Via libera dalla Regione Abruzzo: accoglierà i rifiuti di Roma per 90 giorni
Il comune di Roma si trova in difficoltà con lo smaltimento dei rifiuti da quando due mesi fa è terminato l’accordo con l’Austria per lo smaltimento di 70 mila tonnellate di indifferenziati l’anno. Per far fronte all’emergenza, su richiesta di AMA, lo scorso 30 dicembre il presidente del Lazio, Nicola Zingaretti, e quello dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, entrambi del Partito Democratico, avevano trovato un’intesa per spedire tra Bologna e Parma parte dei rifiuti di Roma . L’accordo con L’emilia è però saltato a causa dei costi troppo alti dell’operazione e delle polemiche politiche (Matteo Renzi aveva parlato del PD come di un «risolvi-problemi» ed in Emilia Romagna molti sindaci erano fortemente contrari all’accordo) . Decisiva è stata poi la considerazione economica: a detta dell’Ama pare che il costo chiesto dalla regione Romagna per accogliere i rifiuti di Roma fosse troppo alto e superiore a quello offerto dall’Abruzzo che già accoglie una parte minore dei rifiuti di Roma . La giunta capitolina ha quindi deciso di rivolgersi direttamente all’abruzzo per tutti i rifiuti indifferenziati e l’Abruzzo oggi ha detto sì, accoglierà i rifiuti della Capitale per una quantità massima di 39mila tonnellate, distribuite su tre strutture: Chieti, Sulmona e Aielli per 90 giorni.
A prevederlo è la delibera n.1 del 2018 approvata dalla Giunta regionale abruzzese, relativa all'accordo di programma tra la Regione Abruzzo e la Regione Lazio. C'è quindi il via libera da parte della Giunta, ma a determinate condizioni illustrate dal governatore Luciano D'Alfonso a margine della riunione. Tra le condizioni fissate: arrivo di ulteriori informazioni dall'Ama relativi, ad esempio, al "numero di passaggi quotidiani di trasporto che impatteranno sulla viabilità minore"; monitoraggio da parte dell'Agenzia regionale d'Abruzzo per la tutela ambientale per la verifica della qualità dell'aria nei tre luoghi individuati; riunione con i sindaci dei tre Comuni, con le tre aziende e con Ama per un "protocollo di perfetta collaborazione" finalizzato ad "allineare i linguaggi collaborativi". C’è però un limite: non si potrà anddare oltre i 90 giorni. la Regione Abruzzo chiede infatti un aggiornamento, al termine dei 90 giorni, sulla "capacità riorganizzativa del ciclo dei rifiuti di Roma".
Il Presidente della Regione D’Alfonso ha quindi dichiarato in una conferenza stampa "Abbiamo corrisposto con atteggiamento di solidarietà istituzionale ad una richiesta di solidarietà istituzionale, una richiesta che è stata anche ribadita dalla famosa lettera della sindaca Raggi, una richiesta che in precedenza era stata fatta da Ama alla Regione Abruzzo. Ed è una richiesta, questa, aggiuntiva rispetto all'accordo di programma già in esercizio tra Regione Abruzzo e Regione Lazio". "Abbiamo adottato la delibera numero 1 del 2018 - spiega D'Alfonso - con la quale acconsentiamo per 90 giorni, sulla base degli elementi che ci sono stati forniti e sulla base anche di elementi ulteriori che dovranno arrivare poiché abbiamo posto la condizione dell'arrivo degli ulteriori elementi che so in lavorazione presso Ama, per esempio quelli riguardanti il numero di passaggi quotidiani di trasporto, che verranno ad impattare sulla viabilità minore". "Abbiamo anche preteso - aggiunge - di poter toccare con mano, al termine dei 90 giorni, la ulteriore capacità riorganizzativa del ciclo dei rifiuti di Roma".