Ad un anno esatto dal terremoto: bilancio della ricostruzione in Umbria nel Consiglio comunale aperto di Norcia


127 domande di ricostruzione tre approvate: tanto o poco? Marini “regole non sono burocrazia”


Ad un anno esatto dal terremoto del 2016 qual è il bilancio della ricostruzione in Umbria?Proprio per fare un bilancio della situazione si è tenuto ieri a Norcia un consiglio comunale aperto appositamente dedicato a questa domanda
Si è aperto con un minuto di silenzio il consiglio comunale di Norcia, convocato nella struttura progettata da Stefano Boari. Alcune decine i cittadini che hanno partecipato ai lavori, ascoltando con grande attenzione le parole del sindaco Nicola Alemanno e soprattutto del capo della Protezione civile umbra, che ha annunciato l’apertura dell’ufficio speciale per la ricostruzione vicino alla chiesa di San Francesco crollata. Sul tavolo del servizio sono arrivate 125 domande di ricostruzione leggera e sette per quella pesante: «Tutte le pratiche sono in istruttoria, ma intanto posso anticipare che tre sono state autorizzate, mi rendo conto che sono pochissime – ha detto Moretti – ma è un primo segnale che arriva da un sistema completamente attrezzato, che sta iniziando a girare.
Entro la fine del mese, poi, i Comuni di Norcia, Cascia e Preci dovranno indicare le frazioni da perimetrare, ossia i paesi più danneggiati per i quali sarà necessario predisporre il piano attuativo, prima di procedere alla progettazione degli interventi di ricostruzione. Un gradino in più sarà necessario sicuramente per Castelluccio, San Pellegrino e Campi alto, mentre sono al vaglio i livelli di danneggiamento di frazioni più piccole di Norcia, ma anche degli altri due Comuni: «L’elaborazione di uno strumento urbanistico specifico – ha evidenziato Moretti – presuppone tempi più lunghi per l’avvio della ricostruzione, parliamo sicuramente di qualche mese in più». E sul punto ha calcato molto la mano la presidente Marini: «Dopo il sisma del ’79 l’Umbria ha varato una legge regionale per il controllo delle costruzioni e due anni dopo ha recepito la classificazione sismica del territorio. Esperienze migliorate nel ’97 quando, oltre a rifare la classificazione sismica, non ci siamo limitati a riparare i danni ma abbiamo anche erogato ai proprietari un contributo per apportare interventi di miglioramento sismico. E queste come altre misure e scelte non sono burocrazia, che dobbiamo comunque snellire, bensì regole che noi dobbiamo e vogliamo ancora migliorare, compiendo un ulteriore passo in avanti verso quell’innovazione in termini di sicurezza che l’Umbria ha sempre cercato».
Piu preoccupato è stato invece l’intervento del sindaco di Norcia Alemanno: «Avremo bisogno di integrarci massicciamente, evitando qualsiasi rimpallo di responsabilità tra enti e pure tra professionisti perché – ha detto il primo cittadino – anche se il processo è complesso, abbiamo il dovere di trovare i giusti meccanismi per dare risposte alle nostre comunità».