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Dogma
"Salviamo la vita di Doddore Meloni": da destra a sinistra fronte comune per la scarcerazione
CAGLIARI. “Salviamo la vita a Doddore Meloni. È un appello bipartisan quello che la politica sarda lancia sul caso del settantaquattrenne leader indipendentista, in carcere a Uta dallo scorso 28 aprile. Da oltre 60 giorni, Meloni sta portando avanti uno sciopero della fame gravemente debilitante. Inutili, fino a oggi, le ripetute richieste di scarcerazione avanzate dal suo legale Cristina Puddu.
Nelle ultime settimane Doddore sta ricevendo solidarietà letteralmente da destra a sinistra. Due giorni fa il deputato dei Riformatori Pierpaolo Vargiu si è rivolto alle istituzioni giudiziarie italiane per chiedere di “mitigare le condizioni di reclusione di un uomo di 74 anni che, a torto o a ragione, rappresenta il punto di riferimento ideale e valoriale di un pezzo - seppur minimo - di società sarda. “Da parlamentare sardo e italiano – scrive Vargiu - mi appello ai decisori perché a Doddore Meloni possano essere concessi gli arresti domiciliari.
Il deputato di Mdp Michele Piras ha scritto al Capo dello Stato Sergio Mattarella “per chiedere un gesto di clemenza”: “Ogni persona – scrive Piras - ha diritto ad essere trattato secondo un principio di umanità e in questo caso si tratta di un uomo di 74 anni, che ha sempre pagato il prezzo delle proprie convinzioni e che oggi rischia la vita per esse”.
Questa mattina in Consiglio regionale, il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis ha chiesto all’aula di approvare un ordine del giorno per la drammatica situazione del fondatore della repubblica di Malu Entu: “Non esprimiamo nessuna posizione dal punto di vista giuridico e politico – spiega l’esponente forzista - ma non possiamo che avere un sentimento di vicinanza e solidarietà umana per le condizioni di salute. Auspichiamo che si intervenga immediatamente per salvare la sua vita e la salute del detenuto”.
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