"Sono contro tutti i sistemi, il più accettabile è quello di non averne nessuno"
Tristan Tzara
Je m'exalte, je degresse encore... Je vous ai reperdu mon histoire... Non! Non!
(L.F. Céline, Maudits soupirs pour une autre fois)
In effetti si viene a creare una sorta di contraddizione tra la propria ideologia (che è contraria a tutto ciò che rappresenta lo Stato autoritario attuale) e ciò che in realtà percepisci attraverso lo Stato stesso. Il sistema pensionistico dovrebbe essere elargito a prescindere dall'esistenza o meno di un potere materiale che si erige al di sopra del popolo, cosi come le pensioni d'invalidità.
L'invalido, anche se percepisce questa contraddizione non ne a colpa..
Comunque credo che ci siano delle differenze tra un pensionato che è costretto a ricevere la propria pensione da un ente facente capo allo Stato, da uno che si dice anarchico e che abbia trascorso gran parte della propria vita a lavorare per lo Stato. Lo stesso vele anche per l'invalido: c'è differenza tra una persona affetta da qualche malattia (fisica o mentale), oppure con qualche arto amputato, ma anche sordo o cieco, che percepisce la pensione d'invalidità dallo stesso ente legato allo Stato, da un anarchico sano (non invalido) che coscientemente a deciso di lavora per lo Stato e di percepire soldi pubblici da esso.
ma allora:
- se l'anarchico fa l'imprenditore non va bene perche' e' uno "sfruttatore
- se l'anarchico lavora per lo stato non va bene, perche' lavora per un ente che dovrebbe odiare
- se l'anarchico fa la partita iva è uno sporco capitalista che si arricchisce senza sudare veramente
-se l'anarchico fa l'operaio e non si iscrive ai sindacati è un crumiro lecca culo del padrone
- se l'anarchico fa l'impiegato e lavora un po' di più del dovuto, per guadagnare e adeguarsi al costo della vita , è un lecchino del team manager
insomma, un anarchico (ma pure un comunista o un alternativo di ogni tipo) in un regime capitalista che lavoro dovrebbe fare?
"Sono contro tutti i sistemi, il più accettabile è quello di non averne nessuno"
Tristan Tzara
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(L.F. Céline, Maudits soupirs pour une autre fois)
Ma anche un padrone capitalista benestante, ma sull'anarchico ho i miei dubbi: non credo che l'imprenditore Berlusconi sia il modello sulla quale gli anarchici facciano affidamento e lo prendano come punto di riferimento.
più che altro, lavora coscientemente per un ente che si erige al di sopra del popolo e che viene ritenuto dalla stessa ideologia anarchica lo strumento che usano i potenti per governare il popolo a proprio vantaggio, opprimendo anche.
Sarebbe come trovare un ago in un gigantesco pagliaio, detto ciò: l'ideologia anarchica ripudia le classi sociali e la gerarchizzazione che si viene a creare all'interno di esse. coloro che hanno una partita iva non solo contribuiscono a mantenere in vita questo sistema, ma è proprio grazie a questo sistema che ci campano, prendendo tutte le precauzioni possibili per difendere il proprio status quo economico sociale, soprattutto attraverso il sistema politico-statale.
Più che un ""anarchico" è un ego capitalista, che si preoccupa solo di arricchirsi e di tenersi tutto per sé.
Lavorando in fabbrica, ho potuto constatare di persona che i lecca culo prescindono l'ideologia.
Mio padre fece un sacco di straordinari in fabbrica, per mantenere, a suo tempo, una moglie malata di schizofrenia e due figli, ma non penso proprio che fosse un crumiro, anzi… tutt'altro.
Tu sei libero di fare tutti lavori che vuoi, ma se hai ambizioni capitalistiche, per quanto mi riguarda non puoi venirmi a raccontare la storielline del buon anarchico.
Evidentemente abbiamo due concezioni totalmente differenti di anarchismo e dell'essere anarchico, ma ci può stare..
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