/wiki/Dushara
Ma il bello di tutta la patetica vicenda mentale di certi altrettanto patetici soggetti è che, mentre Fenici e Greci fondavano colonie in tutto il Mediterraneo, Macedoni, Latini, Arabi, Persiani, Turchi, e pure i Mongoli, in diversi periodi storici conquistavano vasti territori e fondavano imperi immensi, essi sono convinti sostenitori della superiorità etnico-culturale dei popoli nordici, cioè praticamente bande di barbari dediti alle razzie e poco altro. Poi in particolare i vantatissimo Celti, i quali praticamente non solo non hanno fatto mai nulla di ragguardevole, ma non hanno mai assolutamente contato un cazzo nei secoli dei secoli. E sempre secondo i patetici miserrimi soggetti favoleggianti mitologie norrene uno dovrebbe sentirsi sminuito dall'avere eventuali residui di discendenze e mescolanze con questi popoli mediterranei che hanno fatto la storia dell'area geografica del mondo in cui adesso viviamo?
Ma si tengano pure i loro celti e vichinghi, che io personalmente non glieli invidio proprio.
Certo che poi quando i suddetti soggetti, nelle loro frange più subumane e bestiali ( ogni riferimento è puramente casuale ), si spingono ad utilizzare queste ascendenze, a cui loro non sarebbero manco degni di leccare la suola dei sandali, come materiale e mezzo di insulto, allora si è volenti o nolenti forzati a rispondere loro per le rime, e a ricordargli soprattutto di ciaparlo in del cùl, che probabilmente è la cosa che a loro riesce meglio.
"L'odio per la propria Nazione è l'internazionalismo degli imbecilli"- Lenin
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"O siamo un Popolo rivoluzionario o cesseremo di essere un popolo libero" - Niekisch